Cima Vezzana (via ferrata Bolver-Lugli) e Cima Corona (Pale di San Martino)


Publiziert von Andrea! , 28. August 2017 um 20:46.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum: 9 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K2+ (WS+)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1500 m
Strecke:9,0 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Colverde, raggiungibile con gli impianti da San Martino di Castrozza.

Oggi proviamo a toccare una delle "Top Three", cioè una delle tre vette principali che mi piacerebbe salire in questi giorni di ferie. "Top Three" non tanto per questioni di difficoltà o lunghezza ma semplicemente perchè da tempo sono nei miei desideri.

La prima scelta è la Cima Vezzana, la punta più alta del gruppo delle Pale di San Martino ma non certo la più difficile anzi, tutt'altro. La salita viene resa molto più interessante dalla possibilità di percorrere la ferrata Bolver-Lugli che tecnicamente non conduce alla cima, ma basta un allungo di circa 250 metri di dislivello per riuscire a metter piede sulla Cima Vezzana, deviazione che però stranamente non fanno in molti.

Oggi per forza di cose siamo (sono) costretti a prendere gli impianti che da San Martino di Castrozza ci portano a Colverde da dove parte il sentiero che in circa 40 minuti porta all'attacco della parte attrezzata ma non della ferrata vera e propria. Manuela ancora un po' stanca dal giro di ieri preferisce lasciar perdere la ferrata e si dirigerà con più relax verso il Rifugio e la Cima Rosetta.

Attrezzato a dovere parto lungo la via che nella prima parte supera una sorta di gradino roccioso dove si può tranquillamente quasi camminare mettendo giù le mani di tanto in tanto. In breve si arriva all'attacco della ferrata vera e propria dove la via si fa più verticale. Ho superato un gruppetto di 4 persone e sembra che davanti a me non ci sia nessuno ... situazione ideale per affrontare questo itinerario ma in genere qualsiasi ferrata.

La roccia si presenta da subito ricca di appigli e appoggi e per lunghi tratti si riesce ad arrampicare senza far uso del cavo. Solo in qualche punto è necessario utilizzarlo per passare brevi passaggi esposti, traversi o muretti particolarmente verticali. La salita risulta molto ma molto piacevole e nonostante ormai molti appoggi siano levigati dai passaggi, si riesce a salire molto bene ... il cavo è sempre li a disposizione nel caso servisse.

Davanti nessuno ... dietro nessuno ... posso andare perfettamente al ritmo che preferisco e godermi la via che si insinua in questo mondo verticale fatto di enormi torrioni, di piccole guglie, di improvvisi scorci in baratri insospettabili e di roccia ... tanta roccia. Intravedo due persone molto davanti a me proprio quando transito su una cengia comodissima per una pausa. Bevo, mangio qualcosa e mi godo la sensazione di sentirmi in un posto speciale, quasi disperso in un mondo di roccia che normalmente non appartiene al normale escursionista.

Il tempo della breve pausa e i due davanti a me sono spariti dalla vista, li rivedrò soltanto mentre sono lungo la via di discesa. Riprendo la salita e senza mai incontrare passaggi difficili o atletici mi ritrovo all'uscita ormai in vista del Bivacco Fiamme Gialle, soddisfatto di aver percorso questa bellissima ferrata. Il tempo non è al top, anche oggi nuvole e nebbie vanno e vengono dalle cime. Sceso al Passo del Travignolo lungo un tratto di sentiero che non è da sottovalutare, mi dirigo deciso verso Cima Vezzana che raggiungo di buon passo e in completa solitudine. Qualche sprazzo di azzurro mi permette di godere parzialmente del panorama e cercare di capire la "fisionomia" di queste cime.

Lascio perdere un gran bel giro ad anello che avrei in mente, oggi preferisco scendere subito da Manuela e poi l'utilizzo degli impianti obbliga a tener conto delle tempistiche per non trovarsi con l'ovovia chiusa ... tempistiche che oggi sarebbero anche fattibili ma comunque andando a buon ritmo. Tornato quindi al Passo del Travignolo mi inoltro lungo il sentiero che scende in un bellissimo e roccioso vallone, dove un tempo esisteva un ghiacciaio, oggi ridotto a qualche semplice macchia sparsa qua e là, vallone che però in alcuni mesi e in alcune stagioni potreste trovare ancora innevato.

Ogni tanto lungo la discesa mi fermo a contemplare le immense pareti rocciose che si innalzano a destra e a sinistra, uno spettacolo! Superato anche in discesa un tratto attrezzato, raggiungo il Passo Bettega dopo una risalitina e da qui decido di andare a toccare anche Cima Corona ... che sarebbe un ottimo punto di vista sull'altopiano delle Pale ma in questo momento le nebbie coprono quasi tutto. Ripreso il sentiero che scende, ad un bivio evito quello che porta al Rifugio Rosetta e ne imbocco uno che scende a destra, sentiero che dovrebbe portarmi più direttamente verso Colverde.

Qui affronto la parte più difficile di tutta l'escursione, che forse mi farebbe valutare il tutto più T5 che T4 ma essendo evitabile ho preferito mantenermi su una difficoltà "media". Infatti questo sentiero, che sembra ormai in disuso, affronta ripidamente dei tratti rocciosi con alcuni passaggi brevi ma esposti, una cengetta con tetto sporgente (e con cavo vecchio), qualche roccetta con ghiaietta bagnata ... insomma, al bivio meglio passare dal Rifugio Rosetta e andare ad imboccare la comodissima mulattiera che scende fino agli impianti di Colverde (eventualmente potreste anche buttarci dentro la salita a Cima Rosetta).

Quando anche io finalmente metto piedi su questo bel sentierone, tiro un bel sospiro e con calma e relax rientro a Colverde dove ritrovo Manuela, alla fine tutti e due contenti di aver vissuto una giornata adatta alla proprie voglie.


P.S.: come dicevo con l'utilizzo degli impianti stare nelle tempistiche è molto importante per non dover trovarsi a scendere fino a San Martino a piedi. Sarebbero "solo" 450 metri ma potrebbero trasformare una gran bella giornata in una mazzata se non si è pronti ad affrontarli. Personalmente, andando di buon passo ma senza correre, ho impiegato poco più di 7 ore per tutto il giro (pause comprese). Tenendo conto che gli impianti aprono alle 8:10 e chiudono alle 17:10 (qualcosina in più nel periodo di alta stagione) ... fate due conti e si scopre che il margine non è molto ampio ....

Tourengänger: Andrea!
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Kommentare (2)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 29. August 2017 um 08:31
Bei posti, complimenti...
Mi viene solo da sorridere leggendo che scrivi, un paio di volte, "di buon passo...". Paura....!!
D

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. August 2017 um 18:24
I posti sono veramente favolosi ... e il bello è che sono molto diversi dai nostri consueti ... quindi ogni sguardo è praticamente una scoperta.

In effetti in qualche tratto ho un po' tirato ... lo specificavo per avvertire di fare bene i conti con gli orari.
Per il resto ... non sono un runner ...

A presto!
A.


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