Corno Regismondo 1289 m e Coltignone 1479 m
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Purtroppo però vince la pigrizia, nel senso che non abbiamo voglia di fare molta strada in auto. Quindi oggi uscita alla GIBI, a parte l’orario s’intende….
Partiamo da casa con un paio di cartine e usciti da Garbagnate decidiamo subito per Lecco, c’è più scelta. Sulla Milano-Lecco rimaniamo in direzione Lecco ignorando Erba-Canzo. Ora s’impone la scelta tra Valsassina e Lecco muble muble…Pizzetti? Ma si dai è tanto che non ci andiamo e poi c’è quella cima di cui non ricordo il nome e che non ricorderò fino al bivio dove il cartello ci illuminerà. Non c’è nemmeno sulle carte, al suo posto c’è un Monte San Vittore (????)
Posteggiamo a Lecco, in via Santo Stefano (Chiesa dei Cappuccini). Imbocchiamo il ripido sentiero per il Pizzetto. Raggiunto un colletto la cimetta è sulla dx mentre a sx c’è l’intaglio attrezzato per la prosecuzione della salita. Veloce visita alla cima del Pizzetto e poi continuiamo. La via dei Pizzetti è un sentiero attrezzato semplice e molto panoramico, con brevi tratti esposti. Noi non abbiamo usato il kit da ferrata ma per chi non ha dimestichezza su questi percorsi meglio averlo, due che ci seguivano l’avevano.
Dal Rifugio Piazza, continuiamo per la Cima del San Martino che ricordavo più vicina! Per proseguire, dalla cima, dobbiamo tornare indietro fino al bivio per la discesa al rifugio e proseguire in salita, poco dopo si trova il bivio per il Regismondo, ecco come si chiama! Oppure svoltando a dx si può continuare con il sentiero GER per il Medale e quindi il Coltignone.
Del Regismondo non ricordo nulla della relazione letta tempo fa, non ricordavo il nome figuriamoci il resto! Comunque mi era sembrata una cosa fattibile per cui proseguiamo. Dopo una breve salita e un traverso si sale ripidamente già a vista del Corno. Giunti a vedere tutta la parete notiamo un cavo e un cartello giallo. Sarà mica una ferrata ci chiediamo, perché su quella parete senza kit non ci saliamo di certo! Ma c’è una scritta su un sasso che sembra indicare un sentiero. Infatti, raggiunto il sasso, vediamo che indica REGIS. Mentre il cartello giallo è l’avviso di “LAVORI IN CORSO” (????). Continuiamo quindi lungo il sentiero che ripidamente e con qualche catena terminale porta alla panoramica cima.
Non sapendo e non vedendo nulla (di fatto, nemmeno abbiamo cercato) per poter proseguire per il Coltignone torniamo sui nostri passi fino al bivio per il Medale. Ora con un lungo traverso in sali scendi e dopo una breve discesa, raggiungiamo un altro bivio. A dx il Medale, a sx il Coltignone. Prima di scendere al bivio notiamo dei bolli rossi che risalgono, verso sx, la cresta del Medale. Non ci sono indicazioni ma potrebbe essere un’altra via di salita al Regismondo. Comunque noi proseguiamo, sempre in traverso, per il Coltignone. Entriamo in una sorta di canalone dove, gli ultimi metri, prima del tratto attrezzato, oltre a essere molto ripidi sono piuttosto franosi, attenzione se c’è gente sotto. Passiamo un breve traverso attrezzato, continuiamo ripidamente aiutandoci nello sforzoc con la catena, fino a raggiungere la cima gremita di gente arrivata molto più velocemente (30 minuti al massimo) dai Piani dei Resinelli. Troviamo posto sui resti di una teleferica, penso. Dopo una lunga sosta scendiamo verso i Piani dei Resinelli andando a prendere nei pressi del Rifugio S.E.L (chiuso) il sentiero per la Val Calolden. Giunti a Laorca, tramite vie interne torniamo a Lecco.
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