Il selvaggio mondo dell'Alpe di Paraula


Publiziert von Zanna , 2. Juni 2012 um 12:33.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:25 Mai 2012
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Castello   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m
Strecke:Brontallo - Monte di Dentro - Paraula Corte di Fondo - Paraula corte di mezzo - Paraula corte di Cima - Splüi - Scinghiöra - Brontallo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Locarno strada cantonale della Vallemaggia fino a Bignasco. Ora seguire la direzione Peccia - Lavizzara e dopo pochi km svoltare a sinistra in direzione Brontallo.

Partenza di buon mattino al romantico paesino di Brontallo. Dopo aver scambiato due parole con un abitante del paese, risalgo la parte sinistra (ovest) del villaggio per imboccare il sentiero segnato in bianco e rosso che porta - attraversando i caratteristici vigneti di Brontallo - verso i monti di Tanèda. Poco sotto questo monte, il sentiero raggiunge una strada sterrata che, attraversando anche una breve galleria ben percorribile senza pila, conduce in orizzontale alla stazione di arrivo della funivia di servizio dell'OFIMA, situata proprio sopra l'abitato di Cavergno.
Ora il sentiero riprende a salire e, passando per il sempre ben curato Monte di Fuori,  si raggiunge il Monte di Dentro. Questo balcone particolarmente panoramico tenuto con tanto amore da chi lo abita invita a godersi una lunga pausa di osservazione. Da qui si scorgono infatti i corti della Bedù, Cranzünell, Cranzünasc, la cascata di Foroglio, il Launc, Solögna e la catena del Basodino.
L'obiettivo oggi consiste nel visitare i tre corti abbandonati dell'Alpe di Paraula, per il quale non c'è più sentiero. Si trovano però ottime indicazioni nell’opera di Giuseppe Brenna - di recente pubblicazione -dedicata agli Alpi di Val Bavona .
Risalgo il prato soprastante il Monte di Dentro e entro nel bosco. Con salita in diagonale verso nordest mi dirigo verso il “di” di “Ri di Paraula” indicato sulla carta nazionale fino a trovare il resto di una scala che mi conferma di essere sulla retta via. Continuo la salita sempre diagonale entrando così  nel profondo vallone di Paraula evitando delle roccette a destra, ma senza scendere nel solco del Ri di Paraula. Eccezion fatta per qualche molto sporadico resto di sentiero, non vi è più traccia. Proseguo la salita lungo il pendio a nordovest del profondo vallone di Paraula. È molto utile qui muoversi con l’altimetro. Raggiunta la quota circa 1540 proseguo la salita piegando in modo deciso verso nord (sinistra) lungo il ripido pendio su cui giace la cascina di 1620 m circa, indicata, ma non quotata sulla CN.
Quale sorpresa vedere apparire nel bosco questo cascinino sperduto, costruito a regola d’arte e ancora tanto ben conservato!
Dopo una breve pausa mi alzo lungo la fascia erbosa (ben indicata sulla CN) che si fa più aperta fino al punto in cui ci si affaccia sull’intricato mondo della Bedù. Una visione che merita meditazione e un omaggio a chi un tempo lassù ha operato con tanta fatica. Da qui, piegando a destra raggiungo con percorso logico ma sempre senza sentiero il pianoro soprastante dove si trova il corte di mezzo di Paraula. La cascina con il tetto a una sola falda costruita al riparo di un grande macigno resiste ancora, ma il tetto mostra notevoli cedimenti.
Per raggiungere il corte di cima proseguo la salita seguendo il costone erboso soprastante. A quota 1880 m circa, resti di sentiero e una serie di antiche scalette verso il cielo mi portano agevolmente al pianoro di quota 2030 circa. Questo posto offre una vista mozzafiato sulla Val Bavona e in particolare sul mondo della Bedù, permettendomi di studiare l’itinerario che permette di scendere al suo corte di cima. Ma sarà per un’altra volta… oggi ho deciso di andare verso il corte di Cima di Paraula.
Da qui una traccia di sentiero che si fa sempre più visibile mi porta comodamente – passando appena sopra ai ruderi del corte di cima di Paraula – alla sella situata a quota 2030 circa proprio sotto la verticale del Pizzo Paraula.
Seguendo un sentiero di pecore scendo al rifugio Spulüi dove mi concedo una bella pausa. La discesa segue il sentiero indicato anche sulla CN che, passando per il Bosco di Chiöll, conduce a Scinghiöra. Da qui il sentiero ora marcato in bianco e rosso mi riporta al bel paesino di Brontallo passando per il monte di Margonegia.

La visita ai tre corti di Paraula non è particolarmente difficile richiede però una buona abilità a orientarsi e muoversi in un ambiente sconnesso e senza sentieri. La parte più delicata del percorso consiste nei 200 m di dislivello tra quota 1400 metri circa e il corte di fondo di Paraula.
 


Tourengänger: Zanna


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Kommentare (2)


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GM hat gesagt:
Gesendet am 8. Juni 2012 um 12:00
Ciao,
avevo proprio intenzione di fare questa gita (e poi quella di Foioi) al primo week utile..
grazie alle tue relazioni andro' un po' piu consapevole del tragitto
grazie, ciao
Guido

Zanna hat gesagt:
Gesendet am 10. Juni 2012 um 09:58
Ciao,

Ottima scelta, il posto è molto bello! Il T5 è più abbondante che scarso e si riferisce principalmente all'assenza di traccia in terreno un po' impervio.
Per Foioi i passaggi un po' delicati sono più frequenti, specialmente in discesa.
Tieni conto che col passare delle settimane la vegetazione rende i passaggi fuori sentiero più faticosi.
Ciao,
Stefano


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