Al cospetto del monte Legnone visto dal fratello minore: il Legnoncino m.1714 (LC)


Publiziert von Alberto , 21. November 2013 um 10:43.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 November 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:00
Aufstieg: 600 m
Strecke:Quota 1120 - Artesso m.1210 - rifugio Bellano m.1309 - Roccoli Lorla m.1450 - strada militare del Legnoncino - S. Sfirio m.1700 - monte Legnoncino m.1714
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - uscita Dervio - Vestreno - Sueglio - Loco Toco - Roccolo di Artesso   rifugio Bellano (previ richiesta delle chiavi) - rifugio Roccoli Lorla
Unterkunftmöglichkeiten:ifugio Bellano (previ richiesta delle chiavi) - rifugio Roccoli Lorla
Kartennummer:Comunità Montana della Valsassina - Valvarrone - Val D' Esino e Rivera / kompass Lago di Como - Lago di Lugano / Parco Orobie Valtellinesi / cns n° 287 Menaggio

Tempo fa un fotografo che conobbi quassù disse: sono molti gli escursionisti che lo snobbano,scegliendo la vetta del Legnone,ma a panorama sul lago,il Legnoncino non ha paragone con il "fratello" maggiore....ragion per cui io vi sono salito già altre volte,prima che qualcuno me ne parlasse bene.


 

A volte capita di effettuare l'escursione senza pretendere di vedere qualcosa che ci meravigli e se la sorpresa è grande,inaspettata e ne siamo felici,altre volte siamo convinti di trovare ciò che cerchiamo....ma la delusione è dietro l'angolo. Avere la fortuna di essere al posto giusto e al momento giusto,questo è ciò che rende stupenda una giornata in montagna!


 

La mail che Max mi fa pervenire,include la scelta di salire anche su questa vetta,che i più decidono di accettare: io,nonostante il turno di notte che in questa settimana ho svolto,accetto anche dal fatto che per via dello sciopero nazionale ho potuto dormire un poco di più,ma ciò nonostante a causa di un impegno,non posso rischiare e decido di salire dal versante opposto,tramite la strada che raggiunge i Roccoli di Artesso. Mentre percorro la strada di montagna,desolata data la stagione,ecco che una coppia di cervi femmine mi attraversano a pochi metri: ovviamente non si sono fermati per darmi il tempo di fotografarli,peccato,erano proprio due stupendi esemplari. Questa è stata una delle sorprese che non ci si aspetta di sicuro.

Vista la neve sulla strada,decido di parcheggiare al bivio dove a sinistra si prosegue per l'abitato di Sommafiume,mentre a destra si sale ai Roccoli di Artesso: la quota di partenza si aggira sui 1120 metri e mi metto in cammino alle ore 8,50. Mi porto appresso le ciaspole dato che per un buon tratto sono all'ombra e non voglio avere sorprese,oramai ai pesi ci son abituato e poi non sono il tipo che deve tenere solo il minimo indispensabile in modo da velocizzare il passo....anche senza zaino la mia camminata è standard.....bradipesca per intenderci he he he (solo e in via esclusiva,in discesa posso leggermente raggiungere la velocità di una tartaruga....sempre se la tipologia del terreno e la meteo lo consentono lo consentono).

Giunto nei pressi del laghetto,proseguo e alla fine della strada (circa 2 km. dalla partenza) ecco un auto parcheggiata. Prendo a salire la mulattiera militare e dopo la caverna in roccia ecco che noto i cartelli e le recinzioni che vietano l'ingresso alle trincee sotterranee: anni fa erano state ripristinate e ne avevo percorso interamente i cunicoli ma ora le traversine che sostengono la parte superiore son cedute e la terra ha occluso parte della trincea sotterranea,peccato!

A quanto pare gli amici non sono ancora passati e da questo versante al momento siamo solo in tre a salire: giunto nei pressi del rifugio Roccoli Lorla,non seguo la strada che non è stata battuta,ma prendo a salire un sentierino a destra,di cui vedo le tracce di chi mi precede,poi si taglia passando per i rododendri fino a intersecarsi con la militare che la si segue fino ad arrivare ad un poggio con tavoli e panche dove il panorama si apre ai nostri occhi. Da qui si prosegue fino ad un tornante dove,alzando lo sguardo a destra,è visibile la chiesetta di San Sfirio (volendo è fattibile salirvi e poi procedere verso la cima),proseguo e giungo al termine della strada militare dove è stata chiusa l'entrata alla postazione osservatorio di vetta (pericolo di cedimento: per coloro che volessero entrare vi è la possibilità sul lato opposto,ma la corporatura dev'essere magra). Tramite un sentierino in costa si perviene alla cima con tanto di segnalazione da parte dell' IGM che raggiungo alle ore 10,50 e dopo 6 km. di percorso,dove vedo la coppia che mi precedeva: il panorama è a dir poco superbo,sicuramente essere su un 3000/4000 potrebbe risultare più appagante,ma l'esosità non rientra nei miei parametri e non snobbo le quote "basse" se poi qualcuno vuole fare una sgambata quassù....parte da Dervio e i 1500 metri di salita se li porta a casa.

Sicuramente gli amici dovrebbero giungere qui,intorno a mezzogiorno e nel mentre,preparo il cavalletto (a volte mi porto appresso pure questo) e comincio a scattare foto su foto e nel mentre cerco di capire le cime che vedo,almeno quelle che più riconosco,poi il resto cercherò di individuarlo a casa con l'aiuto della cartina,un piano di appoggio,una bussola e un metro,in tutta semplicità!

Per un ora abbondante rimango solo a godere dello spettacolo che mi circonda,il silenzio,una rarità che è bello riscoprire quando si è in questi luoghi,mentre la neve vien man mano sciolta dal sole che oggi scalda piacevolmente,come lo è,pranzare all'aria aperta in questo caso: ma oggi sto a regime,non ho portato nulla a parte una barretta di cioccolato in casi estremi di necessità,dato che ho una cena. Ecco che poco dopo le 12,00 spunta in testa il primo del gruppo che è salito da Posallo: Beppe,seguito da Paolo,poi seguono Francesco,Martine (di cui faccio conoscenza e in particolare mi complimento per l'ottima torta di carote e mandorle),Cristian (l'Elefantino),Ivan,Lella,Gabriele (lo Scoiattolo) e dulcis in fundus....oggi non tanto in fundus he he he....Max (l'Elefantone delle Alpi: se va avanti di questo passo....lievitando di peso.....passerà alle colline he he he!).

Bene,siamo una decina qui in vetta,ma poco dopo ecco un altro gruppetto dove l'unica signora mi chiede se sono io il Bradipo delle Alpi,aggiungendo che aveva letto su un sito alcuni soprannomi come "scoiattolo,bradipo,elefante,pantere".....no,al momento di pantere non ne conosco però,sono ben accette se lasciano gli artigli e le zanne a casa he he he!

Siamo quasi una ventina,quassù su questa cima,dove il tempo passa e la neve la si vede sciogliere quasi a vista d'occhio,data la giornata calda e dopo un paio di orette,alle 14,00 si decide di ripartire e mi unisco al gruppo per un tratto di discesa,poi nei pressi del rifugio Roccoli,ci salutiamo dato che gli amici effettueranno un giro ad anello (li ringrazio tutti per questa scelta e proseguendo la lettura lo scoprirete il perché). Tra il decidere dove si prende il sentiero trascorrono alcuni minuti,ma finalmente riescono ad essere concordi sul dove bisogna andare e li vedo scomparire nel bosco,mentre scatto l'ultima foto allo splendido Legnone. Per me la giornata è stata veramente stupenda sotto vari aspetti e credo che oramai nulla può stupirmi....ma come si suol dire: mai dire mai!

Assorto nei miei pensieri e programmando la gita per domenica,se sarà il caso,cammino prestando attenzione a dove metto i piedi,mentre alzo il capo.....mi prende un colpo.....che sono queste capre?.....capre?....ma sono 2 esemplari di CAMOSCI di eccezionale bellezza,una rarità (e forse unicità) vederli ad una distanza di 5/6 metri. Mi vedono e osservano,io evito movimenti bruschi e prendo adagio la macchina fotografica e comincio a scattare foto,loro....irremovibili e indifferenti......FANTASTICO! Non scappano nemmeno se mi muovo e noto che continuano a guardare verso valle,emettendo dei "rumuri" che nei video si sentono benissimo: sembra quasi che cercano o chiamano qualche loro simile. Ho passato minuti di grande soddisfazione e ho goduto appieno di una cosa che fino ad ora mi è stata concessa di vedere a lunga distanza: molto probabilmente essendo solo,non sentendo il vociare e il rumore di molti passi,non hanno preso paura e se ne sono stati buoni,ovviamente non era loro interesse farsi fotografare e per vedere bene il loro musetto,dovevo avere la loro attenzione,chiamandoli con qualche fischio senza che li infastidisse.

Ebbene con grande soddisfazione li lascio e proseguo il mio cammino,poi ecco che incontro un giovane con tanto di macchina professionale a cui gli dico che se è fortunato potrà vedere due stupendi esemplari di camoscio e gli mostro le foto e ne rimane colpito. Mi dice che se si sale quassù in estate verso sera (le 19,00) si possono ammirare dei gruppi di camosci che scendono per una condotta: egli è della zona e fa in fretta a venire qui. Concorda pienamente che è più facile avvicinarsi agli stambecchi (cosa che ho personalmente appurato),mentre i camosci sono più diffidenti e vederli da una distanza così ravvicinata.....per me è un grande regalo!


 

Anche su cime poco ambite ci si può imbattere in sorprese che stupiscono: oggi ne è stata data prova!

Se vi sono nomi errati riferiti alle cime che ho cercato di individuare,segnalatelo grazie.
 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 21. November 2013 um 21:11
Bravo ALberto, bell'incontro quello coi camosci.
Io ti ho preso alla lettera ed ho fatto un paio di correzioni, oltre ad indicare parecchie altre cime.
Comunque siccome non sono un mago uso questo sito x cercare di identificare le vette:
http://www.peakfinder.org/

Ciao, Ivan

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. November 2013 um 10:16
Grazie Ivan per la collaborazione e spero che ho indicato giusto: le punte sono tante e non è facile, Ciao


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