Girovagando... Corno Birone, Monte Rai, Cornizzolo
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L'obiettivo di oggi era quello di mettere insieme un po' di dislivello e qualche kilometro per ri-abituare le gambe e il fiato alle scarpinate.
Complici le previsioni un po' incerte, opto per i monti di Valmadrera, dove so che posso crearmi un'escursione (allungandola o accorciandola a piacere) assecondando la condizione del fisico e quella meteo...
Per fare qualcosa di un po' diverso dal (mio) solito decido di partire dal santuario di San Martino a Valmadrera in modo da salire prima sulle cime meridionali del gruppo: cime che, provenendo dalla parte opposta, molte volte restano fuori dall'itinerario.
Parcheggio vicino all'inizio della Via Crucis che porta al santuario, che raggiungo velocemente.
Da qui seguo il sentiero 1 che sale ripidamente, passando dal Ceppo della Forcola, al Corno Birone e successivamente al Monte Rai.
Oggi la parte del leone la fa il verde brillante di prati ed alberi, insieme alle mille sfumature di blu-viola-rosa-bianco-giallo dei moltissimi fiori: secondo me questo è il periodo migliore (a parte il caldo) per camminare su questi monti.
Si cammina seguendo le numerose testimonianze di fede degli abitanti dei paesi sottostanti: la Via Crucis ed il santuario in primis, la croce ed il bassorilievo della Madonna sul Corno Birone, sul Monte Rai la piccola croce di ferro battuto e la Madonnina che benevola e paziente guarda quest'ultimo angolo di Brianza, infine la grande croce del Cornizzolo, non prima di essere passati davanti alla chiesetta degli alpini vicino al rifugio Consiglieri.
Raggiungo il Cornizzolo (devo dire che me lo ricordavo più vicino) da cui scappo dopo poco per il continuo via-vai di runners; tornando prendo il sentiero n° 6 che passando dall'Alpe Alto scende a Terz'Alpe. Mi fermo a sgranocchiare qualcosa ed a fare rifornimento di acqua.
Mi sembra che le gambe possano darmi ancora qualcosa, quindi scendo alla Seconda Alpe e da qui prendo la mulattiera che va verso la Colletta dei Corni; tralascio il primo sentiero che incrocio (il Traverso) per prendere il secondo (n° 5) che verso destra sale a Pianezzo ed al rifugio SEV.
Non so perchè, ma questo sentiero mi piace sempre un po' di più ogni volta che lo percorro.
Qualche principio di crampi comincia a farsi sentire, quindi desisto dal salire anche sui Corni, e decido di cominciare a scendere. Oltretutto il cielo, che fino ad ora è stato sereno, comincia a coprirsi e sale una bella arietta: sembra quasi che stia per scoppiare un temporale, ma fortunatamente sono solo nuvole di passaggio ed in breve la giornata torna bella e calda come prima.
Passando dalla Bocchetta di Luera, scendo alla sorgente dell'Acqua del Fò e quindi a San Tomaso. Da qui col sentiero n° 3 torno verso Valmadrera.
L'attacco del sentiero 3 è alla casetta dove c'è il fontanone, alle spalle dell'agriturismo. Da qui si scende dritti, prima in mezzo agli orti, poi seguendo una traccia nell'erba (oggi alta, quindi traccia poco visibile) verso sinistra fino ad innestarsi su un sentiero più ampio che scende decisamente a destra. Attenzione che il sentiero pur essendo abbastanza intuitivo, non è molto segnato.
Si arriva alla località Ceppo in prossimità del ponticello dove inizia il Sentiero delle Vasche, lo si attraversa, si risale la scala sull'altro lato del torrente, e seguento ancora per poco il sentierino, si sbuca alle spalle della Quinta Stazione della Via Crucis percorsa all'andata. Da qui in breve al parcheggio.
Dati GPS: 18.1 km - 1840 m di dislivello
Complici le previsioni un po' incerte, opto per i monti di Valmadrera, dove so che posso crearmi un'escursione (allungandola o accorciandola a piacere) assecondando la condizione del fisico e quella meteo...
Per fare qualcosa di un po' diverso dal (mio) solito decido di partire dal santuario di San Martino a Valmadrera in modo da salire prima sulle cime meridionali del gruppo: cime che, provenendo dalla parte opposta, molte volte restano fuori dall'itinerario.
Parcheggio vicino all'inizio della Via Crucis che porta al santuario, che raggiungo velocemente.
Da qui seguo il sentiero 1 che sale ripidamente, passando dal Ceppo della Forcola, al Corno Birone e successivamente al Monte Rai.
Oggi la parte del leone la fa il verde brillante di prati ed alberi, insieme alle mille sfumature di blu-viola-rosa-bianco-giallo dei moltissimi fiori: secondo me questo è il periodo migliore (a parte il caldo) per camminare su questi monti.
Si cammina seguendo le numerose testimonianze di fede degli abitanti dei paesi sottostanti: la Via Crucis ed il santuario in primis, la croce ed il bassorilievo della Madonna sul Corno Birone, sul Monte Rai la piccola croce di ferro battuto e la Madonnina che benevola e paziente guarda quest'ultimo angolo di Brianza, infine la grande croce del Cornizzolo, non prima di essere passati davanti alla chiesetta degli alpini vicino al rifugio Consiglieri.
Raggiungo il Cornizzolo (devo dire che me lo ricordavo più vicino) da cui scappo dopo poco per il continuo via-vai di runners; tornando prendo il sentiero n° 6 che passando dall'Alpe Alto scende a Terz'Alpe. Mi fermo a sgranocchiare qualcosa ed a fare rifornimento di acqua.
Mi sembra che le gambe possano darmi ancora qualcosa, quindi scendo alla Seconda Alpe e da qui prendo la mulattiera che va verso la Colletta dei Corni; tralascio il primo sentiero che incrocio (il Traverso) per prendere il secondo (n° 5) che verso destra sale a Pianezzo ed al rifugio SEV.
Non so perchè, ma questo sentiero mi piace sempre un po' di più ogni volta che lo percorro.
Qualche principio di crampi comincia a farsi sentire, quindi desisto dal salire anche sui Corni, e decido di cominciare a scendere. Oltretutto il cielo, che fino ad ora è stato sereno, comincia a coprirsi e sale una bella arietta: sembra quasi che stia per scoppiare un temporale, ma fortunatamente sono solo nuvole di passaggio ed in breve la giornata torna bella e calda come prima.
Passando dalla Bocchetta di Luera, scendo alla sorgente dell'Acqua del Fò e quindi a San Tomaso. Da qui col sentiero n° 3 torno verso Valmadrera.
L'attacco del sentiero 3 è alla casetta dove c'è il fontanone, alle spalle dell'agriturismo. Da qui si scende dritti, prima in mezzo agli orti, poi seguendo una traccia nell'erba (oggi alta, quindi traccia poco visibile) verso sinistra fino ad innestarsi su un sentiero più ampio che scende decisamente a destra. Attenzione che il sentiero pur essendo abbastanza intuitivo, non è molto segnato.
Si arriva alla località Ceppo in prossimità del ponticello dove inizia il Sentiero delle Vasche, lo si attraversa, si risale la scala sull'altro lato del torrente, e seguento ancora per poco il sentierino, si sbuca alle spalle della Quinta Stazione della Via Crucis percorsa all'andata. Da qui in breve al parcheggio.
Dati GPS: 18.1 km - 1840 m di dislivello
Tourengänger:
Daniele
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (9)