Sulzkogel (3016 m) - Skitour


Publiziert von siso , 8. April 2016 um 21:55.

Region: Welt » Österreich » Zentrale Ostalpen » Stubaier Alpen
Tour Datum:30 März 2016
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1062 m
Strecke:Kühtai (2017 m) – Talstation Alpenrosenlift (1960 m) – Bergstation Alpenrosenlift (2185 m) – Graf Ferdinand Haus (2150 m) – Sperrenhaus Finstertal (2345 m) – Gamez-kogelferner – Sulzkogel (3016 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Feldkirch – Tunnel dell’Arlberg – Autostrada A12 – Imst – Oetz – Kühtai.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi di Kühtai.
Kartennummer:Alpenvereinskarte 31/2 – Stubaier Alpen, Sellrain – 1:25000.

Escursione scialpinistica alla cima più ambita della Finstertal. Il Sulzkogel costituisce una meta classica dello scialpinismo in Tirolo: supera la soglia dei tremila ed offre un percorso molto variato: dopo la noiosa tratta lungo il fianco orientale del lago artificiale Speicher Finstertal, si passa alla leggera salita dello Schafleger, quindi al suggestivo Gamezkogelferner, fino ad affrontare la ripida salita che precede la cresta finale da percorrere a piedi.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:40 da Kühtai, ore 9:07 dalla Graf Ferdinand Haus.

Fine dell’escursione: ore 14:55

Temperatura alla partenza: 2°C

Temperatura all’arrivo: 6°C

 

La giornata è tipicamente primaverile: sole e nuvole si alternano molto rapidamente, inoltre sulla cresta finale dovrò prestare molta attenzione alle violente raffiche di favonio.

Oggi mi avvalgo della sciovia Alpenrosenlift, che mi permette di risparmiare circa 200 m di dislivello, vale a dire mezz’ora di cammino. Dopo una breve discesa fino alla Graf Ferdinand Haus (2150 m), posso montare le pelli e avviarmi ai bordi della strada di servizio che conduce alla diga. In circa 30 minuti raggiungo la corona, in prossimità dei segnavia. Dalla Finstertal-Staudamm affronto la parte più noiosa dell’escursione: il versante orientale del lago mi obbliga ad un faticoso saliscendi, che mi sollecita parecchio il quadricipite sinistro. Alle 10:20, dopo poco più di un’ora complessiva di cammino mi trovo ad un bivio: a sinistra si sale verso la Finstertaler Scharte (2719 m), raggiunta l’anno scorso, a destra verso il Sulzkogl.

Svolto ovviamente a destra; per la prima volta affronto un versante che solo l’anno scorso mi avrebbe scoraggiato in partenza. Mi precede di alcune decine di metri un altro scialpinista, inoltre, là in alto scorgo un folto gruppo in fila indiana.

Qui non si scherza: la pendenza è importante; il paesaggio diventa comunque sempre più avvincente. Dopo questo ulteriore gradino arrivo sull’inerme Gamezkogelferner, in una stretta valle ad U, quasi pianeggiante, dove posso rilassare i muscoli fino alla base del muro finale alla testata della valle. Spesso ho usato il termine di muro; in questo caso è più che appropriato.

Con una dozzina di inversioni raggiungo lo skidepot di un gruppo di una ventina di giovani militi, tutti muniti di sci bianchi e di uno zaino verde oliva. Involontariamente fanno cadere dei blocchi di neve gelata, che prendendo velocità non sono proprio inoffensivi. Mi metto il casco e con molta attenzione decido di conficcare gli sci nella neve accanto a quelli dei soldati. Continuo la salita con un solo bastoncino e una piccozza, fino alla sella che dista circa 30 m. Da qui via seguo i bollini rossi disegnati sugli affioramenti rocciosi della cresta SE del Sulzkogel. Non mi si presentano dei problemi tecnici, tuttavia, le forti folate di vento mi fanno letteralmente barcollare. Prudentemente mi muovo a qualche metro a sinistra del crinale innevato, coperto in parte da cornici instabili.
 


                                                    Sulzkogel (3016 m)

Dopo 3 h e 30 min di salita posso affermare Sulzkogel (3016 m) geschafft!

È il mio primo tremila del 2016. Gli scrittori di montagna descrivono questa gita come “Eine äußerst abwechslungsreiche Tour für versierten Skibergsteiger”. Altri sostengono che questa cima sia “häufig unterschätzt”, spesso sottovalutata.

 

Le condizioni meteorologiche in vetta non mi invitano a soffermarmi per più di qualche decina di secondi e visto che non sottovaluto i pericoli rinuncio ai saluti sul libro e mi affretto a ritornare sui miei passi verso zone più tranquille…

Al deposito sci mi creo un gradino sufficientemente ampio per poter calzare gli sci senza rischiare di perderli, quindi mi avvio sul forte pendio con molta prudenza. Al di sotto dei 2800 m la qualità della neve migliora così che le curve mi riescono più facilmente.

Il ritorno sul fianco del lago artificiale risulta più facile dell’andata, grazie alla neve diventata più molle.

Alla stazione a valle dell’Alpenrosenlift (1960 m), rimonto le pelli per la terza volta e mi sciroppo gli ultimi 700 m in salita fino al centro di Kühtai.

 

Escursione con le pelli di foca su una delle cime più elevate del comprensorio di Kühtai. Il Sulzkogel è sicuramente una cima prestigiosa, da affrontare tuttavia solo con neve assestata.

 

Tempo di salita: 3 h 55 min da Kühtai, 3 h 30 min dalla Graf Ferdinand Haus

Tempo totale: 6 h 15 min

Dislivello in salita: 1062 m + 57 m per ritornare a Kühtai = 1119 m

Sviluppo complessivo: 14,5 km

Difficoltà: PD+

Coordinate Sulzkogel: 47° 10′ 55″ N, 11° 0′ 41″ O

LWD (Lawinenwarndienst Tirol): 2 (moderato)

Copertura della rete cellulare: zone d’ombra sul Gamezkogelferner.

Libro di vetta: sì.


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 9. April 2016 um 16:01
Sempre molto precise le Tue relazioni, è come se ci fossi stato. Complimenti, ciao.
roby

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. April 2016 um 17:23
Grazie Roby,
sei un vero intenditore :-)!
Ciao,
siso


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