Rasiva... il o la?
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Rasiva? Andiamo a fare “il o la” Rasiva?
Tutte le montagne hanno, oltre al nome, un sostantivo… punta, pizzo… che ne rende definibile anche il giusto articolo… la, il… quasi tutte le montagne, ecco infatti l’indefinito (per noi) Rasiva… maschile, femminile o unisex… e il dubbio rimane.
Va be’, a parte questo frivolo dettaglio, la nostra meta prefissata per oggi è proprio _ _ Rasiva, vera perla della Valle Verzasca piuttosto nominata ma, stranamente, poco…o per nulla relazionata… anche su Hikr… bella/o ma sfuggevole.
Brione Verzasca ore 7: La strada che s’inoltra lungo la laterale Val d’Osura presenta un bel divieto di transito già a partire dal paese… che fare? Rischiamo o camminiamo?
Mettiamoci il cuore in pace, è meglio non rischiare, …non si sa mai come va a finire… tollerando un’oretta (x 2) di piana camminata, per lo più su asfalto, non prevista.
Una volta arrivati a Daghei, laddove termine la strada, attraversiamo il primo torrente speranzosi di trovare un sentiero ben definito, magari anche con tanto di cartello, per poterci alzare comodamente lungo il costone dell’Alpe Cortesell, ma, purtroppo, nulla ci appare…
Andiamo così anche oltre il secondo torrente, il Vallegg dal Pianasc, un po’ teleguidati da un bel gruppo di baite posto sulla successiva dorsale speranzosi di trovare lì il nostro sentiero ma, ahimè, pure qui nulla da fare… sentiero sparito?
Le cartine “Svizzere” non sbagliano mai! Dovevamo starcene di là… ed ora che fare?
Di tornare indietro proprio non ci va così optiamo per un avventurosa “diretta” tra le felci, con passaggio “al salto” del Vallegg, per riuscire a ritrovare poi più in alto la “retta via” Rasiva.
Il sentiero è poco più che una traccia senza alcun segnale… ecco perché prima non l’abbiamo visto… che s’innalza sul crinale del Mott der Sciupa traversando poi sul fianco rivolto alla Val d’Osura in direzione della ben visibile sella di Corte dei Barbui.
Senza arrivare all’Alpe deviamo a destra salendo direttamente a fianco del ruscello ritrovando poco sopra nuovamente le tracce che portano alla Corte di Gemogna, alpe bivacco… ma non si riesce più ad aprire la porta… posto proprio alla base de_ _ Rasiva.
Il primo salto roccioso lo scavalchiamo agevolmente passando alti sulla sinistra mentre la più vasta fascia superiore che protegge la cima la superiamo sfruttando alcune facili cenge erbose visibili a destra sul pronunciato dorso dell’anticima dove si intravedono anche alcuni scoloriti segnali bianco-blu.
Una volta giunti (finalmente) sulla breve cresta finale non ci resta che un ultimo piccolo sforzo per fare nostro/a _ _ Rasiva.
Rasiva ore 12,30: Splendido Splendente… Panorama 360… Pace e Amore (Peace of Love)… Ca nun ce sta nisciuno.
Un’oretta di calma, relax e quiete… con pisolino…, una breve annotazione sul libro vetta (quattro pagine in otto anni) e via che si riparte; sarà lunga assai anche la discesa… tanto come la salita.
Senza varianti riusciamo al ritorno a seguire il giusto percorso per Cortesell (WC panoramico) e Daghei per terminare in fine sulla noiosa strada… tanto all’andata come al ritorno.
Brione Verzasca ore 17,15: Dopo un’ora d’asfalto i piedi ribollono… cara fontana dove sei???
…e anche questa è andata!

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