Circuito ad Anello in Val Traversagna "Rifugio Alp di Luarn m.1655"


Publiziert von Alberto , 28. April 2011 um 17:15. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:23 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   Gruppo Portola-San Jorio 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1343 m
Abstieg: 1400 m
Strecke:Sant'Anna m.340 -Pianasc m.580 -Tec Bianch m.645 -Soltima m.775 -Pertisc -il guado m.933 -Monti di Olin m.953 -valle di Lanes -Mont di Lanes m.1270 -rifugio Alp di Luarn m.1655 RITORNO: Pian Dara -La Bola m.1205 -Monti di Lava m.1052 -torre di Bogian m.693 -Pianasc m.580 -Sant'Anna m.340
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano -Chiasso -Bellinzona -prendere per il san Bernardino -uscita Roveredo -prendere per Roveredo -poi per monti di Laura e parcheggiare alla casa di cura di Sant'Anna
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Luarn (p.l. n°10)
Kartennummer:cns n° 1214 passo San Jorio o 277 Roveredo

vista da Alberto relazione tecnica: La partenza (ore 8,20) è al parcheggio della Casa di cura per anziani,praticamente è la strada che porta ai monti di Laura: si seguono le indicazioni che ci conducono ad attraversare il torrente Traversagna,passando davanti alla bella chiesa. Si prosegue sulla stretta strada in bitume e in alcuni tratti sterrata,con pendenza accentuata e a volte con tratti in piano. Ad un tornante che piega a destra,si noterà l'evidente segnaletica per il rifugio (dato che parte del percorso è a nord è possibile trovare neve o ghiaccio,quindi si opta per proseguire lungo la valle),ma noi prendiamo per i Monti di Lanes come riferimento,tranne Claudio che non ascolta mai. Si supera la località Soltima m.775 e Pertisc,dove poco dopo trascuriamo il sentiero segnalato per Luarn,proseguendo la carrareccia,guadando il torrente (quota 933) con una bella cascata,proseguendo fino ai Monti di Olin m.953. Poco dopo una strada prosegue a sinistra (ed era quella che avremmo dovuto prendere) invece proseguiamo sempre lungo la valle fino al termine della strada (tratto in parte nuovo,non segnalato sulla carta che finisce ai piedi dei Monti di Lanes a quota 1150 circa km.7 a detta dei locali). Da qui ci si inerpica lungo un sentiero che conduce ad una bella zona disseminata di baite,dalla quale si può vedere la testata della valle: il sentiero prosegue e giunge ad un bivio dove un cartello indica per Luarn a sinistra e uno non ufficiale poco avanti indica ben 2 ore ancora di marcia (in realtà ci vuole 1 ora e 30). Si sale attraverso un bosco di latifoglie seguendo i segnali BIANCHI visibili ai cacciatori che fanno le battute notturne,poi dopo aver arrancato fino alla quota di 1550 metri circa,il sentiero si sposta decisamente a sinistra con un lungo traverso che supera canali con torrenti. Brevi tratti sono smontati a valle,comunque con un poco di attenzione si superano e ci si addentra in boschi di aghifoglie per poi arrivare al pascolo dove è ubicato il grazioso rifugio (ore 12,00). Il ritorno è stato effettuato sul percorso fatto da Claudio,il quale si affaccia sulla val Grono e aggirando la Cima Grande m.1589,scende alle baite di la Bola m.1295,poi ai Monti di Lava m.1052 e a Bogian m.693 dove vi è una antica torre di avvistamento e infine si perviene alla strada in bitume percorsa in andata.  Km. andata circa 9,per un totale di circa 15 km.  Attenzione: solo il percorso che abbiamo fatto in discesa,a risalirlo,richiede 3 ore e 30 (tempistica da segnaletica e verificato con la mia agenda a passo "normale"),mentre quello che abbiamo percorso in andata,calcolare almeno 4 /4,30 ore!
Relazione: Gabriele (che poi ha rinunciato) mi chiede se facevo qualcosa e gli propongo due escursioni,visto il tempo mica tanto bello,conviene avere a disposizione delle alternative con rifugio annesso. Poi mi giunge l'invito da parte di Francesco per il rifugio Alp de Fora e gli consiglio che è meglio evitare: mi dice che se ci troviamo al Breggia con Claudi e Ivan,poi si decide dove andare. Lo avviso delle due idee che ho già proposto ad altri: chissà perché,ma il rifugio Luarn riesce ad interessare,mentre la capanna Genzianella (con giro ad anello) non interessa a nessuno...(le cose nuove e toste attraggono). Così ci si trova a Roveredo,con Ewuska,Amedeo e il gruppetto parte: durante il viaggio c'è chi vede l'azzurro del cielo dove non esiste,mentre il bradipo vedeva solo il grigiore delle nuvole...e nessuno spiraglio di sole...e ciò è stato azzeccato in pieno! Camminando,mi rendo conto che sto andando al passo di un giaguaro,al che,nonostante mi sentivo di farcela,avevo forti dubbi sulla mia capacità di mantenere tale ritmo fino in fondo (ed effettivamente è stato così: il cedimento al ritorno del classico passo non si è fatto attendere troppo). Ewuska sembrava la freccia rossa,per rallentare (forse) il suo passo,bisognerebbe addossargli altri due zaini: una resistenza incredibile!!! Comunque anche gli altri amici mica scherzavano,l'unico che riusciva a muoversi a mò di moviola ero io,il mitico bradiposki. Ogni tanto si legge la carta...si prosegue e...opss,è finita la strada,ora comincia il sentiero: troviamo alcuni che stavano ripulendo il sentiero e scambiamo alcune parole,la più importante è stata quella di Ivan che ha domandato in che località ci tovavamo...Lanes? @@@@z,ma questo non è il sentiero che volevo fare,qui la allunghiamo e di brutto: gli amici,senza preoccuparsi più di tanto,continuavano il cammino,parevano ulteriormente felici a fare qualche chilometro in più...io invece mi preoccupavo del fatto che non conoscevo il percorso che stavamo per seguire e non volevo trovarmi in qualche casino con sentiero ostioso e passaggi strani...Va bbè,speriamo in bene!!! Dopo un pochetto,ecco una signora tutta sola,alla quale non posso fare a meno di tempestarla di domande,per assicurarmi di non trovarmi in qualche casino: mi dice che vi sono alcuni punti dove il sentiero è franato a valle,ma si possono superare e un canale ancora innevato ma superabile,mentre il percorso da lei fatto (che è quello seguito da Claudio) non presenta neve,tranne all'alpe Luarn. Soddisfatto la saluto e con l'animo in pace (in caso che gli amici vogliano scendere dall'altra parte,sono tranquillo) proseguo...però,qualcuno si è già dileguato,poi vedo Amedeo che pazientemente aspetta il lento bradipo e insieme giungiamo al rifugio dove all'interno è animato dalla voce prorompente di Claudio: facciamo conoscenza con la famiglia Raveglia: padre e due figlie che rimangono sbalorditi dal po po di viveri che mettiamo a disposizione...pure il gran finale con la mitica torta (migliorata) apprezzata anche dalle ragazze (una mi avrebbe anche sposato,ma l'età ...mi ha salvato he he he). Si chiacchera e si mangia con piacere,al caldo del tepore del camino che loro avevano acceso: grazie,è una cosa rara per me,non fare il capanat,di solito sono io che riscaldo l'ambiente! Poi il vino rosso e bianco cala nelle gole arse...da che se il sole non c'era? Ma andava giù,mentre io bevevo la mia tisana tiepida,come un nonnetto che deve andare a letto. La grappa locale che manco l'odore mi azzardavo sentire,finisce,tutto o quasi si consuma,come il tempo che prosegue inesorabilmente invitandoci ad alzare le stanche terga,per rimettersi in cammino: salutiamo e ripartiamo con a capo Claudio che ci fa da guida...figuremes,dopo qualche minuto non lo vedi più...! La lunga e interminabile discesa con passo veloce e sostenuto (perchè si scende anche velocemente? Ci pensa la forza di gravità,non è abbastanza?) giungiamo in una baita dove sostiamo per ciapà fiaa. Poi,curiosiamo intorno alla torre e infine al parcheggio,dove i temerei approfittano per un pediluvio in una fontana: speriamo che nessuna pecora si abbeveri alla fontana he he he! Ringrazio la casa vinicola "Amedeo & Claudio", il salumificio "Francesco", la famiglia Raveglia con il loro piccolo "caseificio" e la pasticceria "bradiposki". Aggiungo che il bradipo,Domenica e lunedì,si è ritrovato con i quadricipidi letteralmente massacrati,dolori lacinanti solo a salire il marciapiede: credo che dovrò riprendere a scendere senza correre,altrimenti sono dolori per me (dopotutto ho una certa età).  Ciao a tutti e alla prossima!


Amedeo
Percorso e meta molto belli (a me sconosciuti) con alpeggi molto curati. Per chi vuole giungere prima al Rifugio Luarn consiglio di fare il giro in senso opposto, piu ripida ma veloce la salita e lungo ma rilassante (con qualche noia per chi non ama il cemento e l'asfalto) il ritorno. Inoltre il sentiero tra i Mont di Lanès e l'Alpe di Luarn si snoda per un lungo tratto su una cengetta da fare con attenzione in caso di pioggia o di sentiero bagnato.
Note della giornata: Piacevolissimo  l'incontro con la famiglia di Livio R. di Roveredo (che spero ci legga avendogli segnalato il portale Hikr.org)  padre di due simpatiche  figlie (che però caricano al papà i pesi....ehm, ehm....) con scambio di cibo, bevande, idee, modi di vivere e di vedere la vita e il mondo!!! Svizzeri e italiani così diversi... e così uguali! Alla prossima!!  


FRANCESCO:::: Cosa aggiungere alla bellissima relazione di Alberto se non il fatto che da parte mia la gita è stata molto gradita, sia come sviluppo sia come dislivello ma, sopratutto per la torta del bradipo: qs. volta era proprio buona,morbida come piace a me!!!
 Lungo il percorso i diversi incontri con alpigiani locali avevano un comune denominatore : grande cordialita' ,confermata con l'incontro al rifugio di una simpatica famiglia  di Roveredo, al quale vorrei porgere la mia gratitudine per l'ospitalita ed il convivio .

IVAN  Gli amici hanno detto praticamente tutto; sottolineo anche io l'incontro davvero piacevole con la famiglia Raveglia, la torta di Alberto ancor meglio che in passato e la sempre allegra compagnia che oramai contraddistingue tutte le nostre uscite. Alla prossima.

Tourengänger: Ewuska, ivanbutti, Alberto, Francesco, Amedeo


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Kommentare (2)


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beppe hat gesagt: BEL GIRO
Gesendet am 28. April 2011 um 18:46
Complimenti a tutti per il bel giro ,io ero stato con Alberto nel periodo autunnale con dei colori stupendi ciao a presto Beppe

Francesco hat gesagt: RE:BEL GIRO
Gesendet am 29. April 2011 um 06:13
Grazie Beppe, a domenica.


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