Fra tante mele c'è anche un Torsoleto (2707 mt).


Publiziert von Menek , 16. August 2017 um 18:30. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:15
Aufstieg: 2000 m
Abstieg: 2000 m
Strecke:A polmone scoppiato, di km 23,400
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Brescia-Boario-Berzo Demo-Paisco-Loveno. I parcheggi ci sono...se arrivate presto. Soprattutto la domenica.
Kartennummer:Kompass Edolo/Aprica + a muzzo

Il Monte Torsoleto è stato un obiettivo mancato l’anno scorso, la condizione fisica e il tempo non avevano permesso la sua ascensione, ora a distanza di un anno centro l’obiettivo e al contempo  aggiungo un piccolo ravanage che mi ha portato a fare un bel giro.

Arriviamo a Loveno abbastanza presto ma i parcheggi sono quasi tutti esauriti, un piccolo spazio lasciato a se stesso ci ha dato la possibilità di parcheggiare la nostra utilitaria. Prendiamo subito il sentiero 160 e saliamo con costanza sino alle Baite Paghera, poi entrati nel bel bosco con lunghi ed infiniti tornanti sbuchiamo in prossimità della palina che indica: zona ex miniere.

Siamo fuori dal bosco ed il sole è già bello alto, grazie ai temporali del giorno prima l’aria è decisamente fresca. Alla seconda palina troviamo la deviazione per il rifugio, senza troppi indugi pieghiamo a destra e ci portiamo verso una sorta di dossetto dove avevo costruito un ometto. Abbandonato il sentiero ufficiale ora seguiamo una verde dorsale sino ad arrivare al Monte dei Matti. Facile arrivare al vicino e visibile Rifugio Torsoleto oggi decisamente invaso da decine di persone vocianti al limite dello stracciacazzi. 3h.

Il rifugio è bello, ma chi ha voglia di imbragarsi in un tale casino di stampo metropolitano? Partiamo subito seguendo l’evidente sentiero e con diversi tornanti sbuchiamo ad una sorta di passo, evitato il Bivacco per eccesso di escursionisti in maniera solitaria puntiamo al vicino Monte Torsoleto che si raggiunge uscendo dal sentiero 4 Luglio per seguire una facile cresta senza percorso obbligato. 3h45.

Il cielo è sgombero da nuvole e si vede il mondo, riparati dal venticello fresco ora ci prendiamo il tempo per mangiare al cospetto di cotanta bellezza.

Quando ripartiamo non andiamo subito al Bivacco Davide, ora molto meno affollato (eh, i pizzoccheri al rifugio…), ma andiamo alla vicina cima senza nome (2865 mt), poi riprendendo il Sentiero 4 Luglio siamo arrivati finalmente al Bivacco, dove anche qua la vista è veramente bella , soprattutto verso il Lago di Picol

Avendo ancora un po di birra nelle gambe ci viene la malsana idea di continuare in un  giro che non era nei programmi, scendiamo sino al Passo del Torsoleto e poi con ripida e a volte esposta cresta arriviamo sino ad un traverso che oltrepassa una cima senza nome, ripresa la cresta la traccia ci porta sul Monte Culvegla.

Non si ha voglia di ritornare alla macchina per lo stesso sentiero, e così facciamo l’ultima forzatura, portandoci verso il Passo del Sellero dove salutiamo un’altra coppia di escursionisti diretti in Val Brandet, gli unici visti in zona; scendiamo ripidi sino alla Malga Sellero per prendere la deviazione  161 A, che al momento non intercettiamo, mentre una palina un po più distante attira la nostra attenzione. E’ la deviazione 161 A.
Ora mi faccio una domanda: se una palina indica una deviazione non sarebbe il caso di bollare un “presunto” sentiero? Dico presunto perché di sentiero o tracce evidenti proprio non ce ne sono. E qua è partito il ravano. Per trovare la misera traccia, a tratti segnata con vecchi bolli, abbiamo dovuto risalire un pendio piuttosto ripido e maledettamente coperto da ginepri e rododendri,  un “lavoro di fino” che ha fiaccato un po le gambe. Fortuna che il senso di orientamento ci ha aiutato.

Passato questo primo tratto la traccia ogni tanto si palesa, viaggiando sempre in traverso e in costanti saliscendi si oltrepassano alcune zone un po  esposte e malagevoli, si tange il laghetto di Valbona e con una certa attenzione giungiamo finalmente nei pressi di una palina e poi subito dopo un'altra: Loveno 1h (???).   In tutta questa spasmodica ricerca della retta via  è la logica dei bolli che desta più che una perplessità: ravvicinati e nuovi laddove servono a poco, e rari (molto sbiaditi) laddove invece sarebbero serviti. Siamo fuori dal pantano? Vediamo.

Seguendo la direzione del cartello ora puntiamo verso  est, lasciando sulla destra le ex miniere, restando fedelmente sulla flebilissima traccia ora scendiamo decisi, ma sempre con attenzione a non perdere la miserrima bollatura, giunti finalmente nei pressi di un torrente da attraversare arriviamo ad una costruzione: siamo alla scassata  Malga Largone.

Sempre puntando verso est seguiamo l’evidente sentiero, che al momento sembra bello, ma fatti pochi metri ci troviamo ad un bivio; non vedendo (se c’è) la bollatura siamo rimasti sul sentiero più alto, mentre un secondo (probabilmente quello giusto) scende sulla destra, dopo una decina di minuti di cammino per grazia ricevuta ci ritroviamo sul sentiero fatto all’andata ed ora non ci resta che scendere allungando di un po il chilometraggio.

 

Nota 1): Gran bel giro in zone da me a torto poco frequentate, zone che meritano una visitina ancor più approfondita vista l’infinità dei sentieri. Da Loveno al Bivacco T2, mentre dal Bivacco al Torsoleto T3 (EE), ma solo perché c’è da stare fuori sentiero, per  il resto è molto facile. T3,T3+ dal Bivacco sino al Passo Sellero e T4- (EE) per il ravanage che implica un discreto allenamento fisico e senso dell’orientamento. E attenzione alle zone un po esposte e franose.

 

Nota 2): Cose a caso.

Spinoza 1): Kim Jong-un e Trump si scambiano dettagli sui rispettivi attacchi. Che carini, sono entrambi al loro primo bombardamento.

Spinoza 2): ONG soccorre nave anti-migranti di estrema destra. In fondo anche loro sono neri in fuga dalla realtà.

Lercio: Angelo Branduardi si taglia i capelli e ritrova 27 stecche di violino smarrite.

 

A la prochaine!                 Menek,Rosa

 

 

 

.


Tourengänger: Menek, rossa


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 16. August 2017 um 18:49
Grandissimi!!! Siete entrati anche voi nel club dei " 2000 " di dislivello!!!! Super Super scammellata!!!!!!
Ciaoooo
Graziano

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. August 2017 um 15:57
Grazie...Graziano. Ti confesso che per altre due vote avevamo sforato i 2000 di dislivello, ma per non fare gli sboroni avevo barato sulla quota mettendo 1900. Boh, alla fine li abbiamo fatti ed ora li ho messi. Ciaooo
Menek

Amadeus hat gesagt:
Gesendet am 17. August 2017 um 16:28
Bravi, 2000 col turbo, ma chi è sta costanza?

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. August 2017 um 15:40
Grazie. Costanza è l'amica fedele,quella che ti fa muovere le gambe. E non dico altro.
Ciaooo

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 17. August 2017 um 17:49
Tu che un po' matterello lo sei al Monte dei Matti ti sarai sentito anche a casa ... ma la povera Rosa ? ... e compimenti x i 2000 mt. di dilivello !

ciao ciao

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. August 2017 um 15:42
Al Monti del Matti mi son sentito a casa....senza dubbio.
E a questo giro ho coinvolto Rosa.:)))
Ciao Gio
Menek


Kommentar hinzufügen»