Pizzo Ricuca - 2279 m
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Cima selvaggia e davvero poco frequentata del Ticino, con un panorama incredibile sul gruppo dell'Adula, del Pizzo Claro e tanto altro!!!
Di grande aiuto ci sono state le relazioni di giorgio59m e varoza, anche se, dalla q.1800 m circa del sentiero che conduce all'Alpe Matro, abbiamo dovuto ravanare un bel po' nel bosco per raggiungere la conca detritica sottostante la vetta.
Dal parcheggio, tralasciare il sentiero segnato per la Capanna Alva, quindi imboccare la traccia che si addentra nel bosco Coscèra in direzione del fiume. Il sentiero, molto esposto, prosegue pianeggiante prima e in leggera discesa poi, fino a raggiungere un bivio, dove si segue il tracciato che scende verso il ponte sul Riale d'Iragna (q. 894 m). Oltrepassato anche un secondo ponte in legno, il sentiero inizia a salire deciso, guadagnando quota molto velocemente. A (q. 1400 m circa), le pendenze si affievoliscono un poco e il sentiero, ora più largo ed evidente, conduce ad una bella radura dove sorge l'Alpe Rogliei (q. 1454 m).
Poco dopo l'alpeggio sopracitato, abbandonare il sentiero che prosegue piuttosto pianeggiante, quindi svoltare decisamente a destra, addentrandosi in un bel bosco di conifere. In breve, si raggiunge un fantastico punto panoramico (q. 1670 m circa), attrezzato con tanto di panchina, sulla valle che sale al Gottardo e al Lucomagno. Proseguire lungo la traccia di sentiero (sinistra) che porta ai prati superiori dell'Alpe Pianazzora (non è necessario raggiungerla). Da qui, imboccare la traccia che conduce all'Alpe Matro. Guadagnando lentamente quota, con un traverso verso sinistra, si arriva nei pressi di un grosso omone in sassi (q. 1810 m circa). A questo punto, occorre abbandonare definitivamente il sentiero, per addentrarsi nel soprastante bosco di conifere. Cercando di mantenere una traiettoria piuttosto dritta (direzione nord), con non poca fatica, si raggiunge una conca detritica, dalla quale la vetta è ben visibile. Superando i grossi massi (ogni tanto compare qualche rado ometto e bollo rosso sbiadito), puntare direttamente alla cresta NE e alla (q. 2140 m). Una volta raggiunto questo punto quotato (ometto), rimanendo sempre sul facile, anche se aereo, filo di cresta, si guadagna la vetta del Pizzo Ricuca (q. 2279 m e 4,00 h dalla partenza).
Dalla vetta scendere lungo la ripida, larga ed erbosa cresta SW del Ricuca, fino a raggiungere la Bocchetta della Riva (q. 2179 m). Dal Passo, imboccare l'evidente traccia sulla sinistra che, in breve, conduce all'Alpe Stubiell (q. 1983 m). Dall'alpeggio proseguire lungo il sentiero che porta verso il fondovalle. Ad un certo punto, il tracciato si divide in due (q. 1950 m circa): prestare attenzione al sentiero che scende ripido a sinistra, evitando quello che tende a salire.
Con ripidi tornanti ci si porta verso il fondovalle e, dopo aver attraversato il Riale di val Camana, si raggiunge il Rifugio Camana Vecchia (q. 1618 m). Da qui, proseguire fino alla macchina.
con papà e Giuseppe.
Di grande aiuto ci sono state le relazioni di giorgio59m e varoza, anche se, dalla q.1800 m circa del sentiero che conduce all'Alpe Matro, abbiamo dovuto ravanare un bel po' nel bosco per raggiungere la conca detritica sottostante la vetta.
Dal parcheggio, tralasciare il sentiero segnato per la Capanna Alva, quindi imboccare la traccia che si addentra nel bosco Coscèra in direzione del fiume. Il sentiero, molto esposto, prosegue pianeggiante prima e in leggera discesa poi, fino a raggiungere un bivio, dove si segue il tracciato che scende verso il ponte sul Riale d'Iragna (q. 894 m). Oltrepassato anche un secondo ponte in legno, il sentiero inizia a salire deciso, guadagnando quota molto velocemente. A (q. 1400 m circa), le pendenze si affievoliscono un poco e il sentiero, ora più largo ed evidente, conduce ad una bella radura dove sorge l'Alpe Rogliei (q. 1454 m).
Poco dopo l'alpeggio sopracitato, abbandonare il sentiero che prosegue piuttosto pianeggiante, quindi svoltare decisamente a destra, addentrandosi in un bel bosco di conifere. In breve, si raggiunge un fantastico punto panoramico (q. 1670 m circa), attrezzato con tanto di panchina, sulla valle che sale al Gottardo e al Lucomagno. Proseguire lungo la traccia di sentiero (sinistra) che porta ai prati superiori dell'Alpe Pianazzora (non è necessario raggiungerla). Da qui, imboccare la traccia che conduce all'Alpe Matro. Guadagnando lentamente quota, con un traverso verso sinistra, si arriva nei pressi di un grosso omone in sassi (q. 1810 m circa). A questo punto, occorre abbandonare definitivamente il sentiero, per addentrarsi nel soprastante bosco di conifere. Cercando di mantenere una traiettoria piuttosto dritta (direzione nord), con non poca fatica, si raggiunge una conca detritica, dalla quale la vetta è ben visibile. Superando i grossi massi (ogni tanto compare qualche rado ometto e bollo rosso sbiadito), puntare direttamente alla cresta NE e alla (q. 2140 m). Una volta raggiunto questo punto quotato (ometto), rimanendo sempre sul facile, anche se aereo, filo di cresta, si guadagna la vetta del Pizzo Ricuca (q. 2279 m e 4,00 h dalla partenza).
Dalla vetta scendere lungo la ripida, larga ed erbosa cresta SW del Ricuca, fino a raggiungere la Bocchetta della Riva (q. 2179 m). Dal Passo, imboccare l'evidente traccia sulla sinistra che, in breve, conduce all'Alpe Stubiell (q. 1983 m). Dall'alpeggio proseguire lungo il sentiero che porta verso il fondovalle. Ad un certo punto, il tracciato si divide in due (q. 1950 m circa): prestare attenzione al sentiero che scende ripido a sinistra, evitando quello che tende a salire.
Con ripidi tornanti ci si porta verso il fondovalle e, dopo aver attraversato il Riale di val Camana, si raggiunge il Rifugio Camana Vecchia (q. 1618 m). Da qui, proseguire fino alla macchina.
con papà e Giuseppe.
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irgi99

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