Anello in Valle Maggia
|
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Si prevede un tempo splendido, Monica è libera da impegni...finalmente, dopo settimane, possiamo andare a fare un bel giro assieme. Decidiamo di non stare troppo alti visto che di voglia di pestar neve non ne abbiamo molta.
Poco tempo fa il mio amico Battista era stato ad Aiarlo, dalle foto mi era parso un gran bel posto... decidiamo quindi di andare a verificare. Invece di partire da Maggia come fece Battista decido, dopo un attento studio della cartina, di partire da Gordevio: questo ci permetterà di fare un anello e di vedere diverse cascate.
Ci troviamo alle 7,30 e in un'ora siamo davanti alla chiesa di Briè dove troviamo parcheggio. Pochi minuti e siamo in cammino, la temperatura qui all'ombra è ancora piuttosto fredda ma ben presto ci scaldiamo e, ad Archeggio, bel nucleo caricato a capre, siamo al sole e finalmente al caldo.
Seguiamo le indicazioni per Aiarlo e lungo la salita attraversiamo un magnifico ponte in pietra, che, d'altronde, non è l'unico esempio di maestria costruttiva della zona: sia il sentiero, abbondantemente gradinato, sia gli edifici che incontriamo lungo il percorso, sono veramente ben fatti.
Ad un bivio nei pressi di Malai decidiamo di salire ad Aiarlo per il percorso più breve, così prendiamo a sinistra, poco dopo attraversiamo un fiume su una passerella e dopo qualche saliscendi il sentiero lascia le faggete per inoltrarsi, più ripido, in un lariceto e arrivare al ripiano dove si trova Aiarlo.
Anche questo è un bellissimo nucleo con, in più, una vista veramente eccezionale. ci aggiriamo fra le case poi facciamo uno spuntino e ripartiamo. Per oggi niente cime: la salita alla Cima d'Aiarlo si presenta come un bel ravanamento: entrambi abbiamo voglia di rilassarci. Prendiamo il sentiero per l'Alpe di Nimi, anche questo è veramente un buon esempio della sapienza costruttiva dei nostri avi. Passiamo diverse cascate e ben presto siamo in vista dell'Alpe di Nimi. Il nucleo ha un'aria un po' disordinata ma è comunque ben riattato e, ça va sans dire, gode di un panorama indimenticabile: davanti a noi il Lago Maggiore, intorno le montagne che fanno da confine fra la Val Maggia e le Centovalli, la Val Onsernone, la Valle di Campo e la Val Vergelletto.
Mangiamo e poi scattiamo un po' di fotografie a ricordo di questo luogo e di questa giornata.
Ripartiamo in direzione di Brunescio così da compiere un anello. Poco dopo ecco una gran fioritura di Gentiana acaulis e di Polygala chamaebuxus. Il sentiero prosegue verso Sud cosa che ci permette di camminare avendo davanti agli occhi il lago.
Arriviamo a Brunescio e quindi scendiamo a chiudere il giro nei pressi di Malai, da qui ripercorriamo il sentiero fatto stamane salendo, ripassiamo da Archeggio dove, senza accorgerci facciamo una deviazione ritrovandoci su una strada sterrata, con tutta evidenza piuttosto recente, segnata solo sulla carta 1:33000.
Poco oltre però notiamo un sentiero non segnalato che scende ripido.. non può che portare a vallle per cui lo prendiamo e rapidamente ci abbassiamo sbucando a Villa, da qui, previa nuova consultazione della carta, andiamo in cerca del sentiero che, con qualche saliscendi ci riporterà a Briè di Gordevio dove si trova la nostra auto.
Bellissima gita, è un tranquillo T3, il dislivello è limitato ma lo sviluppo è notevole. Lungo il percorso si superano numerose scenografiche cascate, si incontrano dei manufatti decisamente notevoli e si ha modo di ammirare dei panorami superbi.
In discesa gli alti gradini mettono a dura prova le ginocchia ma tant'è: un po' si deve soffrire per apprezzare il bello.
Poco tempo fa il mio amico Battista era stato ad Aiarlo, dalle foto mi era parso un gran bel posto... decidiamo quindi di andare a verificare. Invece di partire da Maggia come fece Battista decido, dopo un attento studio della cartina, di partire da Gordevio: questo ci permetterà di fare un anello e di vedere diverse cascate.
Ci troviamo alle 7,30 e in un'ora siamo davanti alla chiesa di Briè dove troviamo parcheggio. Pochi minuti e siamo in cammino, la temperatura qui all'ombra è ancora piuttosto fredda ma ben presto ci scaldiamo e, ad Archeggio, bel nucleo caricato a capre, siamo al sole e finalmente al caldo.
Seguiamo le indicazioni per Aiarlo e lungo la salita attraversiamo un magnifico ponte in pietra, che, d'altronde, non è l'unico esempio di maestria costruttiva della zona: sia il sentiero, abbondantemente gradinato, sia gli edifici che incontriamo lungo il percorso, sono veramente ben fatti.
Ad un bivio nei pressi di Malai decidiamo di salire ad Aiarlo per il percorso più breve, così prendiamo a sinistra, poco dopo attraversiamo un fiume su una passerella e dopo qualche saliscendi il sentiero lascia le faggete per inoltrarsi, più ripido, in un lariceto e arrivare al ripiano dove si trova Aiarlo.
Anche questo è un bellissimo nucleo con, in più, una vista veramente eccezionale. ci aggiriamo fra le case poi facciamo uno spuntino e ripartiamo. Per oggi niente cime: la salita alla Cima d'Aiarlo si presenta come un bel ravanamento: entrambi abbiamo voglia di rilassarci. Prendiamo il sentiero per l'Alpe di Nimi, anche questo è veramente un buon esempio della sapienza costruttiva dei nostri avi. Passiamo diverse cascate e ben presto siamo in vista dell'Alpe di Nimi. Il nucleo ha un'aria un po' disordinata ma è comunque ben riattato e, ça va sans dire, gode di un panorama indimenticabile: davanti a noi il Lago Maggiore, intorno le montagne che fanno da confine fra la Val Maggia e le Centovalli, la Val Onsernone, la Valle di Campo e la Val Vergelletto.
Mangiamo e poi scattiamo un po' di fotografie a ricordo di questo luogo e di questa giornata.
Ripartiamo in direzione di Brunescio così da compiere un anello. Poco dopo ecco una gran fioritura di Gentiana acaulis e di Polygala chamaebuxus. Il sentiero prosegue verso Sud cosa che ci permette di camminare avendo davanti agli occhi il lago.
Arriviamo a Brunescio e quindi scendiamo a chiudere il giro nei pressi di Malai, da qui ripercorriamo il sentiero fatto stamane salendo, ripassiamo da Archeggio dove, senza accorgerci facciamo una deviazione ritrovandoci su una strada sterrata, con tutta evidenza piuttosto recente, segnata solo sulla carta 1:33000.
Poco oltre però notiamo un sentiero non segnalato che scende ripido.. non può che portare a vallle per cui lo prendiamo e rapidamente ci abbassiamo sbucando a Villa, da qui, previa nuova consultazione della carta, andiamo in cerca del sentiero che, con qualche saliscendi ci riporterà a Briè di Gordevio dove si trova la nostra auto.
Bellissima gita, è un tranquillo T3, il dislivello è limitato ma lo sviluppo è notevole. Lungo il percorso si superano numerose scenografiche cascate, si incontrano dei manufatti decisamente notevoli e si ha modo di ammirare dei panorami superbi.
In discesa gli alti gradini mettono a dura prova le ginocchia ma tant'è: un po' si deve soffrire per apprezzare il bello.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)