Un po pecora e un po lupo...Grosser Schafkopf (3001 mt) e Wolfeleskopf (2893 mt).
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Oggi altro giro verso quota 3000, un giro assolutamente rilassante, poco impegnativo ma come al solito panoramico e poco frequentato.
Partiamo dal Gasthof Alpenfriede dopo aver chiesto ai proprietari se potevamo parcheggiare nel loro spazio, dopo averci dato gentilmente l’assenso ritorniamo per qualche passo in discesa ed entriamo nel gruppo di Masi “Gschwell”, oltrepassiamo un sottopassaggio e seguendo la visibile bollatura (N°8) cominciamo a salire in maniera poco ripida.
Il primo tratto è caratterizzato da un bosco di Larici secolari, di una grandezza mai vista, usciti dal bosco, il bel sentiero costeggia un muretto a secco che ci accompagnerà sin verso gli alti pascoli. Arrivati all’ex Caserma della Finanza, dove le manze si rifugiano, bisogna girare a sx, o est che dir si voglia, seguendo il sentiero N°4, si passa il piccolo laghetto di Gschwellsee e subito dopo un grande ometto invita a puntare verso nord (indicazioni visibili).
Da qua in poi il sentiero s’impenna, a strappi, ma nulla di paragonabile alla salita del Tiergartenspitz, arrivati al vicino Cippo Confinale non ci resta che puntare verso est e salire la cresta che porta al Grosser Schafkopf/Cima delle Pecore; la salita nel primo tratto è un po ripida poi si addolcisce, passa qualche breve zona esposta e accompagnati da massi non invasivi finalmente ci ritroviamo sul Grosser. 3h.
Fa caldo da bestia ma la vista non è ostruita dall’afa, e così ammiriamo un panorama ampio, che comprende la Svizzera, l’Austria e il Sud Tirolo, e come al solito il ghiacciaio della Palla Bianca. Al momento siamo solo in quattro, dopo poco ci raggiungeranno due bresciani. Mangiamo con calma ma senza rimanere troppo sotto il sole, prima di riprendere il cammino notiamo poco più in basso una femmina di Stambecco in evidente stato di gravidanza avanzata. Sicuramente si è isolata per partorire.
Scendiamo con calma sino al passo Wolflescharte e poi con facile salita tocchiamo il Wolfeleskops/Cima del Lupo, 0:30, foto di rito e poi giù ancora verso il Cippo Confinale, affrontata la ripida ma breve discesa un po scivolosa ora ci fermiamo al laghetto Gschwellsee per un pedicure rigenerante.
Mangiamo un po di frutta mantenendo i piedi nell’acqua, ma pian piano una “signorina” si avvicina a noi un po incuriosita; ci fissiamo già in distanza, come se fossimo all’O.k. Corral, mentre lei prosegue il cammino, e ci guardiamo… come nella famosa barzelletta si avvicina a me, pochi centimetri, e sembra che mi voglia dire: chi è quel pirla che ti ha tagliato i capelli? Invece no, cerca cibo, pane più che altro, ma noi abbiamo solo albicocche disidratate, che lei gentilmente schifa, dopo avermi leccato le mani ci salutiamo e via, ognuno per la sua strada. Ciao bella manza, ciao Gluck Nebel… sei simpatica.
Io e Rosa ci rivestiamo e sempre con calma ci portiamo all’Ex Caserma, sotto un sole che spacca le pietre scendiamo sconvolti sino al Gasthof dove finalmente ci godiamo una bella birra media. That’s all Folks!
Nota 1): Facile salita per entrambi le cime; T2 (E) per la Cima del Lupo e T3 (EE) per la salita alla Cima delle Pecore, ma solo perché ci sono un paio di passaggi leggermente esposti che a qualcuno potrebbero dar fastidio. In buona sostanza questo è un 3000 assolutamente fattibile.
Nota 2): Eric…ancora.
ANCORA.
La vista è molto alta e vedo già l’aurora,
il caldo ci attanaglia e contiamo sulla bora,
le nuvole si nascondono ed il cielo si colora.
Ancora,
la cima è assai sassosa e scarseggia la sua flora,
il sole picchia duro e ci fermiam mezz’ora,
Lucifero ci odia…che vada alla malora.
Ancora,
incontriamo tante vacche e una è bella mora,
s’atteggia da madame ma lei non è signora,
si chiama Nebel Gluck… e col culo ci sonora.
Se penso a quella manza l’avrei chiamata Nora, e in fondo mi domando: c’è chi mi segue Ancora?
A la prochaine! Menek,Rosa
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