Torre del Boggian e Monti di Lava
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Ho sentito parlare della torre di Boggian sopra Roveredo, ho letto alcune relazioni che ne hanno descritto
Il bel panorama che si può ammirare dalle sue alture e la ripida salita che si deve affrontare per raggiungerla, così oggi abbiamo deciso di andare a fare un giro a Roveredo.
Il circuito che passa dai ruderi della Torre di Boggian m. 692 e sale fino ai Monti di Lava m. 1051, inizia a Roveredo San Fedele, dopo aver lasciato l’auto al grande posteggio gratuito posto dopo la Casa di Cura Immacolata, in riva al torrente Traversagna.
Lasciata l’auto si attraversa il ponte sul torrente, di fronte ci troviamo la bella Chiesa della Madonna del Ponte Chiuso o di Sant’Anna, l’interno è in ristrutturazione e da uno sguardo veloce cogliamo l’importanza delle sue decorazioni e del restauro in corso.
Superiamo la chiesa ed iniziamo ad affrontare la ripida salita che si alza sulla destra, seguiamo i segni bianco rossi prima su asfalto, poi prendiamo a destra un ripido sentiero che attraversa un bellissimo bosco di castagni, incontriamo alcuni alberi secolari e continuiamo a salire fino al bivio con cartelli indicatori gialli, che indicano la via per la Torre di Boggiano a m. 692.
Superiamo alcune cascine e raggiungiamo i ruderi della Torre, panorama eccezionale su Roveredo e sulla piana della Mesolcina, si spazia da San Vittore a Santa Maria in Calanca, alla Val di Lava ecc.
Dopo una breve sosta per apprezzare il paesaggio ed ammirare i resti della torre, continuiamo la salita e raggiungiamo i Monti di Lava a m. 1051, oltrepassiamo il bosco, superiamo delle belle cascine ristrutturate
e ci portiamo verso il pianoro che segna la via che dobbiamo seguire, da qui si apre la vista verso la Val Pontirone, la Val d’Intres con Cima Grande e Cimetta e le altre che non conosciamo.
Pausa spuntino e ci dirigiamo, in discesa, verso Pertisc, Soltima, Videcc, Tecc Bianch, Pianasc e riprendiamo il sentiero fatto in salita, che ripercorriamo a ritroso fino al posteggio dove abbiamo lasciato l’auto.
Da Pertisc in poi è un susseguirsi di cascine ristrutturate e ben tenute, poste su dei pendii molto ripidi, con la presenza di castagni secolari e raggiunte da una stradina-sentiero in cemento, che mette a dura prova le articolazioni umane, ma che permette la risalita con i quad ai proprietari delle suddette.
In conclusione possiamo dire di aver fatto una bella escursione, non lontano da casa, di aver percorso luoghi a noi sconosciuti, di aver apprezzato il panorama che abbiamo attraversato e soddisfatti di questa bella esperienza vertical ringraziamo la signora Ella per il caffè offertoci presso la sua baita a Soltima e per la gentilezza e cortesia dimostrataci.
Escursione da consigliare in primavera-autunno, Ciao e alla prossima!!
Il bel panorama che si può ammirare dalle sue alture e la ripida salita che si deve affrontare per raggiungerla, così oggi abbiamo deciso di andare a fare un giro a Roveredo.
Il circuito che passa dai ruderi della Torre di Boggian m. 692 e sale fino ai Monti di Lava m. 1051, inizia a Roveredo San Fedele, dopo aver lasciato l’auto al grande posteggio gratuito posto dopo la Casa di Cura Immacolata, in riva al torrente Traversagna.
Lasciata l’auto si attraversa il ponte sul torrente, di fronte ci troviamo la bella Chiesa della Madonna del Ponte Chiuso o di Sant’Anna, l’interno è in ristrutturazione e da uno sguardo veloce cogliamo l’importanza delle sue decorazioni e del restauro in corso.
Superiamo la chiesa ed iniziamo ad affrontare la ripida salita che si alza sulla destra, seguiamo i segni bianco rossi prima su asfalto, poi prendiamo a destra un ripido sentiero che attraversa un bellissimo bosco di castagni, incontriamo alcuni alberi secolari e continuiamo a salire fino al bivio con cartelli indicatori gialli, che indicano la via per la Torre di Boggiano a m. 692.
Superiamo alcune cascine e raggiungiamo i ruderi della Torre, panorama eccezionale su Roveredo e sulla piana della Mesolcina, si spazia da San Vittore a Santa Maria in Calanca, alla Val di Lava ecc.
Dopo una breve sosta per apprezzare il paesaggio ed ammirare i resti della torre, continuiamo la salita e raggiungiamo i Monti di Lava a m. 1051, oltrepassiamo il bosco, superiamo delle belle cascine ristrutturate
e ci portiamo verso il pianoro che segna la via che dobbiamo seguire, da qui si apre la vista verso la Val Pontirone, la Val d’Intres con Cima Grande e Cimetta e le altre che non conosciamo.
Pausa spuntino e ci dirigiamo, in discesa, verso Pertisc, Soltima, Videcc, Tecc Bianch, Pianasc e riprendiamo il sentiero fatto in salita, che ripercorriamo a ritroso fino al posteggio dove abbiamo lasciato l’auto.
Da Pertisc in poi è un susseguirsi di cascine ristrutturate e ben tenute, poste su dei pendii molto ripidi, con la presenza di castagni secolari e raggiunte da una stradina-sentiero in cemento, che mette a dura prova le articolazioni umane, ma che permette la risalita con i quad ai proprietari delle suddette.
In conclusione possiamo dire di aver fatto una bella escursione, non lontano da casa, di aver percorso luoghi a noi sconosciuti, di aver apprezzato il panorama che abbiamo attraversato e soddisfatti di questa bella esperienza vertical ringraziamo la signora Ella per il caffè offertoci presso la sua baita a Soltima e per la gentilezza e cortesia dimostrataci.
Escursione da consigliare in primavera-autunno, Ciao e alla prossima!!
Tourengänger:
G&R-dragonfly

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