Pizzo Leone (1659 m)


Publiziert von siso , 14. Oktober 2016 um 14:00.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:12 Oktober 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Gridone   Gruppo Pizzo Ruscada 
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 967 m
Strecke:Rasa (898 m) – Monti (983 m) – Termine (997 m) – Piancaccia – Stradon Vecc (1417 m) – Alpe di Naccio (1395 m) – Croce P. 1499 m – Urione (1596 m) – Pizzo Leone (1659 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Locarno – Losone – Intragna – Verdasio – Funivia – Rasa.
Unterkunftmöglichkeiten:Intragna.
Kartennummer:C.N.S. No. 1312 – Locarno - 1:25000.

Per la mia prima escursione nelle Centovalli descritta in Hikr.org, scelgo il Pizzo Leone, nota meta ad Est della Cresta dei Lenzuoli (1908-1846-1643 m), che gode di uno splendido panorama sul Lago Maggiore. Dal punto di vista geografico, a differenza delle altre valli ticinesi, le Centovalli sono poste longitudinalmente rispetto alla catena alpina. Per dirla alla Luigi Lavizzari:

“Questa valle, da noi visitata solo in parte, è degna d’esser veduta dal naturalista e dai dilettanti di ro­mite escursioni”.


Inizio dell’escursione: ore 9:15

Fine dell’escursione: ore 16:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1017 hPa

Isoterma di 0° alle 9.00: 1900 m

Temperatura alla partenza da Rasa: 1°C

Temperatura al rientro a Rasa: 15°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 7:38

Tramonto del sole: 18:42
 

Il “dilettante di romite escursioni” oggi parcheggia a Verdasio, a pochi passi dalla stazione della Ferrovia Centovallina Locarno – Domodossola. La funivia che mi porterà a Rasa è a 40 m di distanza. Ho un tempismo tipicamente elvetico: devo aspettare solo cinque minuti,  poi l’addetto apre la porta e in compagnia di altri utenti svizzero tedeschi armeggio al distributore automatico per acquistare il biglietto. Il costo per un biglietto di andata e ritorno è di 12.- CHF (il parcheggio è gratuito).

Dalla cabina posso ammirare la parete nord della catena del Gridone, cima che ho raggiunto la settimana scorsa. Oggi le condizioni sono decisamente diverse: l’abbondante nevicata della notte ha imbiancato le cime a partire dai 1300 m di quota. Bene ho fatto a mettere nello zaino guanti e gamasce.
 

Rasa piace a prima vista: le belle case con muratura in pietra grezza, i tetti in piode e le finestre contornate da ampi collarini imbiancati, ne fanno un paese da cartolina. La dimensione della chiesa, delle abitazioni e la cura dei dettagli lasciano trasparire una certa agiatezza. In passato il villaggio di Rasa era situato più in basso, nel luogo oggi chiamato “Terra Vecchia”, dal quale si passa seguendo la strada verso Bordei e Palagnedra.

Nel corso dei secoli gli abitanti hanno però abbandonato l’antico paese e si sono trasferiti in quello che conosciamo oggi. Il motivo di questo spostamento è curioso e legato all’emigrazione. Nel 1631, in seguito alla rinuncia di una cinquantina di facchini bergamaschi e valtellinesi alle loro mansioni presso la dogana del Granducato a Livorno, alcuni emigranti di Rasa assieme ad altri di Palagnedra, Ronco, Losone e Terre di Pedemonte, per ragioni fortuite riuscirono a prendere il loro posto. Dal 1631 al 1847 detennero il monopolio di scaricatori nel porto di Livorno, ciò che procurò al comune un certo benessere.

Quegli emigranti costruirono infatti eleganti abitazioni e finanziarono edifici religiosi nella nuova sede del villaggio situato su un pianoro in splendida posizione. La chiesa di Sant’Anna risale al 1753, il campanile, simile a quello di Intragna, venne terminato nel 1764.

In fase di preparazione alla gita scopro che in questa chiesa c’è un affresco del grande pittore Antonio Ciseri (Ronco sopra Ascona, 25.10.1821 – Firenze, 8.3.1891). Una veloce visita mi permette di trovarlo nel paliotto in lamina di rame argentato con applicazioni in lamina dorata (36 x 30 cm). Il dipinto, del 1847, rappresenta Sant’Anna con la Vergine. 

Dopo la parentesi culturale, mi avvio lungo il sentiero che salendo verso ESE si addentra nella faggeta. Passo dal bellissimo agglomerato chiamato Monti (983 m), dalla radura Termine (997), e su su lungo un sentiero non molto agevole fino al bivio Stradon Vecc (1417 m), che sulla carta, forse per un errore del cartografo, appare con il nome Stradon Vacc. L’errore più grossolano lo riporta comunque il segnavia, che qui dà una quota di 1441 m; la quota reale è inferiore ai 1420 m.

Mi si presentano due possibilità: la salita diretta al Pizzo Leone su un sentiero ripidissimo, ma con percorso breve (circa 890 m), oppure il percorso meno erto, via Alpe di Naccio, lungo complessivamente circa 1650 m. Scelgo il secondo itinerario. Comincia la copertura nevosa. Lo spessore aumenta molto in fretta, in particolare nelle piccole radure. Calzo le ghette e continuo su un sentiero ora più pianeggiante, con addirittura un tratto in leggera discesa. Alle 11:30, dopo 2 h e 15 min di cammino, arrivo all’Alpe di Naccio (1395 m).

Entro in un nuovo mondo: dalla fitta faggeta mi porto sul panoramico alpeggio baciato dal sole, su una coltre di leggerissima “polvere bianca”: dai 30 cm fino a punte di 50 cm nelle conche. La temperatura è decisamente più dolce rispetto al versante boscato delle Centovalli. Il segnavia “estivo” indica per il Pizzo Leone ancora 1 h di cammino. Con tutta questa neve occorrerà più tempo e molta fatica, visto che non ho le ciaspole. Ho la fortuna di trovare la traccia di un escursionista salito dai monti di Ronco. Lo incontro poco dopo, mentre sta scendendo; scambio qualche parola e lo ringrazio per avermi facilitato il compito. Raggiungo dapprima un cocuzzolo con la croce (1499 m) dal pregevole panorama, quindi svolto verso la cresta denominata Urione (1596 m), il cui toponimo deriva probabilmente da Urión, che nel dialetto locale significa mirtillo. 

La camminata è piacevolissima; la condivido tramite messaggini con gli amici che sono al lavoro: non posso riportare le risposte ricevute…

L’ultima rampa, fra spuntoni rocciosi e buche nascoste dai cespugli e dalla neve, mi porta alla croce di vetta: Pizzo Leone geschafft!

Inaspettatamente c’è un bel libro di vetta. Lascio i saluti a tutti gli amici di Hikr.org e mi preparo per la lunga discesa lungo la stessa via di salita. Dopo sette ore e quindici minuti di cammino arrivo di nuovo a Rasa, con un tiepido sole, una calma e una serenità che solo le località prive di auto possono vantare. Inevitabili i commenti di stupore e di ammirazione da parte dei numerosi turisti germanofoni presenti.

 


Prima escursione della stagione sulla neve, che mi ha permesso di visitare il singolare villaggio di Rasa, una perla nelle selvagge Centovalli.

In piena stagione il Pizzo Leone è molto frequentato anche con le racchette da neve, partendo dai Monti di Ronco.   

 

Tempo di salita: 3 h 35 min

Tempo totale: 7 h 15 min

Tempi parziali

Tempi parziali

Rasa (898 m) – Stradon Vecc (1417 m): 1 h 35 min

Stradon Vecc (1417 m) Alpe di Naccio (1395 m): 50 min

Alpe di Naccio (1395 m) Pizzo Leone (1948 m): 1 h 10 min

Pizzo Leone (1948 m) Rasa (898 m): 3 h

Dislivello in salita: 967 m

Sviluppo complessivo: 15,3 km

Difficoltà: T3

Coordinate Pizzo Leone: 695′695/110′685

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Libro di vetta: sì
 


Tourengänger: siso


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Kommentare (7)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 14. Oktober 2016 um 14:06
Bellissime foto ! E cima complimenti !!!! Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Oktober 2016 um 18:18
Grazie Power!
Ciao!

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 14. Oktober 2016 um 18:31
Bella!
Anche se, piacendomi poco la neve, ho apprezzato in particolare Rasa e dintorni.....

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Oktober 2016 um 20:49
Grazie Daniele!
Io invece adoro la neve!!! (soprattutto con il sole).
Ciao, buon fine settimana!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 15. Oktober 2016 um 00:25
Bellissimo con la neve il Pizzo Leone... zona spettacolare, ben rappresentata dalle tue foto.
Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Oktober 2016 um 10:33
Grazie Emi!
Oggi ho riscoperto il Pizzo Leone dopo 35 anni di assenza. Per la prima volta l'ho raggiunto sulla neve, in una bellissima giornata di sole, che mi ha entusiasmato!
Buona domenica,
siso.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 19. Oktober 2016 um 16:49
Bello tutto: giornata, escursione, foto e solite (da siso) notizie e informazioni interessanti.
Bravo


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