Dom de Michabel (4545 m)
|
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Andemm al Domm...
Quando qualche settimana fa arriva l'avviso della storica marcia al Duomo di Milano, mi scappa un sorriso e tornata a casa dico a Matteo che anche noi dobbiamo andare al Dom, ovviamente ad un altro Dom...
Ne parliamo qualche minuto e concordiamo, in maniera inamovibile su un punto: andremo a rifugio aperto e senza sci.
Domenica 11 giugno: eccoci qui, coerenti come non mai sul sentiero che sale alla Domhutte...nello zaino cibo e fornello, sullo zaino sci e scarponi...
Alle 16 raggiungiamo la nostra meta: non c'è nessuno, spalanchiamo porte e finestre e, nell'attesa che entri un pò di tepore ci accomodiamo fuori a prendere il sole e a fare un pisolo, poi con calma ci prepariamo la cena e a cielo ancora chiaro andiamo a dormire.
Alle tre...partiamo...
Portage di un'oretta poi finalmente calziamo gli sci, il ghiacciaio è ancora in buone condizioni, anche se insidiosi crepacci si nascondono qua e là.
Raggiunto il Festijoch riusciamo a scendere senza corda e proseguiamo verso la vetta, ammirando il magico spettacolo dei seracchi illuminati dal primo sole del mattino, mentre sulla vetta compare il classico cappello...ufff...
Arrivati ad un'oretta dalla vetta entriamo nelle nuvole e la visibilità diventa a tratti pessima, così decidiamo di rimettere gli sci sullo zaino e seguire una vecchia traccia che sale diretta alla vetta, senza spostarci verso la Festigrat.
Il tratto finale del pendio sommitale è un pò ostico a causa del ghiaccio e della terminale, ma la vista della croce ci annuncia che finalmente siamo arrivati!!!
Tra una nuvola e l'altra ci facciamo qualche foto, poi cominciamo a scendere, la neve è bella e nonostante la dovuta attenzione da prestare, ci facciamo una super sciata fino alla base del Festijoch; oltre la neve è ormai cotta dal sole e la sciata diventa pura sopravvivenza.
Arrivati al rifugio troviamo ad accoglierci un nutrito gruppo di polacchi che giocano a carte...beati loro...a noi, ormai, non resta che iniziare la lunga discesa fino a Randa!
Approfitto del post per salutare Marcello e suo padre.
Quando qualche settimana fa arriva l'avviso della storica marcia al Duomo di Milano, mi scappa un sorriso e tornata a casa dico a Matteo che anche noi dobbiamo andare al Dom, ovviamente ad un altro Dom...
Ne parliamo qualche minuto e concordiamo, in maniera inamovibile su un punto: andremo a rifugio aperto e senza sci.
Domenica 11 giugno: eccoci qui, coerenti come non mai sul sentiero che sale alla Domhutte...nello zaino cibo e fornello, sullo zaino sci e scarponi...
Alle 16 raggiungiamo la nostra meta: non c'è nessuno, spalanchiamo porte e finestre e, nell'attesa che entri un pò di tepore ci accomodiamo fuori a prendere il sole e a fare un pisolo, poi con calma ci prepariamo la cena e a cielo ancora chiaro andiamo a dormire.
Alle tre...partiamo...
Portage di un'oretta poi finalmente calziamo gli sci, il ghiacciaio è ancora in buone condizioni, anche se insidiosi crepacci si nascondono qua e là.
Raggiunto il Festijoch riusciamo a scendere senza corda e proseguiamo verso la vetta, ammirando il magico spettacolo dei seracchi illuminati dal primo sole del mattino, mentre sulla vetta compare il classico cappello...ufff...
Arrivati ad un'oretta dalla vetta entriamo nelle nuvole e la visibilità diventa a tratti pessima, così decidiamo di rimettere gli sci sullo zaino e seguire una vecchia traccia che sale diretta alla vetta, senza spostarci verso la Festigrat.
Il tratto finale del pendio sommitale è un pò ostico a causa del ghiaccio e della terminale, ma la vista della croce ci annuncia che finalmente siamo arrivati!!!
Tra una nuvola e l'altra ci facciamo qualche foto, poi cominciamo a scendere, la neve è bella e nonostante la dovuta attenzione da prestare, ci facciamo una super sciata fino alla base del Festijoch; oltre la neve è ormai cotta dal sole e la sciata diventa pura sopravvivenza.
Arrivati al rifugio troviamo ad accoglierci un nutrito gruppo di polacchi che giocano a carte...beati loro...a noi, ormai, non resta che iniziare la lunga discesa fino a Randa!
Approfitto del post per salutare Marcello e suo padre.
Tourengänger:
Laura.

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (5)