Zucco di Sileggio (1.373m) sentiero 17b - Invernale
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Oggi con Federico ripeto un giro fatto nel 2012, in condizioni decisamente più agevoli e asciutte. L'idea iniziale odierna sarebbe stata salire allo Zucco Sileggio e scendere dal sentiero del Fiume. Purtroppo la neve molle presente ci ha fatto desistere e abbiamo scelto il sentiero "normale" per la discesa.
Per raggiungere Sonnvico (Q390) esistono delle indicazioni stradali ma sono scarse e nei sensi unici si rischia di incasinarsi la vita. Con un bel navigatore consiglio di digitare "via strada di sonvico, Mandello Del Lario". Giunti a questo punti si prosegue fino al termine della via dove, oltre una cunetta, è presente un evidente parcheggino libero con una decina di posti auto (evitare i parcheggi dei residenti in giallo).
Una volta posteggiato, tornare indietro al crocevia segnaletico sulla cunetta e proseguire verso il centro di Sonvico, infilandosi in uno dei vicoletti a destra per agganciarsi i sentieri 15 e 17. Dopo 5' minuti sarà presente un bivio per il 17b che nomina "zucco di Tura e zucco di Sileggio" sulla sinistra, da ignorare, proseguendo fino ad un punto panoramico a Q661 dove è posta la chiesetta di Santa Maria.
Poco oltre la chiesetta si stacca il bivio, oggi poco visibile, che indica sulla sinistra il 17b (Zucco Sileggio, Cresta Sud-Est). Saliamo con difficoltà nella neve molle, portandoci ben presto alle prime rocce ed alle prime catene. Il percorso non è mai troppo difficile, eventualmente utile un cordino e imbrago per principianti e timorosi. Alcuni tratti sono leggermente esposti, ma serviti da catene. Ci supera un signore che batterà tutta la traccia su fresca fino alla vetta, ringraziamo!
La neve non è delle migliori, nei tratti in cui la cresta si stringe bisogna fare attenzione. Un unico passaggio da annotare è di II°, circa 5m verticali, servito da catene e begli appoggi. Ci si porta cosi, dopo numerosi saliscendi, al cospetto delle due scale in ferro verticali, che ovviamente non affrontiamo (siamo anche senza attrezzatura). Aggiriamo il lato Est dello Zucco (seguendo sempre il 17b) con qualche difficoltà su neve marciotta. Io decido di ramponarmi, la tenuta diventa un'altra cosa. Fede prosegue lungo il sentiero senza problemi ma con maggior fatica. Fortunatamente la traccia è appena battuta, non sarebbe stato chiarissimo individuarla. Gli ultimi tratti su roccette ed eccoci al crocione di vetta dello Zucco di Sileggio a q1737.
Il meteo si è guastato nel frattempo, mangiamo con calma e decidiamo definitivamente di evitare il lungo e incerto sentiero del fiume (con neve e ghiaccio?). Prendiamo le indicazioni classiche per Somana/Mandello e dunque il 17a. Anche qui, nella prima parte, bisogna procedere con cautela. Il sentiero è su un ripido pendio totalmente innevato, non dei più stabili.. In seguito un mix di paltano/foglie/neve-marcia e finalmente solo sentiero. Non una discesa divertente insomma. Ma Nel suo complesso il giro è stato avventuroso, con una buona riuscita e un piacevole panorama.
Salita: 2h45'
Pausa: 30'
Discesa: 1h45'
Per raggiungere Sonnvico (Q390) esistono delle indicazioni stradali ma sono scarse e nei sensi unici si rischia di incasinarsi la vita. Con un bel navigatore consiglio di digitare "via strada di sonvico, Mandello Del Lario". Giunti a questo punti si prosegue fino al termine della via dove, oltre una cunetta, è presente un evidente parcheggino libero con una decina di posti auto (evitare i parcheggi dei residenti in giallo).
Una volta posteggiato, tornare indietro al crocevia segnaletico sulla cunetta e proseguire verso il centro di Sonvico, infilandosi in uno dei vicoletti a destra per agganciarsi i sentieri 15 e 17. Dopo 5' minuti sarà presente un bivio per il 17b che nomina "zucco di Tura e zucco di Sileggio" sulla sinistra, da ignorare, proseguendo fino ad un punto panoramico a Q661 dove è posta la chiesetta di Santa Maria.
Poco oltre la chiesetta si stacca il bivio, oggi poco visibile, che indica sulla sinistra il 17b (Zucco Sileggio, Cresta Sud-Est). Saliamo con difficoltà nella neve molle, portandoci ben presto alle prime rocce ed alle prime catene. Il percorso non è mai troppo difficile, eventualmente utile un cordino e imbrago per principianti e timorosi. Alcuni tratti sono leggermente esposti, ma serviti da catene. Ci supera un signore che batterà tutta la traccia su fresca fino alla vetta, ringraziamo!
La neve non è delle migliori, nei tratti in cui la cresta si stringe bisogna fare attenzione. Un unico passaggio da annotare è di II°, circa 5m verticali, servito da catene e begli appoggi. Ci si porta cosi, dopo numerosi saliscendi, al cospetto delle due scale in ferro verticali, che ovviamente non affrontiamo (siamo anche senza attrezzatura). Aggiriamo il lato Est dello Zucco (seguendo sempre il 17b) con qualche difficoltà su neve marciotta. Io decido di ramponarmi, la tenuta diventa un'altra cosa. Fede prosegue lungo il sentiero senza problemi ma con maggior fatica. Fortunatamente la traccia è appena battuta, non sarebbe stato chiarissimo individuarla. Gli ultimi tratti su roccette ed eccoci al crocione di vetta dello Zucco di Sileggio a q1737.
Il meteo si è guastato nel frattempo, mangiamo con calma e decidiamo definitivamente di evitare il lungo e incerto sentiero del fiume (con neve e ghiaccio?). Prendiamo le indicazioni classiche per Somana/Mandello e dunque il 17a. Anche qui, nella prima parte, bisogna procedere con cautela. Il sentiero è su un ripido pendio totalmente innevato, non dei più stabili.. In seguito un mix di paltano/foglie/neve-marcia e finalmente solo sentiero. Non una discesa divertente insomma. Ma Nel suo complesso il giro è stato avventuroso, con una buona riuscita e un piacevole panorama.
Salita: 2h45'
Pausa: 30'
Discesa: 1h45'
Tourengänger:
Simone86,
botticchio


Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (3)