Non sarà un Colt a spaventarmi. Ferrata Colodri e puntatina al Castello di Arco.
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Oggi è prevista una bella giornata di sole, e noi, per non farci scappare questa occasione, abbiamo organizzato al meglio questa escursione che ci porta verso la riva nord del Lago di Garda, laddove il clima anche d’inverno, risulta essere sempre piuttosto gradevole, figuratevi con una giornata primaverile, più che gradevole oggi il caldo è davvero soffocante!
Dopo aver lasciato l’auto nell’ampio parcheggio vicino al Fiume Sarca, e seguendo la strada che porta verso N intercettiamo dopo breve la deviazione per la Ferrata Colodri (431b), saliamo così in maniera ripida tra le roccette ed un sentiero assai detritico, lasciamo sulla destra una traccia che porta alle vie d’arrampicata, e dopo qualche veloce passo ecco l’attacco della ferrata.
Non c’è molto da dire su questa via attrezzata, tranne che è abbastanza facile, solo un paio di traversi su placca abbastanza scivolosa possono far rallentare il passo, e forse un altro paio di salite (corte) ancora su placca stile “saponetta” sembrano destare qualche problema , ma la via è stata attrezzata talmente bene che, anche questi piccoli inghippi sono superabili senza farsi venire l’ansia. Quando ormai la confidenza con la roccia ci fa progredire spediti la ferrata finisce, ma siamo certi che da qua in avanti si susseguiranno ulteriori momenti di divertimento.
La cresta dove siamo sbucati è molto bella e particolare, qualcosa di simile alle creste del Pizzocolo, la visuale verso il lago è parziale ma di grande impatto emotivo.
Da questo punto la croce di vetta è vicina e per raggiungerla bisogna camminare tra arbusti ombrosi e roccia solida, calcarea, uno spettacolo di sentiero che ci porta poco dopo al Monte Colodri, dove ora ci spogliamo come se fosse Ferragosto e diamo fondo alle quattro cose che abbiamo nello zaino. Da qua vediamo il lago, la Valle Sarca e il parcheggio da dove siamo partiti. Davvero bello.
Stiamo talmente bene su questa cima che prenderemmo volentieri la residenza ma abbiamo in mente di continuare il nostro sentiero sino alla Croce di Colt/Ceniga, così dopo una mezz’oretta di relax alziamo i tacchi e proseguiamo il nostro cammino su questa bella cresta (431).
Il sentiero è tranquillo ma ciò che ci circonda è molto bello, comprese le placche che c’invitano a salirle, ecco che allora di volta in volta deviamo dal percorso ufficiale per toccare con mano queste rocce porose, qualche passaggio di I° e qualcuno di II°, ma volendo, proprio in prossimità del Monte Colt c’è una bella placca arrampicabile (gattonando) lunga una trentina di metri, un II°+ che mi sono perso perché poco prima, sempre uscendo dal sentiero ufficiale, ho seguito la cresta passando proprio sopra la placca. Mannaggia a me…
Da qua in poi tutto si fa più regolare, anche se rimane un sentiero molto divertente, seguendo gli innumerevoli saliscendi e serpentine, all’improvviso ecco la Croce di Colt, un punto panoramico che ha il dominio sula verdissima Valle del Sarca. Da qua a Naroncolo è tutta una bellissima discesa, partendo già dalla brevissima placchetta posta sotto la Croce che va affrontata senza stress visto la sua brevità e l’assenza di esposizione, passato anche il breve tratto attrezzato eccoci finalmente in Val di Laghel.
Come da chiare indicazioni ora proseguiamo verso S, per questa bella valletta che ci accompagna con un paio di saliscendi di un centinaio di metri altimetrici, prima di giungere alle prime deliziose baite un tenero scoiattolo si mostra in tutto il suo splendore e simpatia.
Il caldo si fa sentire ma oramai siamo vicini a S. M. di Laghel, dove si scende verso Arco seguendo una bella strada acciottolata, lasciata sulla destra la Falesia Calvario i nostri occhi vengono attratti dal bel Castello di Arco… ma chi c’ha voglia di salire altri 100 mt? Troppo caldo, meglio una birra, ed in effetti… eccoci qua a toccare i muri di questa bellissima costruzione. :))) Ne valeva la pena.
Ma oramai siamo davvero alla fine dell’escursione e scendiamo per il ben tenuto uliveto, puntiamo verso E e dopo una breve discesa sbuchiamo in una bella piazzetta con bar a corredo; due Radler da 0,5 e qualche patatina, poi via alla vicina auto.
Nota 1): Belli i posti e bello il giro, a quote super modeste ma di grande fascino; facile la ferrata, solo un paio di passaggi PD-, ma per il resto la via è magnificamente attrezzata. Il sentiero di cresta è un T2, ma se fate le deviazioni diventa T3. Fate attenzione solo alla scivolosa discesa verso Naroncolo. Nei tratti più ripidi tra il M.Colt e la Croce di Colt sentiero è stato attrezzato anche con dei pioli. Posti da visitare.
Per chi ama arrampicare qua ci sono una marea di falesie spittate.
Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega.
Lercio-Furbi: Scoperto un giro di anziani che picconava le strade di notte per aver più cantieri da guardare.
Isola dei famosi: Svelato il cachet dei naufraghi e degli ospiti in studio. Adesso ditemi per favore quanto cazzo guadagna quell’inutile uomo che risponde al nome di Gigi Marzullo!
Politica: A Maggio Barack Obama sarà a Milano ed incontrerà Renzi. E CHISSENEFREGAAAAA!!!
A' la prochaine! Menek,Rosa
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