Val Seriana - Bivacco AES 2591 m
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Ancora bergamasca ma oggi Val Seriana sperando che essendo agosto e qualcuno finalmente in ferie non troveremo troppo traffico nel rientro. Sappiamo che viste le previsioni andare a Valbondione è un vero terno al lotto essendo un posto notoriamente piovoso ma tant’è basta stare un poco più al fresco che a casa nostra e soprattutto all’aperto.
Posteggio gremito e ci viene il dubbio che sia giorno di apertura delle cascate, se così fosse ce ne scapperemmo a gambe levate. Niente cascate aperte solo escursionisti in giro o villeggianti a Valbondione. La lunga salita per il rifugio Curò una volta usciti dal bosco diventa molto panoramica. Un po’ noiosa ma presa con filosofia va via bene. Al primo tornante deviamo sul sentiero ripido, sauna totale, così facendo almeno evitiamo gli ultimi lunghi tornanti che terremo per la discesa.
Il tempo è proprio bruttarello, ci sarà il 100% di umidità, che fare? Le cime immerse nella nebbia non ci invitano per niente, andare al rifugio Coca non se ne parla nemmeno, sento confabulare delle persone anche loro con le idee poco chiare, mah mi dico cominciamo ad andare al rifugio Barbellino e poi vediamo. Una piacevole camminata. Tante persone stanno tornando indietro probabilmente hanno dormito in rifugio e appena smesso di piovere sono uscite per fare un giro. Tanta acqua scende dalle vallette e cominciamo a notare cumuli di grandine del temporale passato. Giunti al rifugio Barbellino il tempo sembra un poco migliorato. Poiché è ancora presto continuiamo a salire ancora per un poco verso il P.so di Caronella. Non veniamo spesso in questa valle e salendo vediamo cartelli di percorsi e cime di cui abbiamo solo sentito parlare. Notiamo che avremmo ancora molto da scoprire qui e salendo verso il P.so Caronella incappiamo in un bivacchino, ex-polveriera militare veramente splendido. Non c’è nulla a parte un tavolo e un tavolato per dormire, ma la ristrutturazione l’ha reso veramente splendido e la voglia di passarci una notte ci viene naturale. Decidiamo di fermarci qui e tornando sui nostri passi cominciamo a fare progetti futuri.
Sotto un cielo nero come la pece torniamo al rifugio Curò dove facciamo la sosta pranzo e poi giù seguendo il lungo sentiero/sterrata che torna a Carona che come al solito sembra si sia allungato!
Traffico grazie al cielo poco e solo nei paesi, autostrada sgombra e per la A4 è una cosa da segnare sul calendario!
DATI GPS
Dislivello 1742 m
km 28,60
Posteggio gremito e ci viene il dubbio che sia giorno di apertura delle cascate, se così fosse ce ne scapperemmo a gambe levate. Niente cascate aperte solo escursionisti in giro o villeggianti a Valbondione. La lunga salita per il rifugio Curò una volta usciti dal bosco diventa molto panoramica. Un po’ noiosa ma presa con filosofia va via bene. Al primo tornante deviamo sul sentiero ripido, sauna totale, così facendo almeno evitiamo gli ultimi lunghi tornanti che terremo per la discesa.
Il tempo è proprio bruttarello, ci sarà il 100% di umidità, che fare? Le cime immerse nella nebbia non ci invitano per niente, andare al rifugio Coca non se ne parla nemmeno, sento confabulare delle persone anche loro con le idee poco chiare, mah mi dico cominciamo ad andare al rifugio Barbellino e poi vediamo. Una piacevole camminata. Tante persone stanno tornando indietro probabilmente hanno dormito in rifugio e appena smesso di piovere sono uscite per fare un giro. Tanta acqua scende dalle vallette e cominciamo a notare cumuli di grandine del temporale passato. Giunti al rifugio Barbellino il tempo sembra un poco migliorato. Poiché è ancora presto continuiamo a salire ancora per un poco verso il P.so di Caronella. Non veniamo spesso in questa valle e salendo vediamo cartelli di percorsi e cime di cui abbiamo solo sentito parlare. Notiamo che avremmo ancora molto da scoprire qui e salendo verso il P.so Caronella incappiamo in un bivacchino, ex-polveriera militare veramente splendido. Non c’è nulla a parte un tavolo e un tavolato per dormire, ma la ristrutturazione l’ha reso veramente splendido e la voglia di passarci una notte ci viene naturale. Decidiamo di fermarci qui e tornando sui nostri passi cominciamo a fare progetti futuri.
Sotto un cielo nero come la pece torniamo al rifugio Curò dove facciamo la sosta pranzo e poi giù seguendo il lungo sentiero/sterrata che torna a Carona che come al solito sembra si sia allungato!
Traffico grazie al cielo poco e solo nei paesi, autostrada sgombra e per la A4 è una cosa da segnare sul calendario!
DATI GPS
Dislivello 1742 m
km 28,60
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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