Poncione di Breno -1654 mt- (da Curiglia).
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Selvaggio e solitario lunedi mattina trascorso tra le "montagne di casa": Poncione di Breno da Curiglia.
Giunto in auto a Curiglia 670 mt, buona possibilità di spazio per veicoli auto nel parcheggio adiacente al municipio del paese, individuo facilmente la segnaletica ufficiale e seguo il segnavia per Madonna della Guardia. L'itinerario si sviluppa risalendo l'ampia e ardita strada asfaltata, le pendenze risulteranno essere veramente impegnative, senza tregua eccomi all'incantevole e silenziosa Sarona 944 mt: agglomerato di case e baite. Proseguo mantenendo una marcia faticosa essendo ancora molto ripido il tratto di collegamento: Sarona - Alpone; qui ad Alpone, si trova un rifugio (chiuso oggi) adagiato in una prateria che offre parecchi e stupendi scorci panoramici. Seguendo sempre i segnavia eccomi anche alla chiesetta Madonna della Guardia 1230 mt: bellissima e suggestiva!
Dalla chiesetta Madonna della Guardia 1230 mt, proseguo risalendo una faggetta giungendo ad un bivio: Poncione di Breno via Fontana dei Tamarindi a sinistra; Monte Lema via Forcella di Arasio a destra. Svolto a sinistra.
A questo punto supererò gli ultimi 150 mt di dislivello, aggirando l'ombrosa base Nord-Ovest del Poncione di Breno, pestando ghiaccio e residuo nevoso duro insidioso, soprattutto nei punti in cui il sentiero a mezzacosta, si espone, restringendosi, necessita molta più attenzione. Decido di calzare i ramponcini che mi aiuteranno molto nella progressione finale, uscendo indenne dal valloncello, proprio sul tratto in cresta "Lema-Tamaro". Ora il sentiero migliora la sua percorribilità e, virando a sinistra, affacciandosi con lo sguardo a Malcantone e Val Ceresio, in breve tempo, raggiungo finalmente il grande ometto in sassi che rappresenta: il Poncione di Breno 1654 mt. La fatica verrà ripagata con un panorama incredibile!
Per la discesa utilizzerò lo stesso itinerario fino ad Alpone / Madonna della Guardia, dopodiché intercetterò il sentiero per Cà del Sasso 990 mt che raggiungerò passando per i ruderi dell'alpeggio e le poche baite in buono stato, racchiuse e circondate da fantastici boschi di castagni, faggi e betulle. Infine scendendo un ripido tratto boscoso, eccomi sulla mulattiera per Curiglia che mi permetterà di chiudere e concludere questo bellissimo itinerario ad anello della Val Veddasca.
NOTE: Sentieri ottimamenti segnalati e classificabili T2. Ho classificato la gita con un T3 sovrastimando in via eccezzionale i tratti ghiacciati e insidiosi nel versante Nord poco sotto il Poncione di Breno. Con i ramponcini la progressione è avvenuta comunque, con le dovute attenzioni, in totale sicurezza.
Giunto in auto a Curiglia 670 mt, buona possibilità di spazio per veicoli auto nel parcheggio adiacente al municipio del paese, individuo facilmente la segnaletica ufficiale e seguo il segnavia per Madonna della Guardia. L'itinerario si sviluppa risalendo l'ampia e ardita strada asfaltata, le pendenze risulteranno essere veramente impegnative, senza tregua eccomi all'incantevole e silenziosa Sarona 944 mt: agglomerato di case e baite. Proseguo mantenendo una marcia faticosa essendo ancora molto ripido il tratto di collegamento: Sarona - Alpone; qui ad Alpone, si trova un rifugio (chiuso oggi) adagiato in una prateria che offre parecchi e stupendi scorci panoramici. Seguendo sempre i segnavia eccomi anche alla chiesetta Madonna della Guardia 1230 mt: bellissima e suggestiva!
Dalla chiesetta Madonna della Guardia 1230 mt, proseguo risalendo una faggetta giungendo ad un bivio: Poncione di Breno via Fontana dei Tamarindi a sinistra; Monte Lema via Forcella di Arasio a destra. Svolto a sinistra.
A questo punto supererò gli ultimi 150 mt di dislivello, aggirando l'ombrosa base Nord-Ovest del Poncione di Breno, pestando ghiaccio e residuo nevoso duro insidioso, soprattutto nei punti in cui il sentiero a mezzacosta, si espone, restringendosi, necessita molta più attenzione. Decido di calzare i ramponcini che mi aiuteranno molto nella progressione finale, uscendo indenne dal valloncello, proprio sul tratto in cresta "Lema-Tamaro". Ora il sentiero migliora la sua percorribilità e, virando a sinistra, affacciandosi con lo sguardo a Malcantone e Val Ceresio, in breve tempo, raggiungo finalmente il grande ometto in sassi che rappresenta: il Poncione di Breno 1654 mt. La fatica verrà ripagata con un panorama incredibile!
Per la discesa utilizzerò lo stesso itinerario fino ad Alpone / Madonna della Guardia, dopodiché intercetterò il sentiero per Cà del Sasso 990 mt che raggiungerò passando per i ruderi dell'alpeggio e le poche baite in buono stato, racchiuse e circondate da fantastici boschi di castagni, faggi e betulle. Infine scendendo un ripido tratto boscoso, eccomi sulla mulattiera per Curiglia che mi permetterà di chiudere e concludere questo bellissimo itinerario ad anello della Val Veddasca.
NOTE: Sentieri ottimamenti segnalati e classificabili T2. Ho classificato la gita con un T3 sovrastimando in via eccezzionale i tratti ghiacciati e insidiosi nel versante Nord poco sotto il Poncione di Breno. Con i ramponcini la progressione è avvenuta comunque, con le dovute attenzioni, in totale sicurezza.
Tourengänger:
GAQA
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