Monti di Carate...sali...scendi....ravanando con Edgardo
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Avevo programmato una gita piacevole, al sole senza troppe salite e comoda : da Rovenna (sentee di sort) a Moltrasio e da li a Laglio lungo la "Via Verde" . Antonio per l' occasione aveva lasciato a casa i bastoncini ! Ma avevamo fatto i conti senza Edgardo il "ravanatore" che ci ha portato su sentieri bellissimi, come panorama, ma alquanto impervi e strapiombanti sul lago!
Ma lo ringraziamo per averci fatto vedere di quanto erano capaci gli abitanti del lago di ricavare, da questi monti scoscesi, balze e terrazzamenti che contenevano, allora, prati e coltivo, ora completamente fagocitati dal bosco e dai rovi. Innumerevoli anche le case ora in completo abbandono e destinate a breve a scomparire anche loro nel fitto della boscaglia e di crollare. Case e muretti a secco di pietra di Moltrasio, resistente e facile da lavorare e a disposizione in "loco".
Ci siamo affidati ad Edgardo, esperto conoscitore di queste montagne e re dei "ravanatori" che malgrado i tempi di percorrenza si siano dimostrati alquanto distanti da quelli riportati sulle paline che abbiamo incontrato, ci ha guidato sicuro per tutta la giornata !
Lasciata l' auto all' ampio parcheggio sotto Santa Marta siamo saliti ai Monti di Carate e da li con vari sali-scendi e attraversamenti di valli scoscese e impervie siamo arrivati, dopo aver attraversato i monti di Tice, ai Monti di Germanello dove abbiamo fatto un breve sosta pranzo.
Poi abbiamo raggiungo i Monti di Torriggia e siamo scesi a Torriggia tentando di raggiungere Laglio stando sopra la Nuova Statale. Ma dopo alcune indicazioni non siamo stati in grado di trovare il giusto sentiero. Siamo allora scesi a Lago e percorso la vecchia statale sino a Laglio da dove parte la Via Verde (a dx poco prima di "Villa Oleandra") per Santa Marta.
Bellissima giornata in piacevole compagnia.
Oggi hanno camminato con me
ugo : Edgardo e
TONY1
Ma lo ringraziamo per averci fatto vedere di quanto erano capaci gli abitanti del lago di ricavare, da questi monti scoscesi, balze e terrazzamenti che contenevano, allora, prati e coltivo, ora completamente fagocitati dal bosco e dai rovi. Innumerevoli anche le case ora in completo abbandono e destinate a breve a scomparire anche loro nel fitto della boscaglia e di crollare. Case e muretti a secco di pietra di Moltrasio, resistente e facile da lavorare e a disposizione in "loco".
Ci siamo affidati ad Edgardo, esperto conoscitore di queste montagne e re dei "ravanatori" che malgrado i tempi di percorrenza si siano dimostrati alquanto distanti da quelli riportati sulle paline che abbiamo incontrato, ci ha guidato sicuro per tutta la giornata !
Lasciata l' auto all' ampio parcheggio sotto Santa Marta siamo saliti ai Monti di Carate e da li con vari sali-scendi e attraversamenti di valli scoscese e impervie siamo arrivati, dopo aver attraversato i monti di Tice, ai Monti di Germanello dove abbiamo fatto un breve sosta pranzo.
Poi abbiamo raggiungo i Monti di Torriggia e siamo scesi a Torriggia tentando di raggiungere Laglio stando sopra la Nuova Statale. Ma dopo alcune indicazioni non siamo stati in grado di trovare il giusto sentiero. Siamo allora scesi a Lago e percorso la vecchia statale sino a Laglio da dove parte la Via Verde (a dx poco prima di "Villa Oleandra") per Santa Marta.
Bellissima giornata in piacevole compagnia.
Oggi hanno camminato con me


Tourengänger:
ugo

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