RASIVA (2684 m)
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Brevi quanto necessarie informazioni sull'escursione : si parte da Daghei di Là (980 m) dove si abbandona subito dopo il ponticello il sentiero della valle Osura per prendere il sentiero, il cui inizio è poco evidente ma caratterizzato da caratteristici muretti in sasso, che sale a Cortesell (1358 m); dal nucleo di baite inizia una traversata nel bosco che conduce al guado del Valegg da Pianasc, oltre il quale il sentiero inizia a salire decisamente compiendo contemporaneamente una lunga traversata verso nord.
Il sentiero è sempre evidente e non ci sono possibiltà di sbagliare. A quota 1900 m quando è già ben visibile la sella del Corte dei Barbui c'è la possibilità o di seguire il sentiero tradizionale verso i ruderi di quota 1940 oppure di salire dritti per giavina e rododendri fino a riprendere 90 metri piu' in alto la traccia che porta al Corte di Gemogna, traccia ben visibile già dal basso. Ci dividiamo per fare entrambe le opzioni, e in discesa optiamo tutti per la scorciatoia verticale, piu' diretta. La traccia, sempre ben visibile, ci porta ora, con un traverso in direzione sud che supera due vallette e il bel fornale ai piedi della parete sud del Rasiva, alla baita isolata del Corte di Gemogna (2183 m).
Dalla baita ci si sposta qualche metro verso sud e si inizia a salire decisamente il versante, con qualche raro e sbiadito segnavia, fino alla base dello sperone; si traversa a sinistra e si continua a salire costeggiando il bordo dello sperone fino a quando i segnavia e una scritta su un sasso indica l'attacco della via.
Per uscire sullo sperone bisogna risalire due rampe con erba e rocce (facili) intervallate da un pendio di una decina di metri molto ripido con piccole balze rocciose ed erbose; è questo breve tratto a nostro parere il piu' ostico della via, soprattutto in discesa; dopo la "S" una cengia verso sinistra permette, con un breve e facile passo di II di uscire sullo sperone.
Dallo sperone, senza difficoltà alpinistiche ma molto ripido ed esposto, si sale qualche metro in verticale dove si ritrovano diversi ometti in sasso che ci condurranno fino all'uscita in cresta.
La cresta è larga e facile; l'unico passaggio caratteristico è un risalto roccioso che i segnavia portano a superare sul lato sud su cengette anche esposte; in discesa abbiamo optato per il superamento diretto e lo consigliamo sicuramente in quanto facile (I) e molto meno esposto. Ancora pochi metri di cresta ed eccoci all'omino di vetta del Rasiva ... peccato solamente che la gamella con il libro di vetta sia vuota e nessun libro presente.

Giornata da incorniciare con ambiente stupendo e cima grandiosa dal panorama super.
Devo ammettere che non si fa avvicinare tanto facilmente, la rada bollatura, gli ometti aiutano a trovare la giusta via che non sarebbe di facile "lettura".
Il sentiero che sale alla Corte di Gemogna pur non essendo bollato è sempre abbastanza evidente e ben tenuto. Le difficoltà(T5 o F) si concentrano tutte negli ultimi 200 m.
Davvero un mistero la sparizione del libro di vetta................
Grazie a Guido e Emiliano per la condivisione.

Rasiva... Da tempo in programma decidiamo di salire, anche invogliati dalla recente salita nebbiosa di


Grazie ad Ale e Guido per la giornata, davvero da ricordare.
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