Pizzo d'Eus (1'728 m.s.m.)


Publiziert von ale84 , 2. Juni 2010 um 13:41.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:21 Mai 2010
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Poncione Rosso   CH-TI 
Aufstieg: 1315 m
Strecke:[LUNGHEZZA 8.6km] Lavertezzo frazione Rancone (615 m.s.m.) - Costa (667 m.s.m.) - Monde - ponte a quota 674 m.s.m. - Rodana (861 m.s.m.) - Eus (1603 m.s.m.) - Pizzo d'Eus (1728 m.s.m.)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Gordola prendere la strada cantonale della Val Verzasca fino a Lavertezzo. A Lavertezzo, prima di raggiungere il Ponte dei Salti, si prende una strada "senza uscita" sulla destra che sale fino alla frazione di Rancone - seguire l'indicazione sul cartello.

Venerdì ci siamo concessi una giornata di vacanza per cimentarci nella prima vera escursione estiva della stagione e per la serie “facciamoci del male” ci siamo posti come obbiettivo quello di raggiungere il Pizzo d’Eus in Val Verzasca, destinazione che ai sottoscritti faceva gola da un bel po'di tempo. Non avevamo calcolato di soffrire già così tanto il caldo e tantomeno la fatica ma dopo quasi un mese di completa inattività e con la ripida salita che abbiamo affrontato non poteva andare tanto diversamente! A livello fisico è stata una vera e propria mazzata ma ne è valsa la pena, la Verzasca non delude mai!

Arriviamo con l’auto ad una frazione superiore di Lavertezzo chiamata Rancone, dove termina la strada troviamo pure un parcheggio pubblico gratuito (10 posti auto circa) e lasciamo il mezzo.
Il sentiero parte da qui, prendiamo subito la scalinata di fronte a noi e attraversiamo in leggera salita il nucleo di Rancone sfilando davanti a diverse fontane e bei rustici in pietra tipici della Val Verzasca. Alcuni sono moderni ed altri più datati ma lo stile è simile e quelli più recenti conservano comunque le caratteristiche tipiche delle costruzioni che si osservano un po’in tutta la valle. La zona di Rancone è piuttosto estesa e di abitazioni e stalle ve ne sono parecchie, alcune credo siano abitate durante l’intero arco dell’anno ma la maggior parte immagino siano sfruttate come case di vacanza.
Superato l’abitato seguiamo i segni di demarcazione ufficiali bianco-rossi e ci inoltriamo nel bosco, il sentiero è largo e pianeggiante fino ad una grande Cappella. Da qui un breve tratto in discesa ci fa perdere una cinquantina di metri per permetterci di arrivare al ponte di quota 674m e attraversare il fiume. Al ponte prima piccola pausa obbligata per fotografare le verdi pozze d’acqua che solo in Verzasca si posson trovare! Siamo ormai entrati in Val Carecchio (che è una delle tre valli di Lavertezzo assieme alla Val Pincascia e alla Val d'Agro) e prontissimi a ripartire…ancora non ci rendiamo conto di quel che c’aspetta!
Attraversato il fiume il sentiero sale ancora dolcemente per un breve tratto fino alla roccia sulla quale troviamo scritto in rosso l’indicazione “EOS”, il sentiero che dobbiamo prendere è proprio questo, si stacca da quello principale per farci salire in maniera decisa sulla sinistra. Da qui in avanti la salita è continua e sempre più ripida…non dà tregua! La giornata è splendida ed il caldo inizia a farsi sentire (temperatura quasi estiva). Personalmente non ricordo l’ultima volta che ho fatto così tanta fatica!!! Sali tu che salgo anch'io...superiamo le cascine in rovina di Rodana e giunti a quota 1250m circa ci troviamo di fronte alla prima difficoltà della giornata, come se la salita da sola non fosse già abbastanza tosta...
Sopra le nostre teste si alza la ripidissima parete rocciosa del Pizzo d'Eus e tra le tante piode che ci stan di fronte ce n'è una in particolare che ci tocca risalire per poter giungere a destinazione.
L'ascesa viene facilitata dalle catene fissate nel sasso e dagli scalini scavati direttamente nella roccia a misura di scarpone. Andare in su risulta quindi abbastanza facile, la discesa potrebbe rivelarsi un po'più insidiosa! Ci penseremo più tardi...
Superato con calma il tratto attrezzato arriviamo nuovamente sul sentiero che per un brevissimo momento si spiana permettendoci di tirare il fiato e di ammirare il panorama dall’alto sulla Val Carecchio e le cime nei paraggi. Poco dopo siamo richiamati sull’attenti da una nuova pioda verticale da superare. Questa volta troviamo ancora scalini intagliati nella roccia ma niente catene. Secondo il mio critico punto di vista avrebbero potuto metterne una anche qui visto che l’attraversata nonostante sia più breve sembra comunque più esposta della precedente! Visto il mio problemino con le vertigini cerco di passare con calma ed attenzione guardando di sotto il meno possibile! Il pensiero va già al pomeriggio quando dovrò per forza ripassarci :-( 
Si ritorna a salire e salire e salire, essendo in Verzasca gli scalini non mancano (un'ulteriorie gioia per le ginocchia soprattutto in discesa!). A distrarci dalla fatica è un bel esemplare di vipera dalle discrete dimensioni che si gode il primo caldo a lato del sentiero, come ci sente però si nasconde e quel che riesco a fotografare è solo un pezzetto di coda. Più su Mauro riesce a scorgere tre camosci che però son troppo distanti per poterli immortalare! Una volta usciti dal bosco svoltiamo l’angolo e ci troviamo faccia a faccia con quel che resta del dislivello da superare. Lassù in alto si intravvede la croce dell’alpe Eus, prima di arrivarci dobbiamo però risalire a zig-zag i ripidi pascoli che ci stan davanti al naso. Lungo gran parte del percorso ho notato a terra dei soffici cuscinetti di timo e ora che siamo alla stecca del sole ne sento il profumo buonissimo arrivarmi alle narici! Mi papperei volentieri un filettino aromatizzato... ma di mangiare per ora non se ne parla, passi lunghi e ben distesi fino alla cima dove per premio avrò un panino! Dopo altri 30 minuti di fatica e sudore raggiungiamo finalmente la bellissima località di Eus a 1603m d’altitudine. I rustici in loco sono davvero ben tenuti, cosa che ci lascia sorpresi visto il posto remoto in cui si trovano. Oltre ad una fontana funzionante ci sono pure dei giochi per bambini (altalena, bilzo-balzo) che sembrano tutt’altro che in stato d’abbandono! Sono quasi invidiosa di quei bambini che avranno la fortuna di passare l’estate in un posto così…proprio bello! Per non parlare del panorama che già da qui lascia senza fiato, chissà come sarà dalla cima del Pizzo d’Eus?! Basta poco per scoprirlo, per arrivare sulla vetta risaliamo l’ultimo tratto di cresta che sta di fronte a noi, la cima è lassù a 100 metri oltre i larici! Sul sentiero poco prima della cima ci imbattiamo in un grande sasso e sotto di esso è posizionata la gamella che contiene il libro delle visite, difficile non vederlo. Praticamente strisciando arrivo finalmente a destinazione dopo 3 ore e 30 minuti di cammino! Sto per morire…ma a dirla tutta Mauro non è messo tanto meglio! La meteo finora stupenda ci riserva una brutta sorpresa e una volta arrivati in cima il sole va a farsi benedire dietro le nuvole. Visto il venticello che tira e la mancanza di sole la sosta non è delle più piacevoli ma ormai ci si adegua! Il panorama ad ogni modo è spettacolare, ad attrarre maggiormente la mia attenzione sono il Poncione d’Alnasca sopra la Val d’Agro ed il Poncione Rosso in cima alla Val Pincascia…entrambi magnifici! Ma la Val Verzasca è bella tutta e quindi come non citare almeno una piccola parte delle altre cime visibili dal Pizzo d’Eus come Föpia, Cima Pianca (proprio di fronte a noi), Pizzo di Vogorno, Madone, Madom da Sgiof, Pizzo Corbella, Pizzo d’Orgnana, eccetera…
Il paese di Lavertezzo è a picco sotto di noi e Mauro con una zoomata delle sue riesce ad immortalarlo. In alta Val Pincascia si vede bene la conca che ospita la Capanna Alpe Fümegna, sotto i pendii del Poncione Rosso. CHE SPETACOL!! È stata una faticaccia ma ne valeva proprio la pena, siamo stati ripagati anche se ora ci attende la discesa! L’entusiasmo va scemando... 
Scattate le doverose foto di vetta ripartiamo alla volta di Rancone seguendo lo stesso itinerario di salita. Da Rodana in poi le gambe iniziano sul serio ad essere cotte e arrivo alla macchina esausta ma felicissima per una gita che è stata davvero fantastica!

Dettaglio delle difficoltà:
Il primo tratto di sentiero fino al ponte di quota 674m è un T1/T2. Il resto del percorso è in gran parte un T3, il sentiero è molto ripido e pieno di scalini ma sempre evidente anche se i segni di demarcazione non abbondano. La classificazione T3+ si riferisce al tratto attrezzato con catene per il superamento delle piode tra quota 1250m e 1300m, per chi soffre di vertigini non è il massimo soprattuto in discesa.


Tempo impiegato:
Salita 3h 30 minuti
Discesa 2h 45 minuti
(soste comprese)

Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Pizzo d'Eus


Tourengänger: ale84, Mauro78
Communities: Hikr in italiano


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Geodaten
 2515.xol Tragitto Eus

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Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

Jules hat gesagt:
Gesendet am 2. Juni 2010 um 17:55
Grandissimi, complimenti! Salutiii!

ale84 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juni 2010 um 21:24
Ciao Jules!!
grazie 1000 per i complimenti che contraccambio per la tua gita al Tòr! L'estate è alle porte ed è ora di ripartire...
Buonissime escursioni!


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