Rappakopf (2197 m) e Zwölfihorn (2292 m) – Skitour

Dopo la forzata pausa per l’influenza, scelgo una meta sulla Muntogna da Schons, che sulla carta non dovrebbe richiedermi troppe energie. Già, sulla carta…

Inizio dell’escursione: ore 8:30

Fine dell’escursione: ore 12:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1046 hPa

Temperatura alla partenza: -2°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 900 m

Temperatura al rientro: 5,5°C

Velocità media del vento: 0 km/h

Alba: 7:57

Tramonto: 17:19

La coda dell’influenza mi fa partire con le gambe molli e con le vie respiratorie tutt’altro che libere. Confido nella purezza dell’aria di questi magnifici pascoli, così che alle 8:30 calzo gli sci, di fronte all’ex mulino di Lohn, il “mulegn”, sul fiume Plattera.

Il paesino di Lohn, comune autonomo, conta 43 abitanti ed è bilingue: si parla il tedesco e il romancio sutsilvan. La chiesetta ha la particolarità di avere due campanili.

Seguo una stradina, con neve battuta, che sale in direzione nord sul pascolo denominato Bual. Dopo meno di mezz’ora di cammino arriva il sole: il paesaggio diventa grandioso! È un inno alla natura e al lavoro dei contadini di montagna, che con grande rispetto hanno costruito delle baite di legno perfettamente integrate nell’ambiente.

La neve, trasformata, mi permette di scegliere un percorso libero: la vastità dei pascoli consentirebbe di tracciare un numero illimitato di percorsi. Come spesso mi capita, in questi luoghi non desidero condizionamenti: non consulto la carta topografica; mi faccio guidare dall’intuito e dal piacere di sciare in libertà. È con questo spirito che mi faccio tutti i cocuzzoli che si stagliano sul crinale che funge da confine tra Lohn, Flerden, Urmein e Tschappina. Il motto più importante, degno di un nome sulla carta topografica, è il Rappakopf (2197 m); suppongo che la “testa di rapa” non c’entri niente. Lo raggiungo dopo 1 h e 45 min di tranquilla sciata, a cui segue una discesa con le pelli e con il tallone libero lungo il suo ripido versante sud-ovest. La neve, ben assestata, mi permette di scendere senza rischiare la scivolata e senza staccare lastroni di neve. Da qui via si susseguono altre sommità mammellonari, insediate da gruppetti di ciaspolatori, snowboarder e sciatori.

Dopo circa 2 h 50 min di cammino raggiungo la meta principale della giornata: Zwölfihorn (2292 m) geschafft!
 

                                    Il Piz Beverin visto dal Rappakopf

Suppongo che il toponimo gli sia stato attribuito dagli abitanti di Urmein, che a mezzogiorno vedono il sole in corrispondenza di questa cima. 

Durante il cambiamento d’assetto osservo e fotografo un camoscio, che si aggira a poche decine di metri dalla vetta.

La discesa non è da sballo! La neve cartonata non permette nemmeno agli sciatori più abili di scodinzolare. In compenso la vastità dei pascoli consente di scegliere liberamente il percorso. Raggiunta la bella baita di legno di Closiras (2037 m), piego a sinistra, per rientrare sui pascoli a monte di Lohn.

In basso la neve è umida. Il firn mi consente di curvare più facilmente e di raggiungere sano e salvo Lohn.

Escursione sui bellissimi pascoli della Val Schons, nel Parco naturale Beverin.

È un territorio ideale per escursioni sulla neve, con ciaspole o sci, e in estate sia per i camminatori sia per gli amanti del rampichino.  

Tempo totale: 4 h

Salita: 2 h 50 min

Tempi parziali

Parcheggio Lohn (1585 m) – Rappakopf (2197 m): 1 h 45 min

Rappakopf (2197 m) – Zwölfihorn (2292 m): 1 h 5 min

Dislivello in salita: 782 m

Sviluppo complessivo: 9,4 km

Difficoltà: F

SLF: 2 (moderato)

Coordinate Rappakopf: 751'030 / 170'045

Coordinate Zwölfihorn: 749'910 / 169'600

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona