Corte Buè, esplorando in Valgrande
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Lucia : Oggi avevamo deciso per un giro ad anello tranquillo
passando da Corte Buè, ma, giunti lì, siamo attratti da dei bolli rossi
e lì, comincia l' avventura. Lascio la descrizione a Roby.
Mi pongo qualche domanda: perchè il cartello a fine sentiero
non sia stato messo anche in senso contrario? ed il segnavia che
poteva evitarci tanta strada dov' era? Non saremmo arrivati a notte
all' auto.
tigno : Arrivati a Corte Buè, un cartello artigianale con l' indicazione
Ponte Velina mi attira non essendoci mai stato. Anche se il sentiero non esiste,
la bollatura sulle piante mi sembra buona per percorrere i sempre più ripidi pendii
verso il fondovalle: ahi, ahi, quando abbiamo perso quasi 500 mt di dislivello i bolli
spariscono come per magia. Socia, se non troviamo qualche segnale, dobbiamo
risalire a Corte Buè prima di farci prendere dal buio. A furia di girare, in un canale
individuo un ometto, una traccia, una catena: dai forse ce la facciamo a proseguire.
Proseguiamo per un esile sentiero costantemente molto esposto, fortunatamente,
nei punti critici, catene e vecchie cordine ci aiutano nella progessione e tra qualche
crisi di panico e guaiti di Rot, ne veniamo fuori. Arrivati a Ponte Velina notiamo
il cartello deterrente, avrebbero potuto metterlo anche dall' altra parte!!!
Risaliamo il buon sentiero convinti di trovare un cartello segnavia per l' Alpe Basseno,
niente da fare: avremmo risparmiato più di un' ora di cammino. So bene cosa sia la
Valgrande, meglio rimanere su di un sentiero più o meno segnato prima di perderci
anche se tra sù e giù e zigzag abbiamo percorso una botta di strada, però abbiamo visto
tutto quello che si poteva visitare.
Giornata adrealinica, certamente,di qua non ci passo più.
A bocce ferme, è stata una gran bella gita.
passando da Corte Buè, ma, giunti lì, siamo attratti da dei bolli rossi
e lì, comincia l' avventura. Lascio la descrizione a Roby.
Mi pongo qualche domanda: perchè il cartello a fine sentiero
non sia stato messo anche in senso contrario? ed il segnavia che
poteva evitarci tanta strada dov' era? Non saremmo arrivati a notte
all' auto.
tigno : Arrivati a Corte Buè, un cartello artigianale con l' indicazione
Ponte Velina mi attira non essendoci mai stato. Anche se il sentiero non esiste,
la bollatura sulle piante mi sembra buona per percorrere i sempre più ripidi pendii
verso il fondovalle: ahi, ahi, quando abbiamo perso quasi 500 mt di dislivello i bolli
spariscono come per magia. Socia, se non troviamo qualche segnale, dobbiamo
risalire a Corte Buè prima di farci prendere dal buio. A furia di girare, in un canale
individuo un ometto, una traccia, una catena: dai forse ce la facciamo a proseguire.
Proseguiamo per un esile sentiero costantemente molto esposto, fortunatamente,
nei punti critici, catene e vecchie cordine ci aiutano nella progessione e tra qualche
crisi di panico e guaiti di Rot, ne veniamo fuori. Arrivati a Ponte Velina notiamo
il cartello deterrente, avrebbero potuto metterlo anche dall' altra parte!!!
Risaliamo il buon sentiero convinti di trovare un cartello segnavia per l' Alpe Basseno,
niente da fare: avremmo risparmiato più di un' ora di cammino. So bene cosa sia la
Valgrande, meglio rimanere su di un sentiero più o meno segnato prima di perderci
anche se tra sù e giù e zigzag abbiamo percorso una botta di strada, però abbiamo visto
tutto quello che si poteva visitare.
Giornata adrealinica, certamente,di qua non ci passo più.
A bocce ferme, è stata una gran bella gita.
Tourengänger:
tignoelino,
Lucia
Communities: Hikr in italiano, Hikr's Dogs
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Kommentare (16)