Pizzo Marona e Monte Zeda da Scareno - Valle Intrasca
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Il versante Sud del Monte Zeda è un grande ventaglio di erba che chiude la visuale verso Nord quando, nelle giornate limpide, dai dintorni di casa volgo lo sguardo nella direzione del Lago Maggiore. Un anno fa ho cercato tra le pieghe di quel versante aperto, che sembra non abbia nulla da nascondere, vecchi alpeggi in rovina (link). Appare certo più logico salirlo fino al confine con il cielo e percorrerne le panoramiche creste, ed è proprio questo che andrò a fare oggi con Ferruccio e Corrado, approfittando del fatto che i pendii appaiono ancora privi di neve...
Annotazioni
Si tratta di un itinerario lungo e faticoso ma privo di vere e proprie difficoltà. La parte fuori sentiero non presenta problemi di orientamento.
Il percorso è consigliato nel senso descritto: Colle di Onunchio in salita, Pian dei Morti in discesa.
Non consigliabile in estate per l'erba alta e delle felci lungo le due dorsali, in particolare sul Pian dei Morti.
Il percorso
Da Scareno, l'ultimo paese della Valle Intrasca, prendiamo la bella mulattiera per Piaggia e seguiamo il sentiero per Occhio e Onunchio, noto dalla visita ai Belmi dello scorso anno. Risaliamo quindi senza sentiero il Colle di Onunchio e, seguendone fedelmente il filo, con percorso sempre più più ripido ma mai difficile, raggiungiamo il frequentato percorso che dal Pian Cavallone porta alla Marona, tra la Scala Santa e il Passo del Diavolo. In breve raggiungiamo la cappella della Marona. Davanti a noi il paesaggio si dissolve nella foschia che oggi ha preso il posto del Lago Maggiore.
Riprendiamo il cammino diretti verso il Monte Zeda seguendo i segnavia ufficiali. Con cautela affrontiamo un tratto esposto attrezzato con catene, in parte nascoste sotto neve polverosa. Giunti al bivio con la mulattiera che taglia il versante, saliamo quindi in cima al Monte Zeda, chi seguendo il sentiero, chi lungo la facile dorsale.
Arriviamo in cima dopo 5:30 dalla partenza. Panorama superbo sulle valli circostanti, che in questa stagione spoglia si mostrano senza pudori, lasciando leggere infiniti dettagli, ricordi di escursioni passate, idee per giri futuri.
Scendiamo verso il Piè di Zeda e prendiamo la mulattiera che porta al bivacco del Pian Vadà. Qui lasciamo il percorso ufficiale e ci caliamo lungo la dorsale del Pian dei Morti, resa scivolosa dall'erba secca. Nel tratto più basso del Pian dei Morti, quello che sovrasta Piaggia, prevalgono invece le felci, fittissime ed enormi, al punto dal costituire un intralcio anche in questa stagione.
Giunti a Piaggia rientriamo a Scareno lungo il percorso dell'andata.
Tempi
Da Scareno al Pizzo Marona per il Colle di Onunchio: 4:10
Dal Pizzo Marona al Monte Zeda: 1:10
Dal Monte Zeda a Scareno per il Pian dei Morti: 2:50
Link alla relazione di Ferruccio:

Annotazioni
Si tratta di un itinerario lungo e faticoso ma privo di vere e proprie difficoltà. La parte fuori sentiero non presenta problemi di orientamento.
Il percorso è consigliato nel senso descritto: Colle di Onunchio in salita, Pian dei Morti in discesa.
Non consigliabile in estate per l'erba alta e delle felci lungo le due dorsali, in particolare sul Pian dei Morti.
Il percorso
Da Scareno, l'ultimo paese della Valle Intrasca, prendiamo la bella mulattiera per Piaggia e seguiamo il sentiero per Occhio e Onunchio, noto dalla visita ai Belmi dello scorso anno. Risaliamo quindi senza sentiero il Colle di Onunchio e, seguendone fedelmente il filo, con percorso sempre più più ripido ma mai difficile, raggiungiamo il frequentato percorso che dal Pian Cavallone porta alla Marona, tra la Scala Santa e il Passo del Diavolo. In breve raggiungiamo la cappella della Marona. Davanti a noi il paesaggio si dissolve nella foschia che oggi ha preso il posto del Lago Maggiore.
Riprendiamo il cammino diretti verso il Monte Zeda seguendo i segnavia ufficiali. Con cautela affrontiamo un tratto esposto attrezzato con catene, in parte nascoste sotto neve polverosa. Giunti al bivio con la mulattiera che taglia il versante, saliamo quindi in cima al Monte Zeda, chi seguendo il sentiero, chi lungo la facile dorsale.
Arriviamo in cima dopo 5:30 dalla partenza. Panorama superbo sulle valli circostanti, che in questa stagione spoglia si mostrano senza pudori, lasciando leggere infiniti dettagli, ricordi di escursioni passate, idee per giri futuri.
Scendiamo verso il Piè di Zeda e prendiamo la mulattiera che porta al bivacco del Pian Vadà. Qui lasciamo il percorso ufficiale e ci caliamo lungo la dorsale del Pian dei Morti, resa scivolosa dall'erba secca. Nel tratto più basso del Pian dei Morti, quello che sovrasta Piaggia, prevalgono invece le felci, fittissime ed enormi, al punto dal costituire un intralcio anche in questa stagione.
Giunti a Piaggia rientriamo a Scareno lungo il percorso dell'andata.
Tempi
Da Scareno al Pizzo Marona per il Colle di Onunchio: 4:10
Dal Pizzo Marona al Monte Zeda: 1:10
Dal Monte Zeda a Scareno per il Pian dei Morti: 2:50
Link alla relazione di Ferruccio:

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