Monte Boletto da Torno (CO)


Publiziert von rambaldi , 7. Mai 2014 um 23:46.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Mai 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1100 m

Giornata con poco tempo a disposizione, riduco al minimo la trasferta in auto e mi dirigo a Torno. L'intenzione è di fare il giro degli avelli e di andare alla pietra Pendula: sono anni che non cammino lungo l'anello Torno - Piazzaga - Monte Piatto. Ci sono poi deviazioni verso Blevio, sia lungo la via Regia che più in quota, che potrei esplorare.

 

Inizio la mia passeggiata partendo dalla vecchia galleria ora chiusa al traffico. Una via secondaria rimonta il dosso e si collega alla via Regia offendo un ingresso panoramico su Torno. Visto che è presto scendo a lago per visitare con calma il caratteristico borgo. Disturbo un paio di 'papere' che fingono di dormire e mi incammino verso Monte Piatto risalendo a caso le strette vie del paese.

Mi ritrovo sulla mulattiera gradonata che risale nel bosco. Arrivato al monte, visto che la giornata è meravigliosa, decido di salire verso la dorsale lungo il sentiero che porta alla torre (o croce) d'Ardona rimandando la visita alla pietra pendula eventualmente al ritorno.

 

Sulla mulattiera incontro un gruppo di caprioli che si fermano qualche secondo più del solito prima di sparire nel bosco. Arrivano una madre con un piccolo, si voltano verso il bosco e attendono. In breve compaiono altri due esemplari. Ricompattato il gruppo, dopo un'occhiata all'estraneo, si tuffano di nuovo a valle.

 

Non mi resta che proseguire la salita, la mulattiera è ben tenuta e con parecchi tratti ripidi porta rapidamente ai ruderi che, come ricordavo, sono decisamente malconci. Da qui il percorso verso la dorsale spiana proseguendo ancora nel bosco, con qualche vista su Brunate ed il faro di San Maurizio.

 

Raggiunta la dorsale proseguo per la cresta concatenando Pizzo Tre Termini e Monte Astelè prima di risalire il Boletto.

 

Per la discesa vorrei ridurre i tempi di percorrenza. Avendo notato un cartello in legno 'non ufficiale' con indicato Torno proprio alle spalle della baita Fabrizio, provo a vedere sulla carta del Triangolo Lariano se il sentiero è segnato. Naturalmente non c'è, ormai conosco bene le caratteristiche di questa carta, però decido di provarlo ugualmente.

 

La traccia è labile, difficile da seguire. Si sviluppa a mezza costa su pendio ripido. Trovo un paio di segnavia in latta bianco – rossi e un misero ometto. Poi più nulla.

Mi rendo conto che la scorciatoia mi sta facendo perdere tempo visto che devo procedere con molta attenzione. Decido quindi di risalire, appena avrò raggiunto la dorsale, verso il monte Astelè in modo da riprendere il sentiero classico.

Per fortuna arrivato sulla dorsale noto dei freccioni rossi dipinti sugli alberi. I segni scendono direttamente nel bosco e sono frequenti, quindi decido di seguirli. La discesa in effetti è rapida e non presenta difficoltà fino a che non arrivo ad una radura dove le frecce spariscono.

Noto però un'esile traccia di sentiero, provo a seguirla verso sud, a sinistra, ma non mi sembra di vedere niente. Tornato sui miei passi mi dirigo a nord, sempre seguendo la traccia. Dopo poche decine di metri incrocio una mulattiera che imbocco in discesa per ritrovarmi in breve a Piazzaga.

 

Da qui il rientro verso Torno è semplice lungo il frequentato circuito dei massi Avelli. Non ho tempo di fare altre deviazioni o di fermarmi al crotto di Piazzaga. Probabilmente con la discesa diretta non ho risparmiato tempo ma almeno ho rinfrescato la memoria sugli itinerari di questa zona.


Tourengänger: rambaldi
Communities: Hikr in italiano


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