Partiamo da Frasco alle 9, per salire alla Cima di Gagnone forse è un po' tardi ma ci tentiamo.
La prima parte della Val d'Efra sale dolcemente, lungo il percorso si incontrano i resti di due fornaci per la calce e numerose, magnifiche cascate, dopo i ruderi di Montada si traversa il torrente nei pressi di diverse cascate ed il sentiero, un vero capolavoro, comincia finalmente a salire ripido.
Passiamo attraverso una bellissima faggeta, poi i faggi fanno spazio ai larici e nei pressi dell'Alpe Efra usciamo dal bosco.
L'alpeggio è in ottima stato e si trova in magnifica posizione soleggiata e riparata dai venti settentrionali.
Facciamo una breve sosta e poi ripartiamo verso il Lago d'Efra che da qui non è molto distante.
Il lago è veramente un gioiello, ci fermiamo un po' sulla riva e poi diamo uno sguardo alla carta: la mia risale al 1989 e riporta un sentiero che sale direttamente al Passo del Gagnone, faccio un breve sopralluogo ma a quanto pare è abbandonato: la traccia c'è ma non sembra molto evidente, probabilmante dopo la costruzione della Capanna Efra non è più stato segnalato.
Torno al lago e, a scanso di equivoci, decidiamo di salire al passo transitando dalla capanna per poi proseguire verso il Passo del Gagnone.
La capanna è piccola ma molto funzionale ed ottimamente tenuta, dalla terrazza antistante il panorama è grandioso, mangiamo qualcosa e poi ripartiamo, in una trentina di minuti siamo al Passo del Gagnone, qui la vista si apre sulla Val d'Ambra e la Riviera, se si fa la fatica di salire fino alla capanna vale decisamente la pena di salire fino a qui, ci sono anche alcuni piccoli specchi d'acqua che rendono il posto ancora più suggestivo.
E' già piuttosto tardi ma Brenna parla di un magnifico sentiero che porta alla Bocchetta dello Scaiee...siamo qui, sarebbe un peccato non andare a vederlo.
Riprendiamo a salire, il caldo si fa sentire ed anche la fame, risaliamo un ripido pendio erboso ed arriviamo ad sorta di bocchetta da cui parte il sentiero che percorre una cengia, non stretta ma decisamente aerea, c'è un breve tratto attrezzato con un cavo metallica per il resto si cammina a picco sul lago sottostante.
Arriviamo alla Bocchetta dello Scaiee, qui troviamo i segnavia bianco - blu dell'Alta Via della Val Verzasca che risalgono la cresta della Cima di Gagnone, c'è anche il sentiero che contorna il versante Sud Ovest per poi risalire le placconate...la tentazione è forte ma sono quasi le due, dobbiamo ancora mangiare e fra salire e scendere rischiamo di arrivare a casa con il buio.
Vabbè sarà per un'altra volta, saliamo allo Scaièè che dista due minuti e finalmente plachiamo i morsi della fame.
Come dice il Brenna anche questa è una montagna importante ed, in effetti, il panorama è veramente notevole, senza contare la vista aerea che si gode sul sottostante Lago d'Efra.
Un rapido pranzo e ripartiamo, dall'alto il sentiero abbandonato su cui avevo fatto un rapido sopralluogo non sembra così malmesso, decidiamo di raggiungere il Passo del Gagnone e da lì prenderlo per scendere direttamente al lago. La scelta non è delle più felici: tratti ben visibili si alternano ad altri dove il sentiero scompare del tutto, nella parte bassa poi i rododendri hanno invaso completamente il tracciato, si vede dove passare ma si deve procedere con cautela, finalmente siamo al lago, un terzetto di tedeschi o svizzero - tedeschi lo raggiunge insieme a noi provenendo dal fondovalle e, in men che non si dica, si tuffa per un magnifico bagno rinfrescante...l'invidia è notevole (nello zaino ho anche costume e asciugamano!), noi dobbiamo limitarci ad una rinfrescata, ripercorriamo il sentiero fatto stamane che sembra non finire mai e finalmente poco prima delle 18 siamo di ritorno a Frasco, un bel pediluvio nella fontana e via, verso casa.
La difficoltà della gita è complessivamente T3, il più è limitato al sentiero in disuso fra il Passo del Gagnone ed il Lago d'Efra, tutto sommato non si risparmia tempo a percorrerlo, anzi...
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