Dal Cornizzolo 1241 m al Corno Orientale 1232 m passando per....
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Lasciata l’auto vicino alla chiesa di Suello ci dirigiamo verso la direttissima per il Cornizzolo che, come da nome, parte diretta con una Via Crucis che termina in località Priel.
La salita continua sempre bella ripida ma noi sfruttiamo i tornanti ignorando, quando possibile, i tagli.
Giunti in cima prima sosta. Mangiamo qualcosina e buttiamo lì un paio di idee su come proseguire.
Scesi dal Cornizzolo abbiamo il piacere di incontrare Numbers,
ivanbutti e
Canalina, quattro chiacchiere e ognuno per la sua strada.
Saliamo al Monte Rai e quindi giù al Corno Birone. Proseguiamo in ripida discesa con il sentiero Dario e William. Il sentiero è considerato un EE in quanto molto ripido, stretto e in vari punti esposto. In salita è solo faticoso in discesa bisogna prestare un poco di attenzione in più.
Incrociamo il sentiero del Luisin, bellissimo sentiero a mezzacosta che taglia tutto il versante lecchese. Lo seguiamo verso sx e arriviamo così a San Tommaso. Altra sosta. Rovinata u poco da una più o meno amichevole tribuna politica in svolgimento a uno dei tavoli. Ripartiamo per salire a Pianezzo e…sbagliamo sentiero, incredibile!
Eh sì, si riesce ancora a sbagliare nonostante i milioni di volte in cui ci siamo stati! Seguiamo dei bollini rossi. Da principio non noto niente di strano. Nel momento in cui vedo il Sasso Malascarpa, qualcosa comincia a non tornare. Diamo un’occhiata al GPS. Il sentiero non è riportato però c’è quello su cui dovremmo essere che, come pensavo, è più alla nostra destra. Tornare indietro? Ma va!!!! Comincia così il ravano. Risaliamo ripidamente il bosco, dove possibile mi abbraccio gli alberi, altre volte a quattro zampe o a pelle di leopardo. Marco continua a dire che ci siamo quasi…alla terza volta quasi me lo mangio…poi vedo passare una persona sopra le nostre teste e allora sì che gli credo!
Ritrovato il sentiero corretto, arriviamo, con un altro breve svarione, alla Fonte del Fo’.
E’ più tardi di quello che pensavamo. Abbandoniamo l’idea di salire al Corno Orientale per il tratto attrezzato ma proseguiamo lo stesso per Pianezzo. Comunque veloce deviazione al Corno Orientale e quindi rifugio facendo attenzione ai tratti gelati strapestati!
Risalita, sempre su neve durissima, al Colle dei Corni e quindi discesa, tutto pulito, alla Colma dove, imbocchiamo un sentiero, indicato da una freccia verde su un albero e poi da bolli gialli che con qualche risalita ci porta all’Alpe Alto. Quindi Rifugio Consiglieri e discesa a San Pietro.
Un cartello indica Suello a 45 minuti. Non pensiamo di avere tutto questa luce per cui scendiamo a Civate e, al termine della mulattiera, invece di scendere a verso il paese, proseguiamo diritti su sterrata. Indicazione 25 minuti a Suello che raggiungiamo ormai al buio!
Sarà, ma amo sempre girare in questa zona, ogni volta è una scoperta e, grazie agli innumerevoli sentieri si riescono a passare delle bellissime giornate!
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