Into the "Campo dei Fiori" Wilderness


Publiziert von rochi , 20. Mai 2014 um 20:35.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:20 Mai 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 650 m
Abstieg: 650 m

C'è ancora modo di vivere un Campo dei Fiori selvaggio, lontano dal reticolo di sentieri classici e piuttosto frequentati dai villeggianti della domenica? Si, c'è modo, basta essere curiosi. Fortemente ispirato dalla relazione di poncione, http://www.hikr.org/tour/post76232.html, decido oggi, avendo un mezzo pomeriggio libero, di percorrere la cresta delle Pizzelle che per me è ignota. Per essere più veloce lascio l'auto al parcheggio in fondo a via Piave al Brinzio e, seguendo i segnavia del sentiero E1, salgo rapido sino al passo Varrò. La mulattiera ufficiale è invasa per buoni tratti da fango e acqua, soprattutto nella zona delle sorgive, tuttavia un sentiero battuto e segnalato da strisce di plastica appese agli alberi, consente di correre in parallelo sull'asciutto. Dalla segnaletica del passo, prendo a sinistra e m'incammino sul costone opposto al pendio del monte Legnone, procedendo dapprima su una buona pista (alcuni bolli rossi sugli alberi). Presto, tuttavia, i segni di passaggio si fanno più rari e il pendio più ripido e invaso dalla vegetazione, così mi ritrovo a salire senza traccia alcuna scegliendo la strada dove il bosco (e relativo sottobosco), lo consente. In questa zona, a qualche centinaio di metri in linea d'aria dagli angoli più frequentati della montagna, respiro aria selvaggia, in piena solitudine e senza indizi di passaggi recenti: è bellissimo e anche un po' emozionante. Fuori dalla vegetazione più spessa, in alto, si presentano alcune formazioni rocciose che non presentano grandi ostilità. Inoltre, in questa zona, le tracce di passaggio si fanno più evidenti e sulle rocce compaiono alcuni (vecchi) bolli gialli. In alcuni passaggi la cresta si fa aerea e magnificamente esposta sull'industrializzatissima terra sottostante, ma è sufficiente non patire troppo le vertigine per superare tutti i passaggi. Procedendo, la cresta si allarga e, ora su terreno molto semplice, adduce alla radura del monte Pizzelle.
Da qui, in breve al passo Pizzelle dove continuo sull'E1 e, all'altezza di ometto, svolto a destra. Procedo in leggera salita su un traverso dentro un mare di aglio selvatico e poi risalgo in breve il bosco che mi conduce alla base della palestra di roccia dove si attacca la via "Volo d'aliante". In una mia precedente visita, ricordo di aver girato a sinistra e risalito un bel canale. Oggi, in pieno raptus esplorativo, volto a destra e risalgo un altro canale dapprima su traccia molto ampia e quindi, invece di seguire i tornantelli del sentiero, punto dritto dritto l'uscita del canale senza disdegnare di appoggiare le mani sulle rocce. Ciò, sino ad un punto dove un mammellone mi costringe a passargli sotto su ripidissimo e scivoloso prato. L'operazione, con il sentiero a venti metri ha insieme il suo lato comico e drammatico ma, dopo essermi assicurato con i denti su erba per non fare un lungo scivolone, riesco a superare il punto critico e arrivare al piazzale della Batteria, dove finisce il lato selvaggio della gita.
Dal piazzale mi dirigo al monte Tre Croci e scendo veloce al Grand Hotel e quindi, di nuovo al Passo Pizzelle e Varrò (ora con il sentiero normale). Dal Passo, decido infine di rientrare a Brinzio per una via che mi è ben nota ma non presenta segnalazioni. Tale via costeggia le pendici settentrionali del monte Legnone in ambiente splendido. Mentre cammino, movimenti pesanti nel bosco mi fanno acuire lo sguardo e con un'occhiata a monte, colgo la presenza, visibilissima, di un branco di cinghiali. Sono almeno dieci, due grossi (le madri), seguiti da 8/9 frugolotti simpaticissimi che si allontanano da me seguendo in disciplinata fila indiane le loro mamme. Il bosco è rado, così mi godo questo spettacolo per alcuni minuti, sinchè il simpatico gruppo sparisce oltre la cresta del Legnone. Nemmeno il tempo di riprendermi ed ecco che davanti a me si para un ungolato di grosse dimensioni (daino, cervo? Non saprei) anch'esso con cerbiatto al seguito. E' un attimo, la coppia, accortasi della mia presenza sparisce nel bosco sottostante, Nessuna foto di tutto ciò, non ci ho proprio pensato e non avrei fatto in tempo: occorre credermi sulla parola. 
Non poteva esserci epilogo migliore a questa breve ma intensa gita che ha regalato, sebbene per pochi momenti, il piacere di vivere in un contesto che è difficile aspettarsi sulle micro elevazioni a un passo da casa, d'altronde (i frequentatori assidui lo sanno bene), questo posto non tradisce mai e regala sempre prime volte, come la visione dei cinghiali, che in questi densi anni di montagna non mi era mai capitata.
Sviluppo: 8.5 Km. SE: km 15.00 circa.

Con una certa irriverenza,ho preso in prestito un pezzo di titolo da "Into the Wild" di Jon Krakauer , in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.


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Tourengänger: rochi


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Kommentare (7)


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froloccone hat gesagt:
Gesendet am 20. Mai 2014 um 20:44
Ciao!!!Vedo che ami anche tu le zone wild del campo;qualche volta sarebbe bello,insieme a Emiliano(Poncione)trovarci per un bel giro!!!! ALE

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Mai 2014 um 20:49
Perchè no, magari anche con gbal. Io dopo la metà di giugno, sono abbastanza libero. Ciao.
Rocco.

froloccone hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Mai 2014 um 20:54
Certo con Giulio saremmo al top!!! Ci conto allora!!!Ciao

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 20. Mai 2014 um 23:55
Ciao Rochi,
ben felice di averti "ispirato" una bella salita selvaggia in un luogo che merita sempre le nostre attenzioni.

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Mai 2014 um 08:03
Ciao Emiliano, è stato proprio bello e credo assai meno difficile da come l'avete affrontata voi con neve.
Ciao.
R.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 21. Mai 2014 um 22:19
Quando credi di conoscere tutto, almeno della montagna di casa, scopri che qualcun altro tira fuori un altro coniglio dal cappello.
Bravo Rochi....mi toccherà seguire le tue impronte qualche volta.
Ciao

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Mai 2014 um 22:36
Questa montagna è un pozzo di San Patrizio, Giulio. Finiti i sentieri, cominceremo a calcarla tra boschi, rocce e rovi, accerchiati da cinghiali, cervi, corvi e biacchi. E ancora avremo da divertirci e stupirci!!


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