Monte del Corgell 1314mt e Piano del Cursgell 1524mt
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Magnifica e verticale Verzasca Vista da Giorgio - (giorgio59m)
Breve SI ma … INTENSA. Attirato dalle descrizioni e dalle belle foto di danicomo, cappef, francesco e ale84, andiamo in Verzasca per visitare quell’ angolo di paradiso del Monte del Corgell, partendo da Corippo. Citando un bell’ articolo di VivereLaMontagna :
Ed eccoci ad un piccolo agglomerato di cascine addossate una all’altra: saranno poco piú che una decina, la montagna alle spalle e una magnifica visuale sul lago di Vogorno davanti (1314 s/m). Una meraviglia, un gioiello fra le montagne I numeri parlano chiaro da subito: 2.4Km per 1000mt di dislivello (di cui 350 in piano sul traverso per arrivare al piano), una bella prova di fiato e ginocchia. Arriviamo a Corippo, piccolo paesino sul versante destro della Verzasca a strapiombo sul lago di Vogorno. Giriamo l’auto nella piccola piazzatta di giro e parcheggiamo in fila alle poche altre auto lungo la strada. Che spettacolo questo paesino, un angolo di passato ancora molto vivo. Guardando verso l’alto, come spesso accade in Verzasca, il mondo si sviluppa in verticale, sopra una lunga parete di roccia, dovrebbe esserci il Piano del Corgell. Risaliamo a fianco della chiesetta, che visiteremo al ritorno, primi minuti con ampi tornanti fino a sopra le case più alte, su un grosso masso l’indicazione in blu Corgell. Avviso gli apri pista delle raccomandazioni di ale84, primo bivio a destra e secondo bivio a sinistra, ma a dire il vero non sono necessarie, hanno messo dei cartelli con freccia, impossibile sbagliare. Inizia la salita in boschi di castagno fino a Ruora, si passata tra alcune cascine ormai in stato di abbandono, e si prosegue sempre ripido con vari tornanti e tanti scalini di pietra. I castagni lasciano il posto alle betulle, sempre stupende, ed il percorso di fa ancora più irto e con molti gradini tra roccia e pietre, scale e ancora scale. I tratti di piano sono forse un paio e di una decina di metri, non c’e’ modo di riprendere fiato. Quando il bosco si dirada troviamo un cancelletto, aggirato un roccione ci appare in alto la grande croce di legno, so bene dalle foto che a poche decine di metri ci sono quelle baite che devo vedere con i miei occhi, ma per la croce c’e’ ancora un po’ di salita, e tanti gradini. A proposito dei gradini e delle varie sistemazioni, bisogna proprio dire che sono un’opera notevole, ingengeria del passato ma mantenuta e pulita. Un passaggio sotto la roccia e la croce è proprio sopra la testa, un ultimo tornante ed eccomi ai Monte di Corgell 1414, anzi alla croce che sta nel punto più panoramico, le baite, una decina e tutte in sasso, sono poco distanti, adagiate sul ripido versante della montagna. Sembrano anche loro una grande scala in pietra, la ripidità del terreno garantisce sole ed una vista mozzafiato a picco sul lago di Vogorno, ma la vista spazia molto oltre. Un po’ di riposo per me, come sempre ultimo, e dopo 25min riprendiamo a salire, l’obiettivo della giornata è il Piano del Corgell 1524mt, alzando la testa verso monte ed in direzione N, si nota la parete rocciosa che sovrasta l’unico tratto in piano. Dietro le ultime baite parte il sentiero, bollato di blu, anzi ben bollato di blu. Risale, inutile dirlo molto ripido, il costone fino a Q1500, dove all’ altezza di un ometto, si traversa con pochi saliscendi sul costone più a N, attraversando il ruscello che porta acqua in abbondanza al Monte del Corgell. Al piano si arriva da sopra, poco sopra c’e’ un ometto con un bivio a destra verso il pianoro, a sinistra si sale verso il Mottom 1822mt, e teoricamente verso la bocchetta di Orgnana. La tentazione di salire al Mottom c’e’, altri 300mt inutile dire sul ripido e soprattutto sul paglione giallo, che poco piace. Decidiamo di spendere meglio queste ore con un bel relax. Al Piano di Cursgell non c’e’ nulla, croce o ometto, ma basta arrivare sull’ orlo e senza sporgesi troppo, ammirare cosa la natura ci offre. E’ uno spettacolo quasi unico, siamo a picco, ma proprio in verticale sopra la Verzasca, sotto di noi a S si sviluppa il lago di Vogorno, di fronte noi la sagoma stupenda del Pizzo omonimo ancora ben imbiancata, poco verso N in basso Lavertezzo, la vista subito a cercate l’Eus, inconfondibile con le sue parteti verticali, le valli che si aprono subito sotto (Carecchio, Pincascia, d’Agro).
Ma la vera calamita non sono le più elevate vette di confine con la Riviera (Poncione Rosso, Cima Lunga, Cima di Bri, Rierna, Gagnone), bellissime certo, ma l’attenzione è tutta per Fopia e Poncione d’Alnasca, che da questo angolo si mostra nella sua stupenda austerità.
Spero solo di trovare coraggio e fiato per affrontarlo, ormai il tarlo di fargli visita è avviato da tempo. La giornata è così pulita e limpida che la vista arriva fino al Generoso, il Sasso Gordona ed i denti della Vecchia. Una bella mezzora di panorama e relax, impagabile.
Torniamo come previsto per il pranzo alle baite, abbiamo lasciato in fresco borracce e spumante. Sosta fuori da una baita, la più bella, con terrazza sul lago, panchina e tanti gradini, vedendo le foto di altri è “il ristorante” preferito, con l’acqua fresca e l’ampio panorama, non si può dar torto. Oltre due ore di sosta, ognuno coi propri panini, ma non è mancato il dolce ed un prosecco DOC di gran qualità. Sole a picco e tutti a ventre nudo, risultato serale quasi flabè. In teoria di potrebbe fare un anello, da Monte del Corgell traversando verso S a Garnasca, scendendo a Costa e toprnando a Corippo, ma qualcuno che ci ha preceduto è tornato indietro, vado a vedere ed un bel cartello indica “sentiero chiuso”. Dopo alcune foto partiamo per il ritorno, ma ci fermiamo subito alla croce per ancora qualche foto da una prospettiva alto-basso, dove il Lago di Vogorno ci fa da sfondo. La discesa è rapida, ma attenta, i gradini sono tanti-tanti e spaccano le ginocchia. Arriviamo a Corippo in poco più di 1 ora, visita alla chiesetta nella piazzetta dove si trova anche il comune, ed un ostello-bar-ristorante dove ci fermiamo per una meritatissima birra. Tutti soddisfatti, per la giornata, il sole, i paesaggi e la tempistica, quindi prosit!
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Vista da Roberto - (roberto59)
Che dire, come sempre Giorgio ha elaborato una descrizione molto dettagliata, bella nei contenuti e nelle emozioni, ricca di dettagli e particolari, per cui nulla da aggiungere.
Da La Tradotta che parte da Torino.
Da: Monte Nero. |
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Vista da Paolo - (brown)
Bella salita oggi, breve ma quasi un vertical quindi 1 km di dislivello tutto a scalini con pochissima pianura.
Il sentiero ottimamente segnalato con cartelli e indicazioni blu sulle pietre. La valle di Corippo piccola, ma con tante meraviglie da scoprire. Avvistati un cervo , una femmina di gallo forcello e due camosci indemoniati che correvano come matti in discesa. Anche il volteggiare di due aquile non e' mancato in un cielo azzurro spettacolare.
Noi della Girovagando troviamo sempre buoni motivi per brindare!!!
Paolo
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Vista da Luciano - (barba43)
Oggi grande ascesa molto Vertical, siamo ritornati in Val Verzasca, una valle molto bella con bei borghi e un grande fiume pieno di pozze per gli amanti del Canyonig. Qualcuna la riconosciamo per averla visitata, altra sosta per le belle foto, poi dopo anche perchè era presto per pranzare, siamo ridiscesi alle baite sotto, e li in bella vista abbiamo pranzato come sempre, con le nostre battute, gli scherzi, una bella allegria.
Dopo un paio d'ore, poi siam ripartiti per un rientro veloce per un impegno di uno di noi, senza però negarci il piacere di una birretta all' Ostello in paese.
Alla prossima
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Vista da Gimmy- (gimmy)
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Altre foto, diario, tracce sul nostro sito www.girovagando.net escursione # 280
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