Da Laveno a Germignaga ossia La "Via Alta dei Mufloni"


Publiziert von Poncione , 26. April 2017 um 23:25.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:24 April 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:45
Aufstieg: 2600 m
Abstieg: 2600 m
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio De Grandi-Adamoli

Dopo la piacevole salita di sabato al Ruscada, e la possibilità di un "ponte" fino al martedì festivo, decido sia il momento di provare un'attraversata nelle mie valli di un certo rilievo ed impegno se effettuato in giornata. Declino così il grazioso invito di Angelo di salire alla Zeda per riposare e caricare le batterie in vista di quello che si profila essere un autentico "tour de force" visto il dislivello più sviluppo da affrontare.

Purtroppo, tanto per non smentirmi, faccio una dimenticanza grave la sera precedente - per la cronaca trascorsa in pizzeria proprio con Angelo, Eleonora ed Alessandro - scordando di caricare la macchina fotografica... Quando lunedì mattina (partito da Ghirla alle 7,00 in bus, poi treno da Varese) a Laveno faccio il primo scatto la macchina mi dice picche... proprio oggi. Per poter "documentare" la gita non mi resta che inviare gli innumerevoli "waypoints" toccati di volta in volta, al povero Angelo, che mi farà da "segretario" tutto il giorno. Grazie a lui per la pazienza e il sostegno. :)
Sta di fatto che alle 8,50 inizio la ripida salita - che un bel "gruppone" di hikriani ricorderà senz'altro bene - e, data l'umidità imperante, dopo pochi minuti mi ritrovo già in versione "Tarzan delle foreste varesine". La temperatura è comunque ideale per questo tipo di cavalcate, e in un'ora e dieci liquido la "pratica" Sasso del Ferro incontrando nei pressi della funivia quattro bei Bambi in fuga. Ridisceso, in gran parte correndo, a Casere affronto quindi la traversata dei Pizzoni di Laveno, toccando anche l'isolata boscosa punta chiamata in passato Sass Barbè, ma cui recentemente è stato affibbiato il nome di Sass de Solireou, su cui ero già in passato salito dalla parte opposta. A differenza della magica giornata dell'Hikerata pre-natalizia sui Pizzoni trovo silenzio, solitudine e nebbia... giunto al Monte La Teggia improvviso una discesa diretta verso il Rifugio Adamoli, ma lascio perdere visto quello che ancora mi aspetta. Scendo così al Rifugio dal Passo su asfalto e qualche breve scorciatoia, indi salendo sul a me caro Pizzo di Cuvignone, ove mi soffermo una decina di minuti tentando, invano, di individuare il punto preciso da cui ero emerso dopo una delle salite più selvagge ch'io ricordi, vista la verticalità pressochè totale del suo versante W.
Rientrato al Rifugio, mi avvento sulla bella cresta verso il Monte Nudo, toccando una prima punta non quotata, la punta m.1102 e quindi, con rapida deviazione, al Monte Crocetta. Mi ricollego alla cresta dalla sottostante forestale, e poco dopo eccomi sulla cima più alta della giornata, appunto il Monte Nudo.
Ma Monte Nudo significa Mufloni... ed eccone due buttarsi proprio nel versante di discesa che m'interesserà a breve, non prima d'essermi doverosamente rifocillato. La discesa a Pozz Pian è veramente rapida, mentre la successiva verso Aga - massima depressione della giornata - è un po' più elaborata: ma è proprio in questo frangente, nel fitto bosco di faggi che incontro altri sei mufloni, quindi altri due (forse quelli già visti in vetta), "udendone" anche altri mentre sono intento a "limare" i tempi correndo. Giunto ad Aga mi disseto alla fontana, conscio che da qui ha inizio la seconda parte della giornata, con 5 ore e mezza già nelle gambe. Quando leggo che il cartello dà una tempistica esagerata per Arcumeggia (1h.45) comincio a temere di non farcela, ma vedere il "borgo dipinto" proprio di fronte a me tra gli alberi mi rincuora, anche se un solco profondo ci divide. Questa parte del percorso è l'unica ad essermi completamente nuova, e non mi resta che decantarne la bellezza e suggestione: si traversa lungamente la Valle Marianna (dal nome del torrente che l'attraversa) con un tratto in lieve risalita, in splendide faggete, scendendo infine alle isolate baite di Corte di Qua, che quindi passo "di là" tramite un ponticello. :)
Ora percorro un breve tratto su asfalto verso il Passo Sant'Antonio per reperire la strada militare del Monte San Martino, ma prima di raggiungerla trovo una scorciatoia (un po' ravanosa) nel bosco che mi permette di guadagnare qualche decina di metri più in fretta. La strada militare è bellissima, ed attraversa lungamente versanti ripidissimi e canaloni profondi in ombrose faggete, ma ha una pendenza purtroppo uguale a zero, tanto che la definirei una "finta salita". Potrei quasi correre, ma le energie iniziano a declinare, e oltretutto comicia a piovigginare: ma fa parte della "magia" di questa giornata solitaria, in cui ho avvistato solo gli abitanti del bosco. Poco dopo ecco un'elegante volpe, neanche tanto stupita e spaventata dalla mia presenza, e subito dopo uno scoiattolo. :)
Mi armo di pazienza e ingurgito un po' di zuccheri, ormai giunto sulla dorsale tra San Martino e Monte Colonna: faccio una rapida capatina sul primo, dove intravvedo il rifugio aperto nonostante la giornata pessima, e trentacinque minuti dopo eccomi sul secondo, raggiunto pure con una "variante" solo in parte ravanosa. I panorami restano gli stessi di cui ho goduto per l'intera giornata... nebbie su nebbie.
Dal Monte Colonna in giù il fondo comincia ad essere più scivoloso per la pioggia caduta, ma poi fermatasi, e devo proseguire con maggior prudenza toccando la vetta del Monte Ganna e (involontariamente) anche la Punta m.1022, dove per un attimo perdo i segnali, ritrovati quasi subito. La discesa alla "Buca" San Michele è tutto un annaspare su fogliame, ma riesco a rifarmi scendendo dal Passo all'Alpe San Michele di corsa e su bel sentiero. Ora non mi resta che l'ultima salita al Monte Pian Nave, che affronto con gli ultimi residui di forza tagliando la strada militare per ripidissimi sentierini che mi portano sulla cima sud, ove arrivo alle 18 in punto, a oltre nove ore dalla partenza. Il premio inaspettato della salita consiste nell'avvistare un ultimo bellissimo e maestoso Muflone maschio, quasi a rappresentarne il coronamento... e la magia continua.
Ma non ho tempo per bearmi di cotanta magia, la discesa per Germignaga è ancora lunga ed è tutta sviluppo... e il bus per la Valganna è tra un'ora e mezza giusta. Decido pertanto di non salire anche la Cima Sud (m.1037) ripercorrendo a memoria - ma in senso inverso - la mia salita di non molto tempo fa', utilizzando efficaci tagli nel bosco che mi permettono di perdere quota più in fretta. E, pur perdendo la traccia in un paio di punti, dopo un po' intravedo sotto di me gli ampi prati di Cascina Profarè, raccordandomi con l'ennesima strada militare, agevole e "corribile" in più punti... io corro, ma il tempo scorre comunque impietoso, e dovrei raggiungere Bedero... invece sbaglio versante e mi ritrovo a Brezzo, poco più indietro ma abbastanza vicino. Un tratto su asfalto pianeggiante in cui posso rifiatare un po', poi a Bedero trovo la segnaletica nuova di zecca che propone due discese differenti per Germignaga, di cui la più breve è data in 40 minuti. Me ne restano 30 al bus, e devo correre ancora... ma al bivio successivo la tempistica si è già ridotta di dieci minuti, e posso procedere veramente sul filo del tempo permettendomi tra una corsetta e l'altra di ammirare un sentiero davvero carino e suggestivo, che solca un paio di torrentelli e attraversa quindi una bella valletta lungo il torrente San Giovanni con deliziosi baitelli, sbucando infine nella parte alta di Germignaga...
Abbandono la mia tenuta da "Tarzan delle foreste varesine" e mi ricompongo, giungendo alla fermata con cinque minuti d'anticipo sul mio bus, che scoprirò poi non essere l'ultimo ma il penultimo di giornata. ;)
Missione compiuta, il Sogno serbato da molti anni è Realtà... dispiace solo che potrò serbarne ricordo solo dentro di me, senza poter rivederne il "film fotografico". Chiedo venia... e tento di rimediare con qualche foto di repertorio, pur sapendo che non è la stessa cosa.

Comunque... avanti così. :)

NOTA: Traversata davvero amplissima e strepitosa. Consigliata, prima ancora che agli escursionisti, ai runners - e qui su HIKR, senza fare nomi, ne abbiamo di bravissimi/e - perchè moltissime zone sono adatte alla corsa, specie al Sasso del Ferro, al San Martino-Colonna e al Pian Nave. E' forse dagli albori in cui ho iniziato a camminare con frequenza che desideravo compiere questa traversata - fatta da Morgan in altra modalità nel recente passato: http://www.hikr.org/tour/post82252.html - che ho tuttavia ulteriormente ampliato ed "esasperato" comprendendo diverse cime e rilievi "esterni" alla dorsale principale valcuviana (tra cui il Pizzo di Cuvignone, separata dai Pizzoni di Laveno da ampio solco vallivo). La presenza di panorami sontuosi, il Verbano sempre in vista e, non ultimo, il non impossibile incontro con molti "abitanti del bosco" rendono tutto ciò uno degli angoli più belli e magici delle Prealpi Varesine.
  Le foto qui mostrate appartengono al mio "sterminato" archivio, e fanno riferimento a vecchie gite avvenute tra il 2004 e il 2007: non è la stessa cosa ma... oggi purtroppo è andata così.


 Grazie a Giulio Gbal per la traccia GPS.

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (36)


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Giansa hat gesagt: Bravissimo!
Gesendet am 27. April 2017 um 06:00

Complimenti per l' impresa il cui valore aggiunto è rappresentato dagli spostamenti con i mezzi pubblici.La memoria a volte vacilla , ma il fisico, in compenso, risponde alla grande...
Elena e Giampiero

Poncione hat gesagt: RE:Bravissimo!
Gesendet am 27. April 2017 um 13:34
Grazie ragazzi... avete detto bene... vacilla.
La cosa si fa preoccupante.

danicomo hat gesagt: RE:Bravissimo!
Gesendet am 27. April 2017 um 21:15
Vacilla.... vacilla....

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 08:14
I Sogni sfidano la Realtà...
La Volontà li fa diventare un binomio emozionante...
Il Ricordo ce li fa incontrare, ma non facendoci rammentare cosa era un Sogno e cosa è una Realtà...

Un solo aggettivo per la tua lunga camminata tra sentieri, strade militari, mufloni, volpi e scoiattoli: MONUMENTALE...!!!

Bravissimo Emiliano...!!!

Cari saluti...

Angelo

P.S.
...sai che è stato bello farti da segretario "sms-on line" a questo tuo lungo e bel sogno-camminata-trail...?! :-)

P.S.-BIS
Visto, per fortuna per Te altrimenti sarebbe stata molto più dura.., la mancanza del sole non era certamente giornata da fotografie che, in caso di bel tempo e quindi facendo tante belle foto-ricordo, ti avrebbero fatto perdere un bel pò di tempo e... probabilmente anche l' ultimo bus da Germignaga...

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:41
Grazie ancora di tutto, Angelo.
Sarà stato stancante anche per te, con tutti quei chilometri. :)
Per le foto mi è spiaciuto soprattutto a livello di incontri bellissimi e magici, soprattutto per il Gran Muflone del Pian Nave, che sembrava fosse lì ad attendermi: da brivido o, come dice Rochi, da autentica "Saga".

rochi hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 08:48
Epico, quasi una saga.
Grande!!
Ciao!
R.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:43
Una delle cose più belle mai fatte... e a chilometro zero. E grazie per l'idea, che ti dedico: https://www.youtube.com/watch?v=HrrtL5rl5io

Ciao!

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 09:22
Bellissimo, molto determinato e tonico, bravo!
Anche se, per "resegarti" un poco ti devo far notare che mancando la Cima Sud, il giro è incompleto, non vale e ti toccherà rifarlo... ;-).

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:48
Dieci minuti in più e l'avrei fatta senz'altro, ma il Gran Muflone del Pian Nave mi ha invitato a scendere con la sua presenza quasi simbolica.
Per la cronaca, ho evitato anche il Monte Borghè m.1002 (questo sconosciuto), a due passi da Pozz Pian, e il Monte Rossel m.978 lungo la militare del San Martino. ;)
Ciao Dani, grazie.

blepori hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 09:50
Fantastico, intrepido e corraggioso. L'appello ai runner mi convolge particolarmente!
Benedetto

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:51
Uno spettacolo di giro, Benedetto... da fare, se possibile, in giornate più panoramiche ma non troppo calde. Alcune cime, tuttavia, si possono tranquillamente bypassare... :)
Ciao, grazie

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:54
bypass sono cose da malati di cuore, un bravo runner affronta le cime di petto, se la moglie mi lascia magari nel week-end provo ciao benedetto

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 14:03
Diciamo che alcune cimette, o sai bene dove sono e le vai a cercare, perchè restano fuori dal crinale principale, altrimenti son veramente evitabili e quasi "forzate". Ma parola di runner non si discute. :)
Ciao

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 10:21
Grande numero, Emiliano!!!! dislivello da paura...da Oscar Hickeriano 2017!!!!! ...e poi, fatto nelle tue zone...chissà quante emozioni e sensazioni forti....!!!!
Bravissimo!!!
Graziano e Nadia

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:52
Infatti, Graziano... l'emozione la porto ancora dentro a tre giorni di distanza, e certe immagini - nonostante la nebbia - credo mi resteranno impressi ancora a lungo... alzheimer sopraggiungente a parte. :)
Ciao, grazie

igor hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 10:43
Grande man ! Bel giro ! Ciaooo

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:53
Grazie Igor. Ciao

Menek hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 10:46
Incredibile girone che potevi fare solo tu in quelle zone...pensando pure che ti sei mosso totalmente No Carbon. Chapeau.
Emi, mi son pappato tutto il racconto in un sol fiato e mi sono immaginato la tua gioia nel vedere tutto quel "selvatico"...figata.
M'inchino alla tua camminata.
Menek
p.s.
la salitona è quella che conosco anch'io? :)


Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:58
Felice nel sapere che la cronaca ti sia piaciuta, e ricordo poche cose così ricche ed emozionanti, in cui senti la natura entrarti nella pelle...
La parte che conosci di questo giro è (quasi) tutta la parte iniziale: Laveno-Casere-Pizzoni-Passo Cuvignone-Rif.Adamoli-Crocetta.

Ciao, spero a presto ;)

GAQA hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 12:52
Grande Emi ::) Inconfondibile Stile ! 2600 mt dislivello:)..... Complimenti per tutto.
Ciao Alessandro

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 13:55
Grazie Ale, quando vorrai ti condurrò a fare qualche giro da queste parti, visto che ancora "ti mancano". Ciao

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 27. April 2017 um 17:37
Dopo un impresa così è quasi d'obbligo il nostro perdono per non averci fatto compagnia allo Zeda ... sei grande Emiliano, imbastire un giro così con l'ulteriore difficoltà di raggiungere e lasciare i punti di partenza e arrivo con i mezzi pubblici è cosa per pochi ... anzi forse solo per te !

Prima di leggere la crono-storia mi domandavo poi come potessi aver trovato un cielo così limpido nel Varesotto quando da noi invece era tutto coperto e nebbioso ... poi leggendo ho capito, un vero peccato non aver potuto documentare con foto fresche la zona ma le foto che hai pubblicato a livello promozionale forse sono anche più convincenti !

ciao Giorgio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. April 2017 um 23:54
Grazie Giorgio per il "perdono" e le belle parole. :)
Mi è spiaciuto tanto non documentare, più per gli "incontri" che per i panorami inesistenti, invero... ne ho così approfittato per offrirvi in pasto dei miei bei ricordi "d'annata".
Ciao

numbers hat gesagt: Super complimenti!
Gesendet am 27. April 2017 um 20:19
Un autentico Gran "girone"
Bello realizzare i propri sogni.

Mario

Poncione hat gesagt: RE:Super complimenti!
Gesendet am 27. April 2017 um 23:52
Verissimo Mario... soprattutto se coltivati e pensati da lungo tempo.
Adesso tocca a te... e non dispero d'esserci. ;)

beppe hat gesagt: Bravissimo
Gesendet am 28. April 2017 um 03:59
Ciao Emiliano
Beppe

Poncione hat gesagt: RE:Bravissimo
Gesendet am 28. April 2017 um 13:25
Grazie mille, Beppe... giro da incorniciare e ricordare a lungo, per ciò che mi riguarda.
Ciao

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2017 um 07:48
Wow, che megagirone! Complimenti per averlo fatto ma anche x averlo progettato. Ciao, Ivan

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2017 um 13:27
Grazie mille, Ivan.
La progettazione e lo studio son stati importanti, ma non ho neanche potuto fare a meno di improvvisare e fare variazioni sul tema, permettendo alla realtà di superare il sogno.
Ciao

veget hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2017 um 11:39
Ciao Emiliano,
capirai benissimo la difficoltà che si incontra, aggiungere a quanto già scritto sulla tua impresa.... Compreso il minuzioso e avvicente racconto. del quale la parte finale ..... molto molto Emozionante!!!!
Ora scherzo!!!!
Da "ripetere" con la meteo giusta e fotocamera......sssssstracarica
Bravissimo, per la straordinaria volonta e determinazione con la quale hai realizzato il tuo progettone!

Eugenio




Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2017 um 13:29
Grazie Eugenio, sempre gentile e centrato.
Rifare il giro con tempo migliore? Chissà... perchè no. Ma temo che questo resti davvero qualcosa d'irripetibile. :)
Ciao

veget hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2017 um 13:32
Mai dire mai....Scherzavo......
Ciao Emiliano

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 30. April 2017 um 23:05
Che giro spettacolare, e che grandi foto comunque! Una grande idea questo concatenamento, le idee e le combinazioni sono molteplici, basta i La di qualcuno e poi....

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. April 2017 um 23:57
Grazie Simone,
a quasi una settimana di distanza, a ripensare certi dettagli di questo giro ho ancora i brividi a fior di pelle... emozioni uniche, e nei territori che amo. Per un runner come te c'è di che leccarsi i baffi, inoltre.
Ciao

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2017 um 08:07
Bravo bel giro.
Da tenere "pronto" nel cassetto ... magari tagliandolo un po' ... soprattutto lo sviluppo.

Super Poncione!!!
A.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2017 um 13:55
Grazie Andrea... effettivamente ho esagerato, ed almeno il Pizzo di Cuvignone e due tre cimette senza nome sarebbero state da evitare, riducendo di quasi un'ora i tempi, e limando sia dislivello che sviluppo, peraltro amplissimo comunque.
Ciao


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