Pizzo Forno via Pizzo dei Merli


Publiziert von blepori , 15. November 2015 um 18:26.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:15 November 2015
Wandern Schwierigkeit: T6- - schwieriges Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Campo Tencia   Gruppo Madöm Gross   Gruppo Pizzo Barone 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 2000 m
Abstieg: 2000 m
Strecke:Chironico (Valle) - Cala - Doro - Alpe Albei - Pizzo dei Merli - Pizzo Forno - Capanna Alpe Sponda - Cala - Chironico
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2 fino a Faido-Chiggiogna, Lavorgo, Chironico, poi strada fino a Valle
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Alpe Sponda
Kartennummer: CNS 1272 (Campo Tencia)

L'avevamo guardata da lontano la settimana scorsa e ci era sembrato fattibile nonostante la stagione inoltrata; parliamo del Pizzo Forno dalla Cresta Sud-Est, un percorso panoramico ma alquanto impegnativo, di cui si trovano su Internet solo un paio di relazioni in tedesco.

Così per colmare la lacuna prima delle sette siamo già in Val di Chironico, mentre albeggia saliamo rapidamente verso Cala dalla bella mulattiera. Lasciamo a sinistra il sentiero della Capanna Sponda (da cui torneremo) e continuiamo verso Doro. Nella luce dell'alba ci godiamo i grandi pascoli e le dolci apertura di questi altri terrazzi della Val Chironico. A Doro restiamo alti sopra il paese e raggiungiamo la costa successiva, dove passa il sentiero dell'Alpe Albei (ancora ben marcato sulla CNS). Il percorso è piacevolissimo, tutto immerso nel bosco; è una grande sorpresa trovare in alto questo bel sentiero lastricato, che aggira un motto e ci conduce rapidamente alla conca dell'Alpe (di cui non resta più nulla).

Sopra di noi incombe la cresta del Pizzo dei Merli, dall'aspetto arcigno. Per arrivarci seguiamo i sentierini fra i rododendri che portano rapidamente ai piedi del pendio erboso, poi salliamo ripidamente proprio a destra della prima grande torre; il percorso è faticoso, ma non difficile. Una facile rampa erbosa porta in cresta proprio all'inizio della cresta rocciosa. Il posto è spettacoloso e offre una vista picco sulla bassa leventina e sul selvaggio vallone di Gribbio proprio ai nostri piedi.

La cresta che porta al pizzo dei Merli è molto bella, formata da rocce solidissime e ben gradinate; i passaggi su roccia non superano mai il II+, ma sono spesso esposti e quindi serve un po' di sicurezza. Nel complesso è però meno difficile di quanto sembra a vederla dall'inizio.La giornata non è purtroppo bellissima, tira un vento fastidioso, nel complesso però non ci si può lamentare per essere a novembre!

In un'oretta siamo sulla cima erbosa del Pizzo dei Merli, da cui si vede tutta la continuazione della cresta fino alla sella che precede il risalto sommitale. Tutto questo tratto è facilmente evitabile a destra: purtroppo una ventina di cm di neve coprono i sassi e presto ci troviamo ad annaspare in equilibrio precario. Dopo una mezz'ora di questo faticoso esercizio ne abbiamo abbastanza e torniamo in cresta, che è bella asciutta; a sinistra prati sterminati al cui fondo vediamo la Capanna Sponda, a destra il piano delle pecore coperto da un lenzuolo bianco.

Seguiamo la cresta, poi decidiamo di aggirare alcune gobbe a sinistra sul versante della Val Chironico (questo tratto della cresta è comunque un po' meno difficile) e raggiungiamo rapidamente la sella che precede il salto che conduce in vetta (qui si arriva facilmente dall'Alpe Sponda). Il salto si arrampica proprio sul filo per una ventina di metri, passaggio verticale ma ben gradinato (II+), poi si obliqua a sinistra su di un prato con saltini di roccia che conduce abbastanza semplicemente all'anticima. Finalmente appare la cima principale, separata da un ripido canale, quasi ci siamo! Scendiamo facilmente alla sella; il risalto si arrampica prima sul filo, poi un caminetto leggermente sulla sinistra porta sul prato sovrastante (II) da cui si raggiunge la cima.

Il panorama è incomparabile, in particolare sul Campo Tencia e i suoi satelliti coperti di neve; proprio in faccia a noi il lago di Morghirolo e, sull'altro lato in basso, il lago di Piatto. E' fantastico essere qui a novembre circonadi dalla solitudine dell'inverno.

La discesa ha poca storia: ci mettiamo in modalità "rotolare a valle" e corriamo a perdifiato verso il fondovalle, non senza suscitare un certo stupore nelle persone che incontriamo. Alle 15 siamo di ritorno all'auto, un po' stanchi ma felici.

Questo percorso è in effetti stupendo. I panorami sono amplissimi, si viaggia immersi in una grande solitudine su creste ardite a cavallo di grandi valli; la cresta è anche particolarmente bella. Richiede grande resistenza e un po' di esperienza alpina; i passaggi su roccia non superano mai il II+, ma la cresta è abbastanza lunga e spesso esposta.

Tourengänger: blepori
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 15. November 2015 um 19:09
Bravissimi, molto bella.....
Daniele

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 17. November 2015 um 22:25
Bello 'sto Forno preso "dalla parte opposta."
Complimenti davvero.

Ciao

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. November 2015 um 16:40
Allora lo chiameremo "Il lato B del Pizzo Forno".

Laura. hat gesagt:
Gesendet am 6. Februar 2018 um 08:11
Bravissimi!!!
E grazie per la dettagliata relazione.
Laura


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