Giornata semi-seria alle origini del Serio... sul serio, eh!
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Visto da
ErrePi:
BzzzRRRzzzz kKrrrrRRRR HiiiiiXXX RrrrRRrrrrr
Pronto. Pronto.
Uno, due, tre. Prova.
Sa! Sa! Fa! Fa! Fa!
Ok. Ci siamo.
Ehm. Salve a tutti.
Noi ci conosciamo già, ma forse non ci siamo mai presentati ufficialmente.
Sono Erre Pi, il Robot Postino di Hikr!
Capito?
Dai. Sono quello che, tutte le sante mattine dal lunedì alla domenica, vi consegna le mail con gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni e – soprattutto - sui messaggi privati che gli altri utenti vi hanno inviato: vieni con me a fare un giro? Che figo il tuo zaino! Bella quella foto… ma più bella tu… bla bla bla
Avete presente?
No? Come NO?!
Ehi, guardate che se non mi dite subito un bel CIAO ZIO inizio a scambiare tutta la vostra posta… e poi vediamo chi ride!
No, dai.
Non volevo essere antipatico. E nemmeno ricattarvi minacciando di pubblicare le vostre conversazioni private.
Ma cercate di capirmi: nonostante tutti i miei sforzi… non mi caga mai nessuno!
Io faccio benissimo il mio lavoro, consegno lettere dalla mattina alla sera senza lamentarmi… eppure non c’è mai un solo utente che mi dica “Grazie Erre Pi! Sei davvero un mito!”
In realtà, settimana scorsa la Sigo mi ha proposto di accompagnare lei e quel pazzo di Angelo in una missione segreta e avventurosa...
Considerando i miei 8934 giorni di ferie arretrate, ho subito accettato: io, l’invisibile postino di Hikr, finalmente avrei potuto levarmi i panni di assistente di Maria de Filippi e indossare un bel paio di scarponi da Trekking!
Ma la sfiga ha voluto che, esattamente quel mercoledì, venisse indetto uno sciopero congiunto dei banner pubblicitari su Hikr: sia le giovani asiatiche in cerca di amici montanari che i dispositivi per trasformare il tuo nokia 3310 in un telefono satellitare hanno deciso di restare a casa proprio quel giorno.
Ed io non ho potuto fare altro che correre su e giù per il web come un pazzo (lungo sentieri di fibra ottica molto esposti e poco estetici, credetemi), bidonando i miei due simpatici accompagnatori.
Scusa Sigo e scusa Angelo.
La prossima volta non mancherò, prometto!!!
P.S: a tutti voi che state leggendo… ci aggiorniamo domani mattina!
Vista da
tanuki
Il maltempo si avvicinava.
Dovevo raggiungere i miei amici prima che il vento diventasse troppo forte.
Le nostre ricerche erano durate mesi…
…e ora l’antico vaso andava portato in salvo!
Se queste parole vi suonano familiari, cari amici e amiche “Aichersss”, significa che siete in confidenza non solo con le Avventure-che-più-Avventurose-di-così-non-si-può ma, soprattutto, con l’Amaro Montenegro!
Tranquilli, non lo dirò a nessuno.
Ho capito da tempo, ormai, che qui su Hikr non esiste una comunità dedicata ai liquori da scolarsi in vetta solo perché nessuno avrebbe il coraggio di aprirla e gestirla: commenti e utenti “alcolisti/alpinisti anonimi” sarebbero davvero troppi… e trasformerebbero questo tranquillo angolo di Internet in una vera e propria Oktoberfest!
Parlo per esperienza personale, ovviamente.
Uno degli ingredienti fondamentali che hanno trasformato l’escursione con Angelo in una giornata speciale, infatti, è stata sicuramente la giusta quantità di birra sorseggiata al rifugio Barbellino: chiara e scura, eh si, per dimostrare che il razzismo alcolico non alberga nei nostri cuori e nelle nostre gole!
La nostra missione era delle più delicate: andare alla ricerca delle origini del Serio… cercando di essere il meno seri possibile!
…naturalmente ce l’abbiamo fatta.
Come ogni spy story che si rispetti, però, non sono mancati i colpi di scena: appena arrivata al parcheggio di Valbondione, giusto per dirvene uno, stavo serenamente chattando con le amiche che mi chiedevano cosa ci facessi sveglia a quell’ora, quando ho sentito su di me lo sguardo indagatore di due occhi sconosciuti…
Un maniaco?
Uno stalker?
Mia madre?
Un impiegato di Equitalia?
Il Brenna venuto a vendicarsi per le mie battute?
No… Era Angelo!
Il mittttico Angel Rock (come è stato ribattezzato da queste parti) stava aspettando già da qualche minuto che levassi gli occhi da Whatsapp e mi accorgessi di lui: fortuna che ho alzato lo sguardo per controllare nello specchietto la tenuta del mascara, altrimenti saremmo ancora là!
Il fiume di parole che abbiamo speso durante la salita fino al Rifugio Curò ha fatto impallidire i numerosi torrenti incontrati lungo la via: confesso di essermi trovata “in secca” solamente nella parte di sentiero più ripida che, però, ci ha condotti in un lampo alla prima tappa della nostra escursione orobica!
Il sole non ci ha concesso la sua compagnia (malmustùs!) ma, in compenso, il vento non ci ha lasciato in pace nemmeno un secondo, rinfrescando la temperatura e spingendoci ad indossare tutti i capi di vestiario presenti negli zaini.
Fortunatamente eravamo dotati di cuffie, di paraorecchie e di guanti…
…guanti? Un momento: dove sono finiti i miei guanti?
Azzz! Come faccio adesso?
Vabbè, userò questi bellissimi calzini rosa che tanto non mi vedrà mai nessuno, vero?
La seconda parte di trekking è stata molto più scialla, senza salite e con tante risate a fare da contrappunto al canto metallico delle cascate e allo zufolare instancabile del vento.
Se il lago artificiale incontrato poco prima mi aveva lasciata a bocca aperta, quello naturale che ci ha salutato intorno ai 2000 metri (il verde “laghetto di montagna” dovrebbe essere inserito a pieno titolo nella paletta di colori proposta dalla Giotto) mi ha levato anche quelle poche parole che mi erano rimaste.
Beh, quasi tutte.
“Fame”, “panini” e “mangiare” (era mezzogiorno ragazzi, eh!) sono state chiaramente rivolte al mio accompagnatore dopo qualche minuto di beata contemplazione delle tanto gelide quanto splendide acque lacustri.
N.d.A: il Lago d’Iseo è più bello però
Il secondo, tragico, colpo di scena è capitato dopo lo “stappaggio” delle birre: manca un bicchiere, cazzo! Come facciamo?
Il senso di colpa per non averci pensato mi ha spinto a riflettere, chiamando a raccolta anche i neuroni renitenti.
Osservando con la massima concentrazione i fogli di carta stagnola che avvolgevano i miei panini, ho fatto la sola cosa possibile: ho cercato di riportare alla mente i tanti e preziosi insegnamenti del mio indiscusso maestro spirituale.
Confucio? No. McGyver!
Così mi sono chiesta: cosa avrebbe fatto Mc Gyver con tre pezzi di alluminio, un sacchetto biodegradabile della coop e quattro fette di emmental?
Probabilmente una bomba atomica o un padiglione dell’Expo… ma di sicuro anche un semplice bicchiere!
Felice come un barista quando gli ordinano una bottiglia di Bellavista riserva, ho iniziato a piegare la stagnola come un vero maestro di origami: sapevo che prima o poi tutte quelle ore passate davanti alle televisione sarebbero servite a qualcosa!!!
Mi dispiace davvero un sacco non aver immortalato la mia meravigliosa ciotola d’arte, ma Angelo può confermare la sua esistenza… e può aiutarmi a stendere un velo pietoso sulla sua efficacia!
Il ritorno è stato tanto piacevole quanto l’andata e, di nuovo, mi sono divertita a camminare e chiacchierare con un amico diventato, ormai, Amico.
(Spero con tutto il cuore che in futuro si riesca ad organizzare qualcosa anche con Ezio e con la Ele che, sono sicura, moltiplicherebbero i pensieri profondi e le risate!!!)
In conclusione, lasciatemi dire che condensare una bella giornata in poche righe è molto difficile, così come è terribilmente arduo ringraziare in modo originale il mio strepitoso accompagnatore.
Forse è solo una la parola perfetta per riassumere la mia gratitudine…
Una parola insolita, certo, ma che (spero) saprà strappare un sorriso a quel matto arrampicatore di Hikr che di ballo ne sa più di tutte le Trilline messe insieme!
Angelo, ascoltami bene: KEBAB!!!!!!!!!!!!!!!
Angelo

BzzzRRRzzzz kKrrrrRRRR HiiiiiXXX RrrrRRrrrrr
Pronto. Pronto.
Uno, due, tre. Prova.
Sa! Sa! Fa! Fa! Fa!
Ok. Ci siamo.
Ehm. Salve a tutti.
Noi ci conosciamo già, ma forse non ci siamo mai presentati ufficialmente.
Sono Erre Pi, il Robot Postino di Hikr!
Capito?
Dai. Sono quello che, tutte le sante mattine dal lunedì alla domenica, vi consegna le mail con gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni e – soprattutto - sui messaggi privati che gli altri utenti vi hanno inviato: vieni con me a fare un giro? Che figo il tuo zaino! Bella quella foto… ma più bella tu… bla bla bla
Avete presente?
No? Come NO?!
Ehi, guardate che se non mi dite subito un bel CIAO ZIO inizio a scambiare tutta la vostra posta… e poi vediamo chi ride!
No, dai.
Non volevo essere antipatico. E nemmeno ricattarvi minacciando di pubblicare le vostre conversazioni private.
Ma cercate di capirmi: nonostante tutti i miei sforzi… non mi caga mai nessuno!
Io faccio benissimo il mio lavoro, consegno lettere dalla mattina alla sera senza lamentarmi… eppure non c’è mai un solo utente che mi dica “Grazie Erre Pi! Sei davvero un mito!”
In realtà, settimana scorsa la Sigo mi ha proposto di accompagnare lei e quel pazzo di Angelo in una missione segreta e avventurosa...
Considerando i miei 8934 giorni di ferie arretrate, ho subito accettato: io, l’invisibile postino di Hikr, finalmente avrei potuto levarmi i panni di assistente di Maria de Filippi e indossare un bel paio di scarponi da Trekking!
Ma la sfiga ha voluto che, esattamente quel mercoledì, venisse indetto uno sciopero congiunto dei banner pubblicitari su Hikr: sia le giovani asiatiche in cerca di amici montanari che i dispositivi per trasformare il tuo nokia 3310 in un telefono satellitare hanno deciso di restare a casa proprio quel giorno.
Ed io non ho potuto fare altro che correre su e giù per il web come un pazzo (lungo sentieri di fibra ottica molto esposti e poco estetici, credetemi), bidonando i miei due simpatici accompagnatori.
Scusa Sigo e scusa Angelo.
La prossima volta non mancherò, prometto!!!
P.S: a tutti voi che state leggendo… ci aggiorniamo domani mattina!
Vista da

Il maltempo si avvicinava.
Dovevo raggiungere i miei amici prima che il vento diventasse troppo forte.
Le nostre ricerche erano durate mesi…
…e ora l’antico vaso andava portato in salvo!
Se queste parole vi suonano familiari, cari amici e amiche “Aichersss”, significa che siete in confidenza non solo con le Avventure-che-più-Avventurose-di-così-non-si-può ma, soprattutto, con l’Amaro Montenegro!
Tranquilli, non lo dirò a nessuno.
Ho capito da tempo, ormai, che qui su Hikr non esiste una comunità dedicata ai liquori da scolarsi in vetta solo perché nessuno avrebbe il coraggio di aprirla e gestirla: commenti e utenti “alcolisti/alpinisti anonimi” sarebbero davvero troppi… e trasformerebbero questo tranquillo angolo di Internet in una vera e propria Oktoberfest!
Parlo per esperienza personale, ovviamente.
Uno degli ingredienti fondamentali che hanno trasformato l’escursione con Angelo in una giornata speciale, infatti, è stata sicuramente la giusta quantità di birra sorseggiata al rifugio Barbellino: chiara e scura, eh si, per dimostrare che il razzismo alcolico non alberga nei nostri cuori e nelle nostre gole!
La nostra missione era delle più delicate: andare alla ricerca delle origini del Serio… cercando di essere il meno seri possibile!
…naturalmente ce l’abbiamo fatta.
Come ogni spy story che si rispetti, però, non sono mancati i colpi di scena: appena arrivata al parcheggio di Valbondione, giusto per dirvene uno, stavo serenamente chattando con le amiche che mi chiedevano cosa ci facessi sveglia a quell’ora, quando ho sentito su di me lo sguardo indagatore di due occhi sconosciuti…
Un maniaco?
Uno stalker?
Mia madre?
Un impiegato di Equitalia?
Il Brenna venuto a vendicarsi per le mie battute?
No… Era Angelo!
Il mittttico Angel Rock (come è stato ribattezzato da queste parti) stava aspettando già da qualche minuto che levassi gli occhi da Whatsapp e mi accorgessi di lui: fortuna che ho alzato lo sguardo per controllare nello specchietto la tenuta del mascara, altrimenti saremmo ancora là!
Il fiume di parole che abbiamo speso durante la salita fino al Rifugio Curò ha fatto impallidire i numerosi torrenti incontrati lungo la via: confesso di essermi trovata “in secca” solamente nella parte di sentiero più ripida che, però, ci ha condotti in un lampo alla prima tappa della nostra escursione orobica!
Il sole non ci ha concesso la sua compagnia (malmustùs!) ma, in compenso, il vento non ci ha lasciato in pace nemmeno un secondo, rinfrescando la temperatura e spingendoci ad indossare tutti i capi di vestiario presenti negli zaini.
Fortunatamente eravamo dotati di cuffie, di paraorecchie e di guanti…
…guanti? Un momento: dove sono finiti i miei guanti?
Azzz! Come faccio adesso?
Vabbè, userò questi bellissimi calzini rosa che tanto non mi vedrà mai nessuno, vero?
La seconda parte di trekking è stata molto più scialla, senza salite e con tante risate a fare da contrappunto al canto metallico delle cascate e allo zufolare instancabile del vento.
Se il lago artificiale incontrato poco prima mi aveva lasciata a bocca aperta, quello naturale che ci ha salutato intorno ai 2000 metri (il verde “laghetto di montagna” dovrebbe essere inserito a pieno titolo nella paletta di colori proposta dalla Giotto) mi ha levato anche quelle poche parole che mi erano rimaste.
Beh, quasi tutte.
“Fame”, “panini” e “mangiare” (era mezzogiorno ragazzi, eh!) sono state chiaramente rivolte al mio accompagnatore dopo qualche minuto di beata contemplazione delle tanto gelide quanto splendide acque lacustri.
N.d.A: il Lago d’Iseo è più bello però
Il secondo, tragico, colpo di scena è capitato dopo lo “stappaggio” delle birre: manca un bicchiere, cazzo! Come facciamo?
Il senso di colpa per non averci pensato mi ha spinto a riflettere, chiamando a raccolta anche i neuroni renitenti.
Osservando con la massima concentrazione i fogli di carta stagnola che avvolgevano i miei panini, ho fatto la sola cosa possibile: ho cercato di riportare alla mente i tanti e preziosi insegnamenti del mio indiscusso maestro spirituale.
Confucio? No. McGyver!
Così mi sono chiesta: cosa avrebbe fatto Mc Gyver con tre pezzi di alluminio, un sacchetto biodegradabile della coop e quattro fette di emmental?
Probabilmente una bomba atomica o un padiglione dell’Expo… ma di sicuro anche un semplice bicchiere!
Felice come un barista quando gli ordinano una bottiglia di Bellavista riserva, ho iniziato a piegare la stagnola come un vero maestro di origami: sapevo che prima o poi tutte quelle ore passate davanti alle televisione sarebbero servite a qualcosa!!!
Mi dispiace davvero un sacco non aver immortalato la mia meravigliosa ciotola d’arte, ma Angelo può confermare la sua esistenza… e può aiutarmi a stendere un velo pietoso sulla sua efficacia!
Il ritorno è stato tanto piacevole quanto l’andata e, di nuovo, mi sono divertita a camminare e chiacchierare con un amico diventato, ormai, Amico.
(Spero con tutto il cuore che in futuro si riesca ad organizzare qualcosa anche con Ezio e con la Ele che, sono sicura, moltiplicherebbero i pensieri profondi e le risate!!!)
In conclusione, lasciatemi dire che condensare una bella giornata in poche righe è molto difficile, così come è terribilmente arduo ringraziare in modo originale il mio strepitoso accompagnatore.
Forse è solo una la parola perfetta per riassumere la mia gratitudine…
Una parola insolita, certo, ma che (spero) saprà strappare un sorriso a quel matto arrampicatore di Hikr che di ballo ne sa più di tutte le Trilline messe insieme!
Angelo, ascoltami bene: KEBAB!!!!!!!!!!!!!!!
Angelo
Bella e panoramica camminata con la brava e simpatica Sigo.
Per non rovinare la relazione di una delle penne più sagaci e capaci di HIKR, meglio eclissarsi in fretta... :-)
Peccato non aver avuto la magia dei caldi riflessi del sole a colorare le stupende acque di questi laghi, altrimenti ora Sigo li porteresti ancor più nel tuo cuore e nei tuoi ricordi, come è accaduto qualche mese fà a me e alla mia Ele.
Comunque sia ci siamo goduti l' autentica bellezza di questa valle e di tante famose e imponenti cime, già brizzolate di neve...
Se la Montagna è sempre un' anima con le ali.. i sentieri ripidi, tortuosi, profondi della Parola oggi, in noi, sono e saranno metafore di amicizia.
GRAZIE cara Sigo della bella giornata trascorsa insieme e cari saluti a Tutti...
Angelo
P.S. 1
Confermo la genialità del bicchiere di stagnola creato da Sigo, da vera e navigata Archistar...!!!
P.S. 2
Il suddetto e geniale bicchiere non funzionava bene perchè, data la sua enorme modestia, la Sigo si era dimenticata di sfilare il guanto dalla sua mano, opppsss.. il calzino scusate!
P.S. 3
Il tuo "KEBAB" mi ha fatto molto.. molto.. molto sorridere e quindi grazie...!!! :-))
P.S. 1
Confermo la genialità del bicchiere di stagnola creato da Sigo, da vera e navigata Archistar...!!!
P.S. 2
Il suddetto e geniale bicchiere non funzionava bene perchè, data la sua enorme modestia, la Sigo si era dimenticata di sfilare il guanto dalla sua mano, opppsss.. il calzino scusate!
P.S. 3
Il tuo "KEBAB" mi ha fatto molto.. molto.. molto sorridere e quindi grazie...!!! :-))
Tourengänger:
Angelo & Ele,
tanuki


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