Un gran bel Ragno
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Con due idee per la testa partiamo per la Val Vigezzo.
Passando dalle Centovalli il Pizzo Ragno, una delle possibilità, appare pulito dalla neve sul versante di salita: aggiudicato!!
Seguiamo la forestale che dalla strada si abbassa poco più di 100 m sino ad attraversare il torrente per poi risalire sino all'Alpe Basso dove comincia lo splendido sentiero per il Pizzo Ragno che si immerge per un centinaio di metri in una bella faggeta per poi uscire in splendido ambiente aperto.
Raggiungiamo il bel Rifugio al Cedo e continuiamo sino all'Alpe Al Geccio.
Risalendo poi per morbidi pendii erbosi transitiamo da un bivio dove si deve seguire a sx nei pressi di un ometto, anche se, la traccia più evidente, continua a dx. Raggiunti i laghi notiamo che la conca è piena di neve e il sentiero ufficiale è completamente nascosto, così, consci del fatto che dovremo inventarci la via risaliamo in direzione NNE attraversando, prima un ponte di neve sul ruscello e poi su ripidi pendii nevosi/erbosi ci alziamo verso la cresta che collega il Ragno al Nona.
A questo punto studiamo la situazione attraverso la carta, il sentiero non evidente a causa della neve, attraverserebbe sotto cresta. Qui ci dividiamo rimanendo comunque a vista: in quattro risaliamo la ripidissima rampa erbosa sino a raggiungere la cresta, mentre Cristian opta per provare il sentiero. La cresta di per se non è difficile ma alcune cornici di neve ci costringono ad un difficile aggiramento sul lato S su terreno infido (erba misto placche bagnate), questo non ci impedisce comunque di riprendere la bella cresta e raggiungere Cristian in vetta ad attenderci.
Il panorama come si intuisce dalla sua posizione abbastanza dominante è davvero superlativo.
Ci tratteniamo in cima circa mezz'ora, giusto il tempo di pranzare e scattare alcune foto.
La discesa la inventiamo totalmente: da prima scendiamo dalla cresta S sino alla base della conca dei laghi ma rimanendo più a E rispetto all'andata per poi scendere in "direttissima" per vallette, tracce, canalini, rododendri, ruscelli e ripidissimi prati trovando sempre il passaggio migliore sino Al Cedo.
Da qui il resto è come l'andata e raggiunto il torrente risaliamo i 120 m che ci riportano all'auto.
Il Pizzo Ragno non ha deluso le attese, anzi, devo dire che è stata una delle più belle gite fatte finora.
E quando Emiliano scrive che ultimamente ne combiniamo di cotte e di crude non scherza, riusciamo sempre a non annoiarci............
CONSIDERAZIONI: La difficoltà T4 riguarda la discesa "direttissima" dalla vetta al Cedo . La cresta dal Nona al Ragno fatta in queste condizione avrebbe difficoltà maggiori ma rimane una nostra personale variante. Il sentiero ufficiale poco evidente con neve,attraversa sotto cresta per poi salire in cima solo gli ultimi metri è da considerare T3,.Il resto va da T1 a T2.
Cima consigliatissima per panorami e ambiente meravigliosi.
Poncione
Veramente una salita stupenda, e oltre ogni aspettativa viste le parziali difficoltà e varianti affrontate. Una volta sbucati sulla cresta di congiunzione tra Pizzo Ragno e Pizzo Nona si è schiuso un panorama di quelli davvero mozzafiato, e il proseguimento per la vetta programmata è stato di quelli "inventati" ma nel complesso divertenti. Scendere da una via diversa da quella fatta in salita è stato l'ulteriore complemento di una giornata azzeccata sotto ogni punto di vista, in cui una buona dose di fantasia ed improvvisazione è stata decisiva (nel bene e nel male). Grazie ragazzi e... Avanti così.
giansa
Tutte le relazioni sul Pizzo Ragno concordavano per un tranquillo T3. Complice la neve residua e il non esserci fidati della percorribilità,(verificata da Cristian) del sentiero,ci siamo "complicati" la vita percorrendo una cresta con passaggi tutt'altro che banali.
Alla fine comunque è uscito un bel giro panoramico, attraverso molti alpeggi ben tenuti e che ha soddisfatto proprio tutti
Grazie amici e alla prossima.
Passando dalle Centovalli il Pizzo Ragno, una delle possibilità, appare pulito dalla neve sul versante di salita: aggiudicato!!
Seguiamo la forestale che dalla strada si abbassa poco più di 100 m sino ad attraversare il torrente per poi risalire sino all'Alpe Basso dove comincia lo splendido sentiero per il Pizzo Ragno che si immerge per un centinaio di metri in una bella faggeta per poi uscire in splendido ambiente aperto.
Raggiungiamo il bel Rifugio al Cedo e continuiamo sino all'Alpe Al Geccio.
Risalendo poi per morbidi pendii erbosi transitiamo da un bivio dove si deve seguire a sx nei pressi di un ometto, anche se, la traccia più evidente, continua a dx. Raggiunti i laghi notiamo che la conca è piena di neve e il sentiero ufficiale è completamente nascosto, così, consci del fatto che dovremo inventarci la via risaliamo in direzione NNE attraversando, prima un ponte di neve sul ruscello e poi su ripidi pendii nevosi/erbosi ci alziamo verso la cresta che collega il Ragno al Nona.
A questo punto studiamo la situazione attraverso la carta, il sentiero non evidente a causa della neve, attraverserebbe sotto cresta. Qui ci dividiamo rimanendo comunque a vista: in quattro risaliamo la ripidissima rampa erbosa sino a raggiungere la cresta, mentre Cristian opta per provare il sentiero. La cresta di per se non è difficile ma alcune cornici di neve ci costringono ad un difficile aggiramento sul lato S su terreno infido (erba misto placche bagnate), questo non ci impedisce comunque di riprendere la bella cresta e raggiungere Cristian in vetta ad attenderci.
Il panorama come si intuisce dalla sua posizione abbastanza dominante è davvero superlativo.
Ci tratteniamo in cima circa mezz'ora, giusto il tempo di pranzare e scattare alcune foto.
La discesa la inventiamo totalmente: da prima scendiamo dalla cresta S sino alla base della conca dei laghi ma rimanendo più a E rispetto all'andata per poi scendere in "direttissima" per vallette, tracce, canalini, rododendri, ruscelli e ripidissimi prati trovando sempre il passaggio migliore sino Al Cedo.
Da qui il resto è come l'andata e raggiunto il torrente risaliamo i 120 m che ci riportano all'auto.
Il Pizzo Ragno non ha deluso le attese, anzi, devo dire che è stata una delle più belle gite fatte finora.
E quando Emiliano scrive che ultimamente ne combiniamo di cotte e di crude non scherza, riusciamo sempre a non annoiarci............
CONSIDERAZIONI: La difficoltà T4 riguarda la discesa "direttissima" dalla vetta al Cedo . La cresta dal Nona al Ragno fatta in queste condizione avrebbe difficoltà maggiori ma rimane una nostra personale variante. Il sentiero ufficiale poco evidente con neve,attraversa sotto cresta per poi salire in cima solo gli ultimi metri è da considerare T3,.Il resto va da T1 a T2.
Cima consigliatissima per panorami e ambiente meravigliosi.

Veramente una salita stupenda, e oltre ogni aspettativa viste le parziali difficoltà e varianti affrontate. Una volta sbucati sulla cresta di congiunzione tra Pizzo Ragno e Pizzo Nona si è schiuso un panorama di quelli davvero mozzafiato, e il proseguimento per la vetta programmata è stato di quelli "inventati" ma nel complesso divertenti. Scendere da una via diversa da quella fatta in salita è stato l'ulteriore complemento di una giornata azzeccata sotto ogni punto di vista, in cui una buona dose di fantasia ed improvvisazione è stata decisiva (nel bene e nel male). Grazie ragazzi e... Avanti così.

Tutte le relazioni sul Pizzo Ragno concordavano per un tranquillo T3. Complice la neve residua e il non esserci fidati della percorribilità,(verificata da Cristian) del sentiero,ci siamo "complicati" la vita percorrendo una cresta con passaggi tutt'altro che banali.
Alla fine comunque è uscito un bel giro panoramico, attraverso molti alpeggi ben tenuti e che ha soddisfatto proprio tutti
Grazie amici e alla prossima.
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Kommentare (18)