Hochalter (2678 m) - Skitour
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Prima descrizione in Hikr.org della salita a questa montagna con le pelli di foca.
Nelle condizioni odierne, con luce diffusa, vento da ovest e neve ventata gelata, il ripidissimo versante meridionale mi ha creato qualche problema.
Utilissimi coltelli e piccozza.
Hochalter (2678 m)
Inizio dell’escursione: ore 9:20 dalla stazione a monte della seggiovia Hochalterbahn
Fine dell’escursione: ore 11:45 a Kühtai
Pressione atmosferica alle 9.00: 1019 hPa
Temperatura alla partenza: -7°C
Temperatura all’arrivo: -1°C
Velocità media del vento: 10 km/h
Sorgere del sole: 6.41
Tramonto del sole: 18.13
Da alcuni anni osservavo con ammirazione e timore reverenziale questo ripidissimo versante vicino alla seggiovia Hochalterbahn. Oggi è arrivato il momento di affrontarlo, in solitaria, con condizioni poco favorevoli.
Dalla stazione a monte della seggiovia, scendo in una diagonale lunga circa 300 m fino all’evidente poggio posto a circa 2496 m di quota. Applico le pelli, mi alleggerisco, ma non troppo, e inizio la salita. La luce diffusa non è così problematica, a dar fastidio è il freddo vento teso e la neve ventata, in alcuni tratti rigelata. Dopo soli 6 minuti di salita decido di montare i rampanti; il versante è più ripido di quanto sembrasse dal basso, inoltre la traccia vista ieri è praticamente scomparsa. L’operazione non è proprio banale, in quanto la pendenza rischia di farmi perdere sci, zaino, bastoncini e rampanti. Con molta prudenza e attenzione riesco a montare i coltelli senza lasciarmi sfuggire niente e senza scivolare.
Riprendo il cammino con più sicurezza, anche se la neve è disomogenea e in alcuni tratti temo che possa cedere. Nel limite del possibile evito di passare a monte di affioramenti rocciosi: un’eventuale scivolata avrebbe conseguenze peggiori. Più di una volta penso alla rinuncia, tuttavia, dopo una breve pausa riflessiva riprendo coraggio e riparto.
Nella parte più elevata del pendio il vento ha fatto affiorare dei cespi d’erba gelati. A pochi metri da una sella, che permetterebbe di scendere nella Klammbachtal, tolgo gli sci. È impossibile conficcarli nella neve. Li appoggio con molta attenzione sul terreno inclinato, facendo in modo che gli skistopper siano a contatto con il suolo. Ripongo un bastoncino nello zaino, prendo la piccozza e mi avvio a piedi in direzione della centralina di misurazioni meteorologiche posta sulla vetta. Devo percorrere gli ultimi 70 m lineari tenendo una certa distanza dai cornicioni di neve e conficcando con forza la piccozza passo dopo passo.
Alle 10:26 posso affermare Hochalter geschafft!
Non c’è il libro di vetta. Mi limito ad una veloce toccata alla cassetta della centralina, quindi ritorno lentamente e senza soste allo Skidepot.
Il cambio d’assetto è decisamente scomodo: ancora una volta devo muovermi con molta circospezione, dopo aver conficcato con forza la piccozza, quale elemento di sicurezza. Alle 10:35 inizio la discesa. Scio sulla difensiva, cercando di non staccare lastroni di neve e limitando le curve al minimo indispensabile. Dopo circa 400 m di discesa raggiungo il rassicurante poggio alla base del versante meridionale dell’Hochalter. Da qui via mi posso rilassare; la successiva discesa verso Kühtai si svolge su piste note, che mi regalano l’ultima piacevole sciata di questo soggiorno tirolese.
L’Hochalter mi ha riservato una salita e una discesa più impegnative del previsto. La pendenza superiore ai 35°, associata a neve ventata con diverso spessore e con alternanza di consistenza tra dura e soffice, hanno confezionato un’escursione abbastanza difficile.
Tempo di salita: 1 h dalla Bergstation Hochalterbahn
Tempo totale: 2 h 25 min
Dislivello in salita: 182 m
Dislivello in discesa: 665 m
Sviluppo complessivo: 4 km
Difficoltà: AD
Coordinate Hochalter:
LWD (Lawinenwarndienst Tirol): 3 (marcato)
Copertura della rete cellulare: T-Mobile A buona
Libro di vetta: no.
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