Cima Marsicce (2135 m) dalla cresta Sud – “Via delle Torri”


Publiziert von tapio , 14. Mai 2015 um 16:28.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:13 Mai 2015
Hochtouren Schwierigkeit: WS+
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1600 m
Abstieg: 1600 m
Strecke:21,5 km. Dettaglio: Cicogna (732 m) – Pogallo (777 m) – Alpe Color (1103 m) – Alpe Busarasca (1531 m) – P. 1896 – Torri di Marsicce - Cima Marsicce, cresta S – Cima Marsicce (2135 m) – Sentiero Bove in direzione est – raccordo con il sentiero Finero-Cicogna che scende dalla Bocchetta di Terza – Alpe Terza (1428 m) – Pian di Boit (1122 m) – Alpe Preda (1005 m) – Casale dei Galli – Pogallo (777 m) – Cicogna (732 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Cannobio – Verbania – Trobaso – Santino – Rovegro - Cicogna
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Dalla Cima Marsicce, un tempo (ora è scomparso) un sentierino scendeva ripido sul tormentato costolone sud e portava a Busarasca…” (Paolo Crosa Lenz: “Val Grande”).

Il sentierino non è del tutto scomparso, basta volerlo cercare…

O almeno, “la via esiste”, perché di sentiero, in un determinato tratto, davvero non si può parlare.

Dividerei questo giro, per comodità descrittiva, in otto tratti di differente lunghezza:

  •  - 1) Cicogna-Pogallo: percorso adatto a tutti sulla facile, ingegnosa e “indispensabile” (sì, perché se non ci fosse, il percorso diventerebbe oltremodo complesso e selvaggio) Strada Sutermeister, mulattiera storica ancora oggi perfettamente resistente alle insidie del tempo che fugge. Vari saliscendi in questo tratto fanno aumentare alla fine il computo del dislivello.
  •  - 2) Pogallo-Busarasca: percorso semplice su sentiero bollinato di rosso (anche troppo, ma mai distrarsi…) che percorre boschi secolari di faggi. L’arrivo sull’idilliaco balcone di Busarasca già da solo vale la gita.
  •  - 3) Busarasca-attacco della prima torre: salita senza sentiero su prati abbastanza ripidi, in cui non c’è un percorso obbligato (bisogna solo “puntare in alto”). Arrivati al termine dei prati, dopo un traverso in diagonale verso sinistra, si può salire la prima torre con facile arrampicata (I°) da sinistra verso destra, oppure alternativamente, aggirarla a destra su di uno scivolo erboso particolarmente inclinato (percorso in un’altra occasione in discesa: ma meglio in senso contrario…). Difficoltà del tipo T4. In hikr è già presente un mio rapporto ad oggetto le Torri di Marsicce, però non va oltre le prime semplici elevazioni.
  •  - 4) Torri di Marsicce: dall’anticima della prima torre (ometto con ottima visuale su Busarasca) si continua, con un percorso di cresta abbastanza semplice, fino all’elevazione principale, un po’ più alta rispetto all’anticima. Si procede in cresta, e dopo un rapido saliscendi si tocca una seconda torre. Dopo un breve passaggio sul versante E, riguadagnata la cresta ci si imbatte in un passaggio aereo, in cui è recentemente franato del materiale roccioso di cresta. Si può comunque (II°) passare sul filo, oppure scendere a sinistra (W, versante di Pogallo) e risalire successivamente. Spostandosi ora sul versante di Terza (a destra) si traversa fino al momento di risalire sulla quarta torre. Proseguendo ancora in cresta, ci si troverà davanti un muro di roccia verticale.
  •  - 5) Torri di Marsicce, passaggi chiave:  dopo opportuna ispezione, la conclusione è che non si passa né a sinistra né a destra, ma proprio nel mezzo, in un evidente intaglio. Il passaggio è da superare con i nervi ben saldi, supportati solo dalla certezza che sia proprio di lì  che si deve passare (un remoto segno di vernice ancora visibile rafforza questo convincimento; gli alpigiani di una volta… erano davvero provetti alpinisti!). Un chiodo non troppo recente, in  cima al canale-intaglio conferma, se ce ne fosse bisogno, che questo passaggio verrebbe normalmente oltrepassato con uso di corde. Io salgo senza, con alcuni passaggi in opposizione (le due pareti che contornano l’intaglio sono effettivamente molto vicine: questo stempera la percezione della difficoltà, collocabile comunque attorno al II+). In cima all’intaglio procedo in cresta, ripida, talvolta aerea ma senza difficoltà evidenti. Alcuni vecchi segni di vernice arancione confermano la via. Ma ecco che davanti all’ennesimo torrione mi si para davanti un secondo passaggio chiave, il più difficile, da percorrere in discesa. Esclusa la possibilità di aggiramenti, devo scendere un intaglio esposto a nord: umido, scivoloso, freddo e scarsamente appigliato. E tra l’altro, non troppo corto (una dozzina di metri a occhio e croce, con solo due punti in cui si può sostare). Tre chiodi (di cui 2 antichi, e uno più recente) fanno pensare che sarebbe ragionevole scendere in doppia (e in questo caso mi trovo d’accordo, ma ormai sono senza corde e me ne faccio una ragione). Scendo con notevole dispendio di mezzi fisici e psicologici: certo, mettere le mani sul muschio bagnato e sulla roccia umida non è il massimo, ma alla fine sono fuori e da qui in avanti la salita sembra semplice. Qualificherei questo passaggio attorno al III (magari, affrontandolo in salita e con terreno asciutto – nel pomeriggio e in stagione secca – potrebbe apparire meno ostico; ma ad oggi devo valutare così, non meno).
  •  - 6) Salita finale dalla cresta S e vetta della Cima Marsicce: dopo qualche aggiramento di piccole punte mi trovo davanti l’erta finale. Ripida sì, ma erbosa e rassicurante. La percorro tutta e a pochi metri dalla vetta incrocio il Sentiero Bove. Da lì, in meno di un minuto sono sulla vetta della Cima Marsicce. La soddisfazione è grande, se penso a come l’ho raggiunta: niente a che fare con la prima salita, che risale all’ottobre 2005, dalla Val Loana (da nord); quella era stata poco più di una passeggiata.
  •  - 7) Discesa dal Sentiero Bove: dopo opportuna pausa scendo dal Sentiero Bove con obiettivo la Bocchetta di Terza. Il sentiero, anziché rimanere in cresta, si sposta sul versante N per aggirare alcuni torrioni. Due lingue di neve (di cui la seconda abbastanza lunga e inclinata) mi obbligano ad una certa cautela: fortunatamente la neve è sì molle ma non si affonda. Lasciato il versante cannobino (Valle di Finero) rientro in Val Pogallo. Il sentiero percorre versanti scoscesi (T4/T4+) passando sotto le Torri di Terza; poco prima di giungere alla Bocchetta di Terza incontra il sentiero ufficiale Cicogna-Finero.
  •  - 8) Discesa sul sentiero ufficiale fino a Cicogna:  come detto, senza salire alla Bocchetta di Terza, a 5 min. di cammino, scendo sul sentiero ufficiale (rettangolo bianco-rosso; il Bove invece presenta alternativamente segni rosso-bianco-rossi oppure i vecchi bolli cannobini, giallo-rossi). Incontro prima i ruderi dell’Alpe Terza; poi il sentiero entra nel “Gualdo pogallino” (il bosco infinito di faggi) con mio grande sollievo, viste le elevate temperature; da qui in avanti seguo il tracciato classico Pian di Boit – Alpe Preda – Pogallo – Cicogna. Sono 10 km di facile sentiero (se si esclude un guado non proprio elementare: c’è da chiedersi perché, con grande dispendio di mezzi, sono stati posati dappertutto sfarzosi ponti, mentre in un punto ci si è limitati a lasciare un cordino di sicurezza tra le due sponde del Rio Pianezzoli, utile solo ad un attraversamento a piedi nudi; c’è anche un sentiero alternativo ma, come segnalato più avanti, “da percorrere in caso di piena del torrente”). Poco prima di Pogallo un fazzoletto di terra letteralmente coperto dai narcisi selvatici fa pensare a quanto la Natura sia meravigliosa. Giunto a Cicogna, chiudo questa fantastica giornata di montagna (che sognavo da ben tre lustri!) con una gloriosa Weiss dell’Algovia. Sursum corda!

 

Tempi:

Cicogna – Cima Marsicce (via Busarasca e cresta S) : 5 ore e 15’

Cima Marsicce – Cicogna (via Sentiero Bove e Pian di Boit): 4 ore e 45’

 


Tourengänger: tapio
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (27)


Kommentar hinzufügen

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 17:18
Bellissima, Fabio...
Oltretutto hai il merito, sempre, di mantenerti "leggero" come numero di foto...
Daniele

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 17:45
Grazie mille Daniele! Stavolta sono stato troppo "leggero", avevo dimenticato la foto della birra finale. Ma fortunatamente e, forse, involontariamente, tu hai provveduto a ricordarmelo. Grazie!
Ciao, Fabio

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 17:55
Camminata-avventura di gran classe e accarezzando la roccia, ora amichevole ora "sospettosa", ti sei regalato delle belle emozioni...
Ricordati anche tu di mettere 20 metri di corda o cordino nello zaino... ma anche io non li metto mai, testone che sono... :-))

Bravo Fabio...

Angelo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 19:21
Grazie mille Angelo! Sì, è stato davvero emozionante, anche perchè a Busarasca, l'alpeggio sottostante, ci ero già stato tante volte, sempre guardando su e, o per maltempo o per timore, non avevo mai proseguito.
Riguardo alla corda, hai perfettamente ragione: anche io sono un testone... ma prima o poi lo farò :))

Ciao, Fabio

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 20:15
Hahahahaha... allora facciamo 10 metri di corda a testa... e poi all' occorrenza le uniamo o ce le mandiamo via e-mail!!! :-))

Ancora veri COMPLIMENTI, oltre per la difficoltà, anche e sopratutto per l' emozione che hai saputo trasmettere...

Peccato solo tu preferisca le Bionde... ehm... le birre of course... io, invece, sono adepto fedele (quasi...) delle rosse... :-))

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 09:30
Grazie ancora Angelo: se è andata così, è uno dei positivi effetti collaterali di hikr...

Riguardo alle Rosse... piacciono anche a me, solo che rispetto alle bionde sono una rarità... ma prima o poi spero di poterne gustare una... (una birra, naturalmente!) :))

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 11:24
Prima o poi troverai su qualche cima una bella e rara rossa e attento a non distrarti, dato che non sarà una birra...!!! :-))

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 19:50
Gran bel giro, però sei il solito incosciente: cosa
Ti costa prender su un tocc di corda e l' imbrago?? ciao, Amis

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 20:02
Questa volta un pochino hai ragione... che vuoi farci?...sono un testone!
Ciao Amis

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 21:25
Fino al punto 6,è un crescere di difficoltà!!!!(sembra fatto apposta)Complimenti!!!Davvero tosta questa,si percepisce davvero.........!!!!Citazione: Un remoto segno di vernice ancora visibile rafforza questo convincimento; gli alpigiani di una volta… erano davvero provetti alpinisti! ................... Siamo sempre in più a pensarlo!!!!!!!!!!!! Ciao ALE

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 09:36
Grazie mille Ale! Per fortuna che dal 6 in avanti le cose si sono tranquillizzate, altrimenti ero ancora lì adesso a cercare di venirne fuori :))
L'abitudine degli alpigiani di una volta a confrontarsi con certi tipi di terreni derivava dalla "fame": fame di erba, di vita, di sopravvivenza. Onore a loro! Noi invece non siamo costretti a questo, ma almeno, ripercorrendo i loro vecchi tracciati, teniamo ancora in vita il ricordo. È già qualcosa!
Ciao, Fabio

froloccone hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 19:46
Infatti!!!! Per noi,la montagna è un piacere,per loro era una dura sopravvivenza,ciò comunque non toglie loro il valore,anzi..........Come dici tu Onore a loro!!!!!Sta a noi e altri continuare a ricordarlo!!! Ciao

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2015 um 23:38
Capolavoro di montagna, e capolavoro di salita. Fabio colpisce ancora.

Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 09:39
Troppo gentile, Emiliano. La montagna è stata benevola e ha voluto offrire il suo lato migliore, ma è sempre lei che decide se concedersi o meno...

Ciao, Fabio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 13:20
Sarà pure lei a decidere se "concedersi", ma molto dipende dalla determinazione del singolo, che a te non manca certo: con questa si è già a metà dell'opera.

Ciao

Menek hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 08:57
Bellissimo giro!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 09:41
Grazie mille Menek! Bei posti da scoprire e riscoprire...

Ciao, Fabio

gbal hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 16:02
Foto bellissime, descrizione precisa, racconto coinvolgente.....ce n'è per partire subito ma......anni fa avevo tentato proprio la tua via e sono arrivato solo fino all'Alpe Busarasca.
Bravo Fabio.

P.S.:Ciò che più stupisce quando ti trovi a dover salire come hai fatto conscio di non aver attrezzatura è la sicurezza in te stesso e la fiducia di non dover tornare indietro attraverso le stesse difficoltà di salita.

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 17:33
Grazie mille Giulio! La via è attraente e, soprattutto nei punti in cui non si deve sbagliare, vecchi segni di vernice arancione (forse rossi in origine?) confermano la logicità del percorso, oltre naturalmente ai quattro chiodi (1 in salita e 3 in discesa).
Per quanto riguarda la fiducia nella via del ritorno, non è stato difficile averla: sapevo - ed è generalmente conosciuto - che dalla vetta passa il Sentiero Bove e che prima o poi si riconnette alla Bocchetta di Terza: ormai di neve, anche sui versanti nord, a quelle quote ce n'è poca, quindi il ritorno non rappresentava un punto di domanda.
Invece, in relazione all'andata, c'è da dire che adesso, a bocce ferme, se qualcuno dovesse chiedermi in che senso orientare il giro, inclinerei verso la direzione contraria alla mia: il passaggio umido e tetro in salita, quello soleggiato e saldo in discesa; ma poi che senso avrebbe tenere questi passaggi per il ritorno? ... forse solo per il gusto di provarli...
Ciao, Fabio

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 21:17
Ormai sei sul free solo! Gran bei gendarmi da valicare, immagino poi i versanti scoscesi ai lati della cresta. Complimenti per la forza, sicurezza e l'infinita voglia di esplorare vie ormai quasi tornate "ignote"!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 21:28
Grazie mille Simone! Il free solo va bene, l'importante è che non sia "all free ad oltranza"... Scherzi a parte, hai esattamente centrato il nucleo del problema: se si devono fare certi passaggi, è proprio perchè ai lati della cresta i versanti sono molto scoscesi, improponibili per proseguire in sicurezza. C'è di buono che, sotto questo profilo, la via di discesa lascia molto più tranquilli :-)
Ciao, Fabio

Gesendet am 15. Mai 2015 um 21:57
non conosco questi posti ma i complimenti sono doverosi.Bravo Favio sempre un gradino sopra...
Ciao Paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2015 um 22:52
Grazie mille Paolo! Nessun gradino, ci mancherebbe... Dopo "soli" quindici anni che ci pensavo, ho deciso di andare a vedere. Comunque bei posti, raggiungibili anche da sentieri tranquilli.
Ciao, Fabio

paoloski hat gesagt:
Gesendet am 19. Mai 2015 um 18:10
D'accordissimo con Roby: gran bel giro ma sei un incosciente! Si che una doppia si può fare anche senza imbrago e uno spezzone da 20 metri di corda da 8 mm non pesa. Ciao ;-) Paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Mai 2015 um 18:51
Lo sai che sono una testa dura; ma a poco a poco mi sto ricredendo... (dove serve). Ciao, Fabio

micaela hat gesagt:
Gesendet am 23. Mai 2015 um 21:49
"Un sentierino scendeva ripido..."
Incantevole l' incipit della tua relazione, Fabio!
Mondo appartato, mondo segreto...
Seguendo testo e foto sembra quasi facile solcare i tuoi passi...
Bello!
Micaela

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Mai 2015 um 09:28
Grazie mille Micaela, però la mia è solo una citazione...
Sapevo che doveva esserci un passaggio (le vecchie carte lo riportano) e ho voluto andare a verificare: una bella sorpresa...!
Ciao, Fabio


Kommentar hinzufügen»