Anello della Val Varrone
Le premesse dovevano essere di una bella giornata, invece il sole e il suo tepore soprattutto, si sono fatti desiderare, forse la prima giornata veramente fredda o forse l’ho sentita io in particolar modo.
Avevo appreso dell’esistenza di un meno conosciuto, di quello bergamasco, Pizzo Alben, Dalben o D’Alben ancora non ho capito, parecchi anni fa. Guardando la cartina però non avevo notato nessun anello o giro che potesse rendere più interessante l’escursione e il viaggio fino a Premana! Settimana scorsa però appare il report di ser59 e quindi oggi quale migliore occasione per ripeterla!
Si potrebbe stare ancora un poco più alti è vero ma il giro è lungo e settimana prossima ahimè ci toglieranno almeno un’ora di luce per cui…
Posteggiato nella zona industriale di Premana ci dirigiamo verso la Val Varrone deviando però subito a dx per il Pizzo Albenn (chiamiamolo così). Passiamo un primo alpeggio e tra chiacchiere e castagne invece di rimanere sul sentiero prendiamo la strada allungando un poco il giro. A un successivo alpeggio ritroviamo il sentiero che, passando prima nei pressi dell’Alpe Chiarino, prosegue fino in cima al Pizzo Alben. Negli ultimi metri prima della cima troviamo una brinata eccezionale, veramente è da parecchio che i prati hanno l’aspetto ammuffito ma gli ultimi metri sono spettacolari. Purtroppo stiamo godendoci gli ultimi minuti di sole perché appena ripartiamo, siamo avvolti dalle nebbie, abbiamo appena il tempo di dare uno sguardo alla cresta e poi più nulla. A prima vista sembra lunghissima invece i sali scendi saranno meno importanti di quanto sembrava. La traccia rimane quasi sempre sul filo di cresta. A differenza di ser59 io le mani le uso, più che altro per aggrapparmi a rododendri e ciuffi d’erba sia nelle ripide salite sia in una breve discesa su erba infida dovuta soprattutto alla brina. Comunque la cresta è semplice, qualche tratto sì esposto ma tutta camminabile, più che altro fare attenzione all’erba scivolosa.
Raggiunta la Cornagiera proseguiamo per raggiungere il sentiero proveniente dall’Alpe Paglio. Non ci accorgiamo, causa nebbia, che stiamo scendendo troppo, fortunatamente ricordiamo di aver visto la cappella dei Laghit sulla cresta, non vedendola ci rendiamo conto che stiamo sbagliando qualcosa. Torniamo sui nostri passi tagliando in diagonale e ritorniamo sulla cresta giusta. Cresta che seguiremo fedelmente fino al rifugio Santa Rita. Intanto invece del sole promesso scende qualche piccolo fiocco di neve!
Mentre meditiamo sullo scendere direttamente in Val Varrone, visto il freddo e la giornata che non pensavamo di trovare, una breve schiarita ci sprona invece a continuare. Proseguiamo quindi per la Bocchetta di Trona dove facciamo una brevissima sosta. La schiarita è già terminata da tempo…poi discesa al piccolo rifugio Varrone, grazie al cielo vuoto. Possiamo quindi fare una sosta al caldo per mangiare qualcosa.
Lasciato il rifugio scendiamo la lunghissima Val Varrone. C’eravamo stati secoli fa con la neve, ci era sembrata parecchio lunga, altrettanto lo è stato questa volta…interminabile!
Un bel giro in parte conosciuto. Anche oggi nebbia....e freddo!!!
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