Rothorn da Berisal

Il Rothorn era una "delle cose da fare" in questo periodo di secca, anzi forse era una "delle poche nuove cose fattibili" in questo periodo di secca (grazie ai report di altre persone).

Le previsioni danno nuvoloso, ma noi speriamo che siano nuvole alte che non ci dovrebbero dare fastidio. Per arrivare al Passo del Sempione la nebbia la fà da padrona, ma una volta scesi sull'altro versante il tempo migliora.

Al parcheggio ci siamo solo noi e partiamo baldanzosi. Scendiamo alle baite di Steinumatte per poi addentrarci nel boschetto che ci permette di raggiungere la Steinutal.

La valle è lunga, silenziosa e solitaria.

Senza arrivare al passo Steinejoch risaliamo un canalone/pendio sulla sinistra, per due-terzi sci ai piedi e poi sci in spalla. Poco prima di uscire in cresta lasciamo gli sci per continuare più leggeri.
Arrivati in cresta ci accorgiamo che non abbiamo salito il canale "ufficiale" ma uno parallelo: poco male, il tratto in più a piedi non è molto lungo.
Infatti in poco tempo arriviamo al colletto dove esce il vero itinerario e dove si vedono le vecchie tracce (ecco perché non c'erano sul nostro percorso).

Continuiamo a piedi lungo la cresta un po' nevosa e un po' rocciosa e, dopo un paio di passaggi di arrampicata, arriviamo in vetta. Il Rebbio si erge sempre maestoso, questa volta visto da un angolo diverso dal solito (per me).

Tornati agli sci, faticosamente ci prepariamo per la discesa su una cengetta per poi scendere, quasi d'un fiato, il canale.

Accidenti, tra ieri e oggi ci siamo dati ad un po' di ripido, impegnativo per le mie capacità sciistiche.

Scivoliamo lungo la valle, cercando le traiettorie sulla neve migliore e arriviamo alla baita che indica l'inizio del bosco: qui affrontiamo la vera difficoltà di oggi.

Sciare nel boschetto è molto faticoso, tra le condizioni della neve, i rami e i sassi, ogni curva/salto deve essere controllata. Arrivo al ponte con le gambe affaticate ma, nell'attesa degli altri, ne approfitto per mangiare qualcosa e recuperare un po' le forze.

Risaliamo con gli sci in mano la stradina che si collega alla strada principale che percorriamo con gli sci fino alla macchina.