Punta Martin 1001 m

Vista da Cristina

Punta Martin e la sua valle, un luogo che non ci saremmo mai aspettati di trovare alle spalle di Genova.
 
Si lascia l’auto al Santuario di Acquasanta (la focaccia con il mais che trovo qui è ottima!), si oltrepassa la stazione ferroviaria e si entra in un altro mondo, un po’ come Alice nel paese delle meraviglie.
 
La prima volta che ci siamo stati siamo rimasti a bocca aperta, questa lunga valle, solcata da un torrente ricco d’acqua con numerose cascatelle e pozze, l’erica che raggiunge le dimensioni di piante più alte di noi, l’euforbia che forma degli enormi cespugli gialli, una lunga cresta che porta in cima oppure un sentiero valutato più impegnativo ma probabilmente solo perché un poco più esposto e poi…giunti in cima, e lasciate le rocce…un pratone che dolcemente, se non c’è vento, altrimenti si deve procedere a carponi, porta al Monte Pennello, tutto questo a pochi km dal mare. Ci sono altri posti simili ma il mare è sempre a vista, qui invece non lo vedi e non pensi che ci sia fino a che non ti trovi in alto sulla valle.
 
Il tempo oggi è poco, prima delle 14,00 vogliamo partire per evitare le code dei pasquettari.
 
Decidiamo di salire per il sentiero che il Cai ha classificato EE dal secondo guado.
 
A Gazeu quindi svoltiamo a dx e cominciamo la ripida salita fino al bivio successivo che avvisa appunto che dal secondo guado il sentiero diventa EE, beh l’esperienza ce l’abbiamo ma sarà sufficiente?
 
Passiamo i due guadi, altro cartello, altro avviso, bon da qui passano solo gli EE. La salita diventa ripida, tra erba e pietraie saliamo verso la cresta, il tratto che ci separa dai prati diventa sempre meno e cominciamo a chiederci in cosa consiste la doppia E, non vediamo niente di più difficoltoso del percorso classico di cresta.
 
Arriviamo alle rocce dove una lunga e suggestiva cengia a tratti esposta ma attrezzata con un buon cavo, porta all’ampio canalone erboso e quindi ad uscire dal vallone e a vedere finalmente il mare.
 
Francamente non vedo grandi differenze tra questo percorso e quello classico di cresta, i tratti esposti ci sono in entrambi i casi, questo è forse più ripido ma nell’altro in alcuni punti si è obbligati ad usare le mani. A questa stregua dovrebbero essere valutati entrambi allo stesso modo, in ogni caso molto bello.
 
Proseguiamo ora lungo la cresta, e tanto per non dimenticarci che il mondo è piccolo incrociamo una coppia che avevamo conosciuto questa estate durante la nostra permanenza nel cuneese.
 
Purtroppo il tempo stringe, mi sembra di essere scortese nel voler tagliar corto in convenevoli, ma oltre al traffico che vorremmo evitare, il tempo è cambiato clamorosamente, altro che sole, c’è un nero da far paura e noi ora dobbiamo scendere lungo la cresta…
 
Raggiungiamo Punta Martin, e poi giù velocemente. Ho il terrore dei temporali per cui evito di guardare il nero che avanza, ignorandolo forse anche lui ci ignora. Ma non è tutto, scendendo lungo la cresta si vede l’autostrada…, miiii saranno le 11,30 e già non si muovono, tutto bloccato. Vuoi vedere che essendo il tempo peggiorato bruscamente la gente ha rinunciato alla classica gita di Pasquetta e se ne sta tornando a casa prima?
 
Beh ormai la frittata e fatta, se coda dovremo fare la faremo. Stamattina c’era il sole, le previsioni davano sole se poi alle 11,00 tutto si è capovolto mica ce lo potevamo immaginare?
 
Scendiamo lo stesso di buon passo più che altro per evitare una sciacquata o peggio ancora un temporale, faremmo proprio da parafulmini!
 
Arriviamo asciutti ad Acquasanta, mangiucchiamo qualcosa davanti al Santuario dove i soliti furboni dell’ultima ora sono in attesa di poter entrare in uno dei pochi ristoranti del paese. Visto il tempo oggi poche grigliate in Liguria ma sicuramente i ristoratori hanno gioito di ciò!
 
Alle 13,15 lasciamo Acquasanta mentre comincia a piovigginare, le temute code non le troveremo, probabilmente quello che abbiamo visto dalla cresta era solo l’ingorgo che si forma spesso allo svincolo per Milano e, alle 15,10 siamo felicemente a casa.


Vista da Marco27

Anche qui mi limito solo a sottolineare la bellezza di questa valle, nascosta dietro i cantieri di Genova, e della quale non si sospetta la presenza finchè non ci si capita dentro.
Finchè non si sale in cresta, e si vedono i container del porto, l'autostrada, e le più frequentate vie di accesso a Punta Martin e al Monte Pennello, si ha l'impressione di trovarsi in mezzo ai monti, e non a pochi chilometri dal mare. La vegetazione, è vero, non è quella tipicamente alpina, ma è composta per lo più dalla consueta macchia mediterranea tipica di questi luoghi, in quanto comunque ci si trova per lo più girati verso S / SSE, tuttavia questo posto è bello davvero, e le foto non gli rendono pieno merito. 


DATI GPS
Dislivello 916 m; 12,62 km