Motto della Tappa, Cima Pomodoro, Monte Albano, Cima di Cugn, Marmontana
C'è appena un po' di luce quando inizio a camminare lungo la strada per l'Alpe di Giumello ma ben presto il cielo si illumina di un azzurro intenso.
Raggiungo l'Alpe, immersa in un maestoso silenzio, in questa zona sembra non muoversi nulla, tutto tace e anche io provo a respirare in silenzio per non turbare questa immobilità.
Anche oggi la giornata è stupenda e non posso non pensare a quanto sia privilegiato a poter godermi tutto ciò, a quanta libertà percepisco nel poter camminare silenzioso e veloce lungo il percorso.
Superata l'Alpe Giumello si continua sulla "Via del Ferro" con dolci pendenze fino alla Bocchetta di Sommafiume dove salgo sul Motto della Tappa. Un cartello indica il Pizzo Gino ad un'ora e già mentalmente programma un giro per una prossima occasione ... siamo proprio malati ...
Per tornare alla Bocchetta seguo la docile dorsale con qualche breve ravanata in mezzo ai rododendri.
Inizio a seguire la cresta per la Cima Pomodoro che si raggiunge superando un paio di punti in cui è necessario utilizzare le mani. Senza volerlo non passo dove c'è il cavo metallico ma lo aggiro a sinistra, ritrovandomi sopra di esso. Transito sulla cima e scendo su prati per poi risalire a Cima Castello, scendere alla Bocchetta di Albano e affrontare la salita per il Monte Albano (o Mottone di Giumello), posto a circa metà della cresta.
Dal Monte Albano si scende ancora e poi la cresta prosegue con vari sali-scendi, non difficili (a parte una breve tratto di arrampicata dove è presente un altro cavo metallico) ma il continuo su e giù mette a dura prova il fiato. Comunque finalmente giungo alla chiesetta di San Jorio e al riparo del venticello, mi siedo per una bella pausa rigeneratrice e per discutere con "la mia scimmia" il da farsi.
Visto che è ancora presto, decido di proseguire per la Cima di Cugn e il Marmontana, come avevo programmato di fare, tra l'altro al Passo San Jorio, il cartello indica Monti di Ruscada ad un'ora e cinquanta, quindi una volta tornato qui non mancherà tanto alla macchina.
Dal Passo proseguo su una traccia, seguendo la dorsale che dovrebbe portarmi al Rifugio Cai Cermenate senza lunghi giri. Il sentiero non è segnato ma la traccia è molto evidente. Dal Rifugio proseguo su Cima di Cugn e poi inizio la bella traversata verso il Marmontana. Qui si potrebbe seguire la cresta o sfruttare il sentiero che taglia a mezza costa, io ho fatto un mix tra i due arrivando in cima senza particolari difficoltà.
Dalla vetta il panorama è superlativo, con un bel colpo d'occhio al Cardinello, i Muncech e il vicino Toresella, interessante meta per un futuro giro. Fa abbastanza caldo da riuscire a stare in vetta senza problemi, non c'è neanche il vento che oggi a tratti spirava sulle creste.
Dal Marmontana, sempre seguendo la cresta scendo alla Bocchetta del Lago (Bocchetta di Stazzona) su terreno a tratti ripido e rientro al Passo San Jorio lungo il sentiero dell'Alta Via del Lario.
Ritornato al passo non mi resta che la bella discesa fino ai Monti di Ruscada, passando per Giggio che continuo a ripetermi in testa (Giggio Giggio Giggio) quasi fino alla macchina che raggiungo ben prima degli orari indicati.
Raggiungo l'Alpe, immersa in un maestoso silenzio, in questa zona sembra non muoversi nulla, tutto tace e anche io provo a respirare in silenzio per non turbare questa immobilità.
Anche oggi la giornata è stupenda e non posso non pensare a quanto sia privilegiato a poter godermi tutto ciò, a quanta libertà percepisco nel poter camminare silenzioso e veloce lungo il percorso.
Superata l'Alpe Giumello si continua sulla "Via del Ferro" con dolci pendenze fino alla Bocchetta di Sommafiume dove salgo sul Motto della Tappa. Un cartello indica il Pizzo Gino ad un'ora e già mentalmente programma un giro per una prossima occasione ... siamo proprio malati ...
Per tornare alla Bocchetta seguo la docile dorsale con qualche breve ravanata in mezzo ai rododendri.
Inizio a seguire la cresta per la Cima Pomodoro che si raggiunge superando un paio di punti in cui è necessario utilizzare le mani. Senza volerlo non passo dove c'è il cavo metallico ma lo aggiro a sinistra, ritrovandomi sopra di esso. Transito sulla cima e scendo su prati per poi risalire a Cima Castello, scendere alla Bocchetta di Albano e affrontare la salita per il Monte Albano (o Mottone di Giumello), posto a circa metà della cresta.
Dal Monte Albano si scende ancora e poi la cresta prosegue con vari sali-scendi, non difficili (a parte una breve tratto di arrampicata dove è presente un altro cavo metallico) ma il continuo su e giù mette a dura prova il fiato. Comunque finalmente giungo alla chiesetta di San Jorio e al riparo del venticello, mi siedo per una bella pausa rigeneratrice e per discutere con "la mia scimmia" il da farsi.
Visto che è ancora presto, decido di proseguire per la Cima di Cugn e il Marmontana, come avevo programmato di fare, tra l'altro al Passo San Jorio, il cartello indica Monti di Ruscada ad un'ora e cinquanta, quindi una volta tornato qui non mancherà tanto alla macchina.
Dal Passo proseguo su una traccia, seguendo la dorsale che dovrebbe portarmi al Rifugio Cai Cermenate senza lunghi giri. Il sentiero non è segnato ma la traccia è molto evidente. Dal Rifugio proseguo su Cima di Cugn e poi inizio la bella traversata verso il Marmontana. Qui si potrebbe seguire la cresta o sfruttare il sentiero che taglia a mezza costa, io ho fatto un mix tra i due arrivando in cima senza particolari difficoltà.
Dalla vetta il panorama è superlativo, con un bel colpo d'occhio al Cardinello, i Muncech e il vicino Toresella, interessante meta per un futuro giro. Fa abbastanza caldo da riuscire a stare in vetta senza problemi, non c'è neanche il vento che oggi a tratti spirava sulle creste.
Dal Marmontana, sempre seguendo la cresta scendo alla Bocchetta del Lago (Bocchetta di Stazzona) su terreno a tratti ripido e rientro al Passo San Jorio lungo il sentiero dell'Alta Via del Lario.
Ritornato al passo non mi resta che la bella discesa fino ai Monti di Ruscada, passando per Giggio che continuo a ripetermi in testa (Giggio Giggio Giggio) quasi fino alla macchina che raggiungo ben prima degli orari indicati.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (14)