Mont Avril 3347 m
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
I motivi per cui si sceglie di salire una montagna sono svariati. Uno dei tanti può essere il nome! Cosa che è stata per questa cima.
Lasciata l’auto a Glacier, prendiamo il sentiero per il bivacco Regondi che sale in un ripido bosco. Una breve deviazione porta a una cappelletta o oratorio costruito nella roccia.
Usciti dal bosco ci accoglie un bel panorama sul Mont Gelè. Sto per scattare una foto ma mi accorgo che insieme alla cima avrei un primo piano di una ruspa…niente foto!
Eh si! Purtroppo questa bella valle è rovinata da numerosissime strade. Oggi abbiamo anche la sfortuna che, essendoci una festa in qualche malga, la strada per l’Alpe Thules sia aperta al traffico, fortunatamente solo oggi!
La nostra traccia per l’Alpe Thules non è la migliore perché divaghiamo un po’ per i prati prima di trovare quella giusta. Forse la cosa migliore sarebbe stata seguire la strada verso sx appena usciti dal bosco.
Fortunatamente una traccia e poi sentiero bollato passa poco sotto la strada che cerchiamo di evitare finché possiamo.
Il traffico è parecchio, si spiega così la grande affluenza odierna a questa cima, cosa che non penso avvenga normalmente visto la lunghezza dell’escursione.
Dall’alpe Thules un bel sentiero raggiunge il Col Fenetre Durand, confine con la Svizzera. Qui facciamo conoscenza con una coppia di Novara, Monica e Ivano, con cui condivideremo il resto della giornata.
La salita alla cima non è di quelle che piacciono a noi, ripidissima, la cosa buona è che data la conformazione del terreno la discesa sarà velocissima. Monica è una saetta e la vediamo piccola piccola. Ogni volta che guardo in su, spero di vederla che si toglie lo zaino decretando la fine della salita!
In cima lo spettacolo è grandioso anche se un po’ offuscato da nebbie e nuvole, peccato! Fortunatamente di spazio ce n’è parecchio perché oggi la gente è tanta. Mentre scendiamo incroceremo anche due francesi con bici in spalla! Va beh!!!
Tornati all’alpe Thules proponiamo a Monica e Ivano di allungare il giro passando per il bivacco Regondi. Confabulano un poco e alla fine accettano la proposta. Attraversiamo alla belle e meglio il vallone, puntando alla traccia visibile sull’altro versante.
La sorpresa, una volta raggiunta la traccia sarà che il bivacco non è proprio vicino come sembrava ma ci separano un po’ di vallette da salire e scendere, che fare? Ormai siamo qui!
Giunti al bivacco ci fermiamo a mangiare qualcosa e quindi ritorno al posteggio.
La cima, a parte il panorama, un poco mi ha delusa, l’ambiente del bivacco è certamente migliore!
Comunque bella escursione, bella giornata e ottima compagnia!
Lasciata l’auto a Glacier, prendiamo il sentiero per il bivacco Regondi che sale in un ripido bosco. Una breve deviazione porta a una cappelletta o oratorio costruito nella roccia.
Usciti dal bosco ci accoglie un bel panorama sul Mont Gelè. Sto per scattare una foto ma mi accorgo che insieme alla cima avrei un primo piano di una ruspa…niente foto!
Eh si! Purtroppo questa bella valle è rovinata da numerosissime strade. Oggi abbiamo anche la sfortuna che, essendoci una festa in qualche malga, la strada per l’Alpe Thules sia aperta al traffico, fortunatamente solo oggi!
La nostra traccia per l’Alpe Thules non è la migliore perché divaghiamo un po’ per i prati prima di trovare quella giusta. Forse la cosa migliore sarebbe stata seguire la strada verso sx appena usciti dal bosco.
Fortunatamente una traccia e poi sentiero bollato passa poco sotto la strada che cerchiamo di evitare finché possiamo.
Il traffico è parecchio, si spiega così la grande affluenza odierna a questa cima, cosa che non penso avvenga normalmente visto la lunghezza dell’escursione.
Dall’alpe Thules un bel sentiero raggiunge il Col Fenetre Durand, confine con la Svizzera. Qui facciamo conoscenza con una coppia di Novara, Monica e Ivano, con cui condivideremo il resto della giornata.
La salita alla cima non è di quelle che piacciono a noi, ripidissima, la cosa buona è che data la conformazione del terreno la discesa sarà velocissima. Monica è una saetta e la vediamo piccola piccola. Ogni volta che guardo in su, spero di vederla che si toglie lo zaino decretando la fine della salita!
In cima lo spettacolo è grandioso anche se un po’ offuscato da nebbie e nuvole, peccato! Fortunatamente di spazio ce n’è parecchio perché oggi la gente è tanta. Mentre scendiamo incroceremo anche due francesi con bici in spalla! Va beh!!!
Tornati all’alpe Thules proponiamo a Monica e Ivano di allungare il giro passando per il bivacco Regondi. Confabulano un poco e alla fine accettano la proposta. Attraversiamo alla belle e meglio il vallone, puntando alla traccia visibile sull’altro versante.
La sorpresa, una volta raggiunta la traccia sarà che il bivacco non è proprio vicino come sembrava ma ci separano un po’ di vallette da salire e scendere, che fare? Ormai siamo qui!
Giunti al bivacco ci fermiamo a mangiare qualcosa e quindi ritorno al posteggio.
La cima, a parte il panorama, un poco mi ha delusa, l’ambiente del bivacco è certamente migliore!
Comunque bella escursione, bella giornata e ottima compagnia!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare