Tour Ponton 3101 m
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Sempre seguendo il bel tempo torniamo in Valle d’Aosta.
Prima tappa, Champorcher o meglio rifugio Dondena.
La strada nonostante abbia ancora il divieto è ora transitabile, ma poichè le info che abbiamo sono di strada parecchio dissestata, preferiamo posteggiare al divieto. La strada poi non è messa così male, però va percorsa molto lentamente.
Giunti al suo termine, calziamo le ciaspole e cominciamo a salire in direzione del rifugio Dondena che però né raggiungeremo né vedremo.
Non ci sono tracce recenti che vanno verso la nostra meta, anche perchè il versante sud ormai è tutto pulito.
Per evitare continui togli e metti ci spostiamo un po’ a casaccio sui vari dossi innevati cercando di trovare i punti di passaggio migliori.
Sicuramente la traccia di discesa sarebbe stata quella migliore anche in salita, comunque in qualche modo riusciamo ad arrivare al Col Fenis, dove, come per questa estate tira un vento gelidissimo.
Inizialmente vedendo il pendio pensiamo di salire con i ramponi ma, fatti pochi passi, Marco decide di tornare a mettere le ciaspole ed è stata sicuramente la cosa migliore.
Io continuo con i ramponi ma, anche se più leggera, di buchi ne faccio comunque, ma ormai è fatta…
Fortunatamente la salita non è lunga e appena spiana la neve si fa più dura. Breve e suggestivo tratto di cresta su neve ventata.
Il vento molto forte ci costringe a una sosta brevissima, giusto per fare qualche foto.
Velocemente torniamo al colle dove, purtroppo non troviamo un punto riparato. Scendiamo ulteriormente e al riparo di un sasso ci fermiamo a mangiare qualcosa.
Come dicevo, per la discesa scegliamo un percorso diverso, che però ci obbliga a togliere le ciaspole per un breve tratto.
Il traverso che ci porterebbe verso il rifugio Dondena è diventato parecchio spacca caviglie a causa delle neve ormai marciotta. Abbandoniamo l’idea di raggiungerlo anche perché ormai si è fatto tardi e abbiamo un po’ di strada da fare per raggiungere il B&B dove pernotteremo.
Scendiamo quindi direttamente. Al ponte togliamo le ciaspole e quindi torniamo all’auto.
Avvistate le prime marmotte!
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