Monte Grammondo, Cima Longoira, Bec de l'Ormea
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Aprendo l'unica cartina ... degna di questo nome ... in mio possesso della zona tra Ventimiglia e Sanremo, salta subito all'occhio il Monte Grammondo. Basta una breve ricerca in rete per scovare la salita di alcuni Hikriani con annesse belle foto e basta ancora meno per decidere che sarà la meta di una nostra escursione. Decidiamo, diversamente da quanto fatto dagli illustri precedenti Hikriani, di partire da Mortola Superiore per godere maggiormente del versante rivolto verso il mare.
Da subito troviamo i segnavia con indicato il Grammondo e dopo una prima salita tranquilla giungiamo al Passo 7 Cammini dove ci si immerge maggiormente in questo splendido ambiente. Proseguiamo lungo un bel sentiero attraverso questo versante, attorniati dalla tipica vegetazione mentre contro il cielo ... azzurrissimo ... si stagliano alcuni torrioni rocciosi ... bellissimo!
Alcuni scorci panoramici sulla zona del Toraggio anticipano l'arrivo al Passo del Cardellino. Camminiamo rilassati in questo ambiente e poco prima del Passo del Corna faccio una breve divagazione sulla Cima di Bravona. Il Monte Grammondo si staglia ora di fronte a noi con il suo ripido versante di "rocce bianche" ma il sentiero compie un lungo e comodo traverso per poi salire in vetta lungo la dorsale est.
Grazie ad una bacheca individuiamo subito alcune cime "importanti" delle Marittime, tra cui Marguareis e Argentera, ma subito la mente ne mette "in lista" altre per un'ipotetica salita futura. Dopo una pausa, resa più breve di quel che speravamo da un freddo venticello, ci dirigiamo verso il Passo Treittore per poi scendere al Rifugio Patrick Gambino, nella vana speranza di trovarlo aperto. Constatato che forse più che un rifugio è una baita "sociale" torniamo verso la Colla Bassa e da qui iniziamo a scendere in territorio francese, dapprima su una strada sterrata per poi ad un bivio segnato ... ma a cui bisogna prestare attenzione ... lungo un sentiero.
Transitiamo nei pressi di un ristoro "alternativo" di cui aveva accennato anche Angelo nella sua relazione per giungere ad alcuni casolari dove si riprende a salire verso il Col du Berceau. Qui mi distacco da Manuela accellerando il passo per andare a salire sia la Cima Longoira (Cime de Restaud) sia la Roc de l'Ormea che offrono rispettivamente degli splendidi panorami sul mare e sulle città di Ventimiglia e Mentone. Caso vuole che proprio sulla Roc ritrovo una coppia incontrata in mattinata sul Grammondo. Viene automatico confrontarsi sulla strada fatta, dove si è diretti e scopro che loro stanno percorrendo un tour di 4 giorni sulle montagne della zona ... bello!
Ora la discesa avviene in un piacevole vallone fino a trovare le indicazioni ad un bivio che ci porta al Passo Valletta che raggiungiamo dopo una breve salitina. Ritornati sul versante italiano, ci attende un ripido sentierino, fortunatamente ben segnato ma non sempre chiaro sul terreno, che ci permette di scendere fino al torrente per poi, con un traverso in leggera salita, ricongiungerci con il percorso dell'andata tornando così a Mortola, soddisfatti della bella gita del bellissimo ambiente percorso.
Da subito troviamo i segnavia con indicato il Grammondo e dopo una prima salita tranquilla giungiamo al Passo 7 Cammini dove ci si immerge maggiormente in questo splendido ambiente. Proseguiamo lungo un bel sentiero attraverso questo versante, attorniati dalla tipica vegetazione mentre contro il cielo ... azzurrissimo ... si stagliano alcuni torrioni rocciosi ... bellissimo!
Alcuni scorci panoramici sulla zona del Toraggio anticipano l'arrivo al Passo del Cardellino. Camminiamo rilassati in questo ambiente e poco prima del Passo del Corna faccio una breve divagazione sulla Cima di Bravona. Il Monte Grammondo si staglia ora di fronte a noi con il suo ripido versante di "rocce bianche" ma il sentiero compie un lungo e comodo traverso per poi salire in vetta lungo la dorsale est.
Grazie ad una bacheca individuiamo subito alcune cime "importanti" delle Marittime, tra cui Marguareis e Argentera, ma subito la mente ne mette "in lista" altre per un'ipotetica salita futura. Dopo una pausa, resa più breve di quel che speravamo da un freddo venticello, ci dirigiamo verso il Passo Treittore per poi scendere al Rifugio Patrick Gambino, nella vana speranza di trovarlo aperto. Constatato che forse più che un rifugio è una baita "sociale" torniamo verso la Colla Bassa e da qui iniziamo a scendere in territorio francese, dapprima su una strada sterrata per poi ad un bivio segnato ... ma a cui bisogna prestare attenzione ... lungo un sentiero.
Transitiamo nei pressi di un ristoro "alternativo" di cui aveva accennato anche Angelo nella sua relazione per giungere ad alcuni casolari dove si riprende a salire verso il Col du Berceau. Qui mi distacco da Manuela accellerando il passo per andare a salire sia la Cima Longoira (Cime de Restaud) sia la Roc de l'Ormea che offrono rispettivamente degli splendidi panorami sul mare e sulle città di Ventimiglia e Mentone. Caso vuole che proprio sulla Roc ritrovo una coppia incontrata in mattinata sul Grammondo. Viene automatico confrontarsi sulla strada fatta, dove si è diretti e scopro che loro stanno percorrendo un tour di 4 giorni sulle montagne della zona ... bello!
Ora la discesa avviene in un piacevole vallone fino a trovare le indicazioni ad un bivio che ci porta al Passo Valletta che raggiungiamo dopo una breve salitina. Ritornati sul versante italiano, ci attende un ripido sentierino, fortunatamente ben segnato ma non sempre chiaro sul terreno, che ci permette di scendere fino al torrente per poi, con un traverso in leggera salita, ricongiungerci con il percorso dell'andata tornando così a Mortola, soddisfatti della bella gita del bellissimo ambiente percorso.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)