Stupendo mondo minerale del Poncione di Braga (2864 m)


Publiziert von micaela , 7. September 2015 um 23:30.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum: 6 September 2015
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Castello   Gruppo Cristallina   Gruppo Pizzo San Giacomo   Gruppo Basodino 
Zeitbedarf: 10:30
Aufstieg: 1210 m
Abstieg: 1890 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Valle Maggia: a Bignasco, subito dopo il ponte, seguire a sinistra l' indicazione Val Bavona. Seguire la strada sino al suo termine, San Carlo. Continuare sino alla teleferica che sale a Robiei (grandi parcheggi) o seguire al primo tornante, a sinistra, il cartello del sentiero che sale alla capanna Basòdino.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Basòdino. Albergo di Robiei.
Kartennummer:CNS 1271 - Basodino

Giuseppe Brenna: "Appare ora come superba piramide, ora come cupola singolare."
             Guida delle Alpi Ticinesi, vol. 2 (pag. 87-88).

Superba, eccome!
Dal sentiero glaciologico del Basòdino la sognavo, ma visto il percorso di salita "particolare" scelto, non pensavo di toccarne oggi l' ometto di cima...

Eh, no! io, l' ultima corsa (ore 17.20) della teleferica che scendeva a valle ieri, no! io non l' ho presa!  
Un mondo di splendida mineralità già poco sopra la capanna mi attendeva, e mi sono fermata li per la notte, senza averlo previsto.
Vedere, dal Sentiero Glaciologico del Basòdino certe vette: Cima delle Donne! Poncione di Braga! non poteva che invogliarmi a rimanere quassù!
A dire il vero, più che una cima, desideravo esplorare meglio zone già visitate in parte nel passato.
Ricordavo tre minuscoli laghetti e ruderi di cascine sopra i 2000 metri, tra il Lago Nero e il Poncione di Braga, ricordavo ravani fuori sentiero. Posti selvaggi, solitari.

Verticalità e mineralità, già poco sopra la capanna. 
Seguo, poco sotto la capanna, il cartello bianco-blu con le indicazioni per Zotta, Bocchetta del Masnee, capanna Poncione di Braga.
Bianco-blu! Anni fa non c' era.
Bianco-blu. Io, sola. Tanta verticalità, a destra e a sinistra. Verticalità resa ancor più impressionante dai colori nerissimi delle rocce ancora in ombra.
Stretto sentiero subito esposto sul vuoto, già una prima catena: si comincia forte!
Chissà come continua: è il caso di tornare sui miei passi?
Per fortuna ho dormito sodo, lungamente, e mi sento in forma anche grazie a un frizzante vento.
Questo stesso vento che si fa sempre più gelido e sferzante: e se una raffica destabilizzasse il mio equilibrio?
Arrivata a un piccolo pianoro, disdegno le indicazioni per l' alpeggio di Lièlp e continuo a seguire l' esile sentiero. Piccolo tornante dopo piccolo tornante arrivo al bivio seguente: a destra lo stretto serpentone che sale a Zotta, impressionante visto da qui, marcato bianco-blu, a picco sulla Val Bavona. Per me, una traccia che continua a salire, senza più marcature, lato conca di Robiei.
Respiro: l' esposizione sul vuoto è finita. Comincia invece quella su erbe ricoperte di brina gelata...
Respiro felice. La traccia si perde spesso, poi la ritrovo. Ma sarà quella di prima o è un altra? Non un orma di scarpone là dove si potrebbe vedere, sul terriccio già baciato dai primi raggi di sole. Il vento freddo continua le sue danze. Le tracce di sentiero non mi sembrano però solo quelle "delle capre", perché sono pestate come se ci fossero stati, anticamente, tanti passaggi umani quassù, cosa realmente accaduta.
Continuo a salire cercando di spostarmi verso la sinistra perché, lassù, da qualche parte, ci sono i tre laghetti che ricordo bene. Sulla destra sopra la mia testa le contrafforti rocciose, di un nero minaccioso, del Poncione di Braga m' incutono timore...

Placconate stupende fanno una sfilata, una più bella dell' altra. Meraviglioso mondo di pietra!

Passerà sotto? passerà a destra o a sinistra? passerà dove l' esile traccia nuovamente scomparsa? Alla sua ricerca, salgo, ridiscendo, tento una traversata sulla destra, sulla sinistra, su e giù continuamente, comunque sempre mirando alla zona a sinistra dove so esserci i miei laghetti, che la cartina situa a 2331 metri. Ma a che altitudine mi trovo io ora?
Mi arrampico su massi, altri li faccio in disarrampicata. Mi sembra scorgere sentieri, ma sentieri non ce ne sono, ometti neppure. Sopra questa placconata, un pianoro; salgo; lassù, un altro pianoro; ma dove sarà quello che ospita i miei laghetti?
Anche canali, attraverso, talvolta solcati solo da un minuscolo rio; tracce di ghiaccio esile esile sulle pietre bagnate.
Là, magari? Alla mia sinistra, lassù, indovino un pianoro, ma prima c' è un canalone, poi un altro. Respiro calma, curo con attenzione ogni passo, ma un poco di batticuore ce l' ho...

Ecco uno stupendo fiume di rocce che scende dritto dritto dal Poncione di Braga, sempre scuro, accigliato, lassù, così lontano.
Che ganne da sogno! E' un godimento arrampicarvisi.
Arrampica, arrampica, risali il fiume di pietra!

Contempla, contempla! Fermati a contemplare! La corona di cime del Cristallina, di fronte; l' accigliato scuro lato nord-ovest del Poncione sopra il mio capo, le creste che si specchiano nel Lago Nero a destra, il Basòdino ed i suoi fratelli a sinistra.
Mi fermo spesso, piena di ammirazione. Contemplo. Ascolto i battiti del mio cuore.
Sono immersa in un mondo minerale di straordinaria, potente bellezza.

Non è una traccia, quella che attraversa il fiume erboso sulla sinistra, parallelo a quello di pietra che sto risalendo? Sopra l' erba, una crestina di roccette che sembra portare ad un nuovo pianoro: chissà, quello dei miei laghetti, magari?
Mi piace poco l' erta pendenza erbosa, che sotto i suoi ciuffi nasconde insidiose rocce viscide, e sopra mette brina gelata in bella mostra...Tentiamo, però.
Saranno si e no venti metri di fiume erboso, sembra niente...ma non mi sento tranquilla.
Se scivolo, rocce a raccogliere il mio corpo, silenzio a raccogliere l' anima...
Faccio dietro-front, e col batticuore, ogni passo ben mirato, ritrovo le sicure, amate piode del fiume di pietra.
Più sopra, nuovo attraversamento di canali sulla destra, arrampicate e disarrampicate, sino ad arrivare ad un altro pianoro, che speravo, lassù.

Sul pianoro sopra il fiume di pietra e quello di erba, una traccia...sembra...a sinistra...in direzione dei miei laghetti...
Si! Finalmente! un ometto, poi due, poi tre! poi la benedizione del segno bianco-rosso, anche se sbiadito, tracciato da mano umana!
Cammino felice. Respiro con gioia rinnovata.
I miei tre laghetti, guardali! sono ben sotto di me! cinquanta metri? quaranta, magari?
Miei laghetti! che bello rivedervi, a distanza di anni!

Tre ore piene, dalla capanna, per rivedervi, o laghettii! Ma lo meritavate!
Ricordo un sentiero, non marcato, credo, che dai dai laghetti scende erto sino all' alpeggio di Lièlp.
Ricordo concerti di marmotte, seguendo questo sentiero.

Ma per il momento, non ci penso neppure a scendere. Dai! continua ad arrampicare, immersa in questo meraviglioso anfiteatro roccioso, vedrai fin dove sali!
In bocchetta della Froda, magari, che sarebbe già bello!
E potresti allora veder cosa c' è all' altra parte! Il mitico poderoso Castello? Parte della Val di Peccia?
Sulla cima dello scuro, accigliato Poncione? Mah, non credo, sembra ancora molto lontano. Eppoi così nero, minaccioso, m' incute timore...
C' è qui un bivio, marcature. Bianco-blu, quelle che salgono in bocchetta, bianco-rosse quelle che indicano Lago Nero e Lièlp-capanna Basodino.
Bianco-blu? Mi sembra esagerata la scelta dei colori. Il terreno è alpino, non ci sono dubbi, attraversa piccoli nevai residui, ci sono ganne, pietraie e sabbie un poco mobili, bisogna usare le mani qui e lì, ma niente di difficile. Magari, s' intende bianco-blu per quel che concerne la discesa in Val di Peccia, non so, non ho con me la guida del buon Brenna...(Non era prevista la mia notte in capanna.)
Con gusto salgo seguendo le marcature, ogni tanto allontanandomene, così, per il piacere di credermi inventrice del tracciato. Bellissima la salita, le piode sono stabili, i momenti di arrampicata con numerosi, solidi appigli. In un baleno, eccomi in bocchetta.
Guardo dall' altra parte: sempre una sorpresa da batticuore, come nelle fiabe, quando succede l' imprevisto, l' incontro con il Principe, o sarà il Ranocchio? con il Lupo, o con il Drago, con la Strega della casa di marzapane o con la Baba-Yaga russa...
E tutti i bimbi del mondo a tremare d' ansia...
Guardo rapita: ecco il Castello, che potrebbe benissimo esser dimora del Principe, tanto è maestoso, possente, splendido!

Il Poncione, intanto, aspetta paziente.
Quanto nero, o Poncione! Quanto scuro e minaccioso! Com' è bassa la tua voce!
"E' per che tu non mi manca di rispetto, o Donna! Sono molto, molto vecchio! Ma pur scuro e con la voce bassa, sono buono, e nessun male ti farò! A te la scelta, Donna!"
Mi trema un poco il cuore, un poco le gambe. Si sale, Donna! Il sentiero fu iniziazione, la cima lo sarà a modo suo. Ma non sono certa di arrivarci...
Le placconate, non troppo inclinate, sono una meraviglia, ogni passo un piacere. La via di salita è ampia, e riesco quasi sempre a evitare il vuoto dei dirupi lato Robiei e di quelli lato Peccia. Mi volto spesso: scendendo, cosa vedrò? come batterà il mio cuore?
Un masso strapiombante arresta la mia salita, ma trovo il modo per aggirarlo.
Passo dopo passo si restringe la via di salita; passo dopo passo arrivo a pochi metri dalla cima.
Sento, potente, il terrificante richiamo del Vuoto...
Un saltino, una roccia appena appena strapiombante...o, poca cosa!...
Ciao, Ometto di Vetta, mi tremano le gambe...peccato, non ti accarezzerò...ti chiedo scusa...

...E se l' Ometto fosse invece un Principe?...
...Se, accarezzato, in Principe appunto, magicamente si trasformasse?
...Se fosse proprio il Principe che abita nel Castello di fronte?

Col batticuore, ecco fatto il saltino.
L' Ometto non si trasforma in Principe...
Non importa, il mio Principe abiterà in un altro Castello...
Batticuore. Di felicità.



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Kommentare (13)


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veget hat gesagt:
Gesendet am 8. September 2015 um 08:49
...rispetto a quella di ieri, non riesco scrivere niente!!! Perdonami!!! Tanta è stata la trepidazione.....
Un abbraccio fortissimo
Ciao
Eugenio

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2015 um 22:41
Carissimo amico, grazie per la condivisione col batticuore!
...Trepidazione...sarà anche il mio modo di raccontare...
Un abbraccio a te e Giancarla.
Micaela.

Menek hat gesagt:
Gesendet am 8. September 2015 um 09:54
Che ravano Mic...
10,30 di cammino ma tanta soddisfazione che percepisco dal tuo scritto. Bello...
E io ho faticato solo nel leggerti! :)
Ciaooo

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2015 um 22:48
Ciao, carissimo!
E' stata più faticosa l' andata-ritorno di oggi a Ginevra (dentista), te l' assicuro!
Molto più godibile una lunga camminata...Poi, finché gambe, ginocchia, piedi e fiato sono in forma (i denti qui non servono), peccato non metterli a contribuzione!
Ciao, Menek!
Micaela.

tanuki hat gesagt:
Gesendet am 8. September 2015 um 10:12
Che bello leggerti!

E che bello trovare (dopo anni e anni) il nome di quella Baba Yaga che mi terrorizzava da piccola :)

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2015 um 22:52
La Baba-Yaga, e sopratutto la sua casetta su zampe di gallina, quanto ha affascinato e fatto tremare pure me!
Ciao Tanuki, grazie.
Micaela

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2015 um 13:40
Brava Mic,
gran ravano e gran Cima il Poncione di Braga, che mi piace davvero molto. Niente stambecchi sulla sua sommità?

Ciao

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2015 um 20:50
No, niente stambecchi, solo quella minuscola vespa!
...Chissà, era magari un Principe trasformato in vespa da una qualche arcigna strega...Non so, non l' ho baciata!
Comunque volata lassù senza ravani, piodate, arrampicate, mezze giornate...
Ciao, Micaela.

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2015 um 19:21
Grande Micaela!!!!!!!! Ciao ALE

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2015 um 20:57
Un grande sogno, questo Poncione, e, nonostante momenti di batticuore, alla mia portata!
Grazie, Ale, a presto!
Ciao, Micaela.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2015 um 21:55
Fiabe, timori fugati, sensazioni molteplici, solitudine. Solo alcune delle tante emozioni che descrivi o meglio che ci trasmetti. Scommetto che a dispetto delle tue dichiarate paure del vuoto e dell'esposizione potresti dare tanto filo da torcere a molti di noi ed insegnarci come si va in montagna.
Brava Micaela, brava proprio.

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. September 2015 um 12:49
Che bel complimento, Giulio! Ti ringrazio.
Lo merito proprio tutto?...Non ne sarei così certa...
Il "potente, terrificante richiamo del Vuoto" mi accompagna, non è scena la mia, fin da bambina, quando mi si rivoltava lo stomaco sporgendomi dal balcone (bè, terzo piano!).
Sgranocchiando uscita in montagna dopo uscita nuovi momenti di terrore, qualche d' uno l' ho più o meno addomesticato...ma il batticuore non è mai lontano...
Ma, si sa...la paura affascina e attira...e, come i bambini che ascoltano le fiabe, si impara ad affrontarla giorno dopo giorno...
Ciao, buona giornata!
Micaela.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. September 2015 um 15:09
Cara Micaela, te lo meriti eccome perchè io riesco benissimo ad immedesimarmi nelle tue paure e negli sforzi che fai per batterle dato che è quello che faccio io sempre.
E quando qualcuno non ostenta timori e se la ride stai tranquilla che in cuor suo ha le nostre stesse angosce.
Certamente la frequentazione è una cura non per fugarli ma per tenerli a bada meglio.
Ciao


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