Cima Monte Due Mani (1.657 m) invernale con rientro a Lecco dai Piani d'Erna
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Sono in compagnia del mio compagno d'arrampicata Lorenzo e due sue amici: Maurizio (Provolino) e Silvio (Pippo). Lo scopo del week-end in montagna è solamente uno. DIVERTIRSI! per cui armati di spirito e vino diamo inizio all'avventura..
Scendiamo a Ballabio, in Piazza San Lorenzo, e ci incamminiamo per raggiungere il sentiero n.30 che inizia lungo la strada provinciale SP62 direzione Barzio, circa 500 m dopo la rotonda di Ballabio. Un cartello bianco e blu indica "Bertena M. Due Mani 30".
Il sentiero n.30 attraversa il bosco di faggi per arrivare alla "Baita del Bertu e Peppo" (fontanella d'acqua presente). A questo punto troviamo un bivio: sinistra Monte Due Mani, destra Bivacco Emanuela. Optiamo per quest'ultimo per allungare un pò il giro del primo giorno.
Per il Bivacco Emanuela il sentiero presenta tratti più ripidi ed è tutto allo scoperto. A quota 1200 m circa c'è già neve ma battuta fortunatamente. Bellissima vista su Lecco ed il Monte Barro dal "Bivacco Emanuela" (1600 m).
Continuiamo lungo il sentiero n. 34 che sale verso la cresta fino a trovare un cartello che indica il percorso, ma dubbiosi del cartello dal palo inclinato decidiamo (inconsciamente) di risalire verso un canale che pare essere fattibilissimo. Risaliamo sprofondando di qua e di là nella neve fino a dover risalire a quattro zampe il canale erboso, tremendamente scivoloso, con quegli odiosi instabili 5 cm di neve. Lorenzo e Maurizio si dirigono verso la roccia a sinistra, io e Silvio a destra. Con una bella arrampicata Lorenzo e Maurizio giungono in vetta, con non poche difficoltà, mentre noi rimaniamo indecisi sul da farsi, scendere e aggirare, risalire... dopo almeno 15 minuti di valutazione decidiamo di aggirare uno spigolo e risalire da quello che pare essere il muro più accessibile, la discesa dal canale sarebbe stata impossibile.Risulta essere un arrampicata libera dove prestare estrema attenzione per la fragilità della roccia, peggio di un frollino imbevuto in una tazza di tè caldo.
Raggiunta la cresta proseguiamo in direzione cima Monte Due Mani, attraversando sentieri attrezzati con catena, spesso sotterrata dalla neve. Non distante dalla cima siamo costretti a fare dietrofront incerti della situazione neve al di là del cumulo e sprovvisti dell'attrezzatura necessaria. Notiamo inoltre che sono già le 6 di sera e ci sono 3 sagome sulla cima, probabilmente accampate al "Bivacco Locatelli". Torniamo seguendo la cresta e scendendo correttamente dal sentiero n.34, questa volta seguendo le tracce!
Passo dopo passo nella neve arriviamo al "Bivacco Emanuela" dove trascorreremo la notte su comode brandine in rete e con un panorama mozzafiato. Info: Il bivacco è provvisto di 1 letto a castello con sole reti, una brandina in tela, un bel rettangolo spesso in gommapiuma bella spesso, una coperta, un tavolo con due panche, sprovvisto di stufa/camino, elettricità, gas.
Arriviamo soddisfatti alla cima del "Monte Due Mani" (1657 m) dove, al caldo della luce del sole, facciamo un breve break prima di ripartire per lo "Zucco di Desio" dal sentiero n.31. Corriamo per non sprofondare ad ogni passo nella neve fino la fine del pendio, la "Bocchetta di Desio"dove svoltiamo a destra. Attraversati dei vecchi casolari cerchiamo il sentiero nel bosco, ripulito molto recentemente.
Seguiamo il cartello per la "Forcella di Olino" e passiamo a fianco le baite di Muschiada. Qui potete rifornirvi d'acqua da una fontanella. Inizialmente il sentiero n.21 si snoda largo fra alti alberi e ricco di tracce di passanti sulla neve, per poi diventare una jeppabile che porta direttamente alla strada SP63.
Da qui seguiamo il sentiero DOL per raggiungere in 5 minuti la "Forcella di Olino" (1158 m) (attenzione: il cartello indica 1.10...sicuramente un errore che a noi stava per costare uno spavento!). Appena superata la piccola galleria svoltiamo a sinistra per le "Forbesette".
Riusciamo anche a perderci sul sentiero n.17, se pur ben frequentato, ma non ci vuole molto per ritrovare la traccia e arrivare al "Passo del Giuff" (1531 m) in 1.45 h. Continuiamo sul sentiero 17 fino ad arrivare a "Bocca d'Erna" (1291 m).
Sembra estate e le giornate si sono allungate, pertanto, non ancora stanchi, decidiamo di scendere a piedi fino a Lecco seguendo inizialmente il sentiero n.7 che si tramuta in n.1 dopo il "Rifugio Stoppani". Raggiunta la "località Versasio" (527 m), dove passa il Sentiero ROTARY LECCO, svoltiamo a sinistra dove incrociamo la strada principale (qui è presente una fermata del bus, linea 5, che porta a Lecco volendo) che ci porta a Malnago.
A Malnago scendiamo a Lecco (parcheggio del centro commerciale) seguendo la stradina pedonale molto carina, a tratti ciotolata e molto panoramica passando anche di fronte alla Chiesa della Madonna di Lourdes.
Dopo 2 giorni di silenzio e pace in mezzo alla natura ecco che ci aspetta il traffico della domenica sera Lecco-Milano...giusto per farci ricordare quanto diano più gioia la pace e la fatica che richiede la Montagna, che la vita comoda di tutti i giorni: FEET vs. CARS.
Tempistiche con pause:
Ballabio (Piazza San Lorenzo) - Bivacco Emanuela: 1.20 h
cresta sentiero n.34 - Bivacco Emanuela: 0.25 h
Baita del Bertu e Peppo - Monte Due Mani: 1.30 h
Monte Due Mani - Bocchetta di Desio: 0.20 h
Bocchetta di Desio - Baite di Muschiada: 1.10 h
Baite di Muschiada - Forcella di Olino: 0.40 h
Forcella di Olino - Passo del Giuff: 1.45 h
Passo del Giuff - Bocca d'Erna: 0.45 h
Bocca d'Erna - Località Versasio: 1.10 h
Località Versasio - Lecco: 1.15 h
GIORNO 1
Parcheggiata la macchina al centro commerciale "Meridiana" di Lecco, prendiamo il bus extraurbano per Ballabio alla fermata di fronte lo stadio (precedentemente accordato con l'autista alla stazione).Scendiamo a Ballabio, in Piazza San Lorenzo, e ci incamminiamo per raggiungere il sentiero n.30 che inizia lungo la strada provinciale SP62 direzione Barzio, circa 500 m dopo la rotonda di Ballabio. Un cartello bianco e blu indica "Bertena M. Due Mani 30".
Il sentiero n.30 attraversa il bosco di faggi per arrivare alla "Baita del Bertu e Peppo" (fontanella d'acqua presente). A questo punto troviamo un bivio: sinistra Monte Due Mani, destra Bivacco Emanuela. Optiamo per quest'ultimo per allungare un pò il giro del primo giorno.
Per il Bivacco Emanuela il sentiero presenta tratti più ripidi ed è tutto allo scoperto. A quota 1200 m circa c'è già neve ma battuta fortunatamente. Bellissima vista su Lecco ed il Monte Barro dal "Bivacco Emanuela" (1600 m).
Continuiamo lungo il sentiero n. 34 che sale verso la cresta fino a trovare un cartello che indica il percorso, ma dubbiosi del cartello dal palo inclinato decidiamo (inconsciamente) di risalire verso un canale che pare essere fattibilissimo. Risaliamo sprofondando di qua e di là nella neve fino a dover risalire a quattro zampe il canale erboso, tremendamente scivoloso, con quegli odiosi instabili 5 cm di neve. Lorenzo e Maurizio si dirigono verso la roccia a sinistra, io e Silvio a destra. Con una bella arrampicata Lorenzo e Maurizio giungono in vetta, con non poche difficoltà, mentre noi rimaniamo indecisi sul da farsi, scendere e aggirare, risalire... dopo almeno 15 minuti di valutazione decidiamo di aggirare uno spigolo e risalire da quello che pare essere il muro più accessibile, la discesa dal canale sarebbe stata impossibile.Risulta essere un arrampicata libera dove prestare estrema attenzione per la fragilità della roccia, peggio di un frollino imbevuto in una tazza di tè caldo.
Raggiunta la cresta proseguiamo in direzione cima Monte Due Mani, attraversando sentieri attrezzati con catena, spesso sotterrata dalla neve. Non distante dalla cima siamo costretti a fare dietrofront incerti della situazione neve al di là del cumulo e sprovvisti dell'attrezzatura necessaria. Notiamo inoltre che sono già le 6 di sera e ci sono 3 sagome sulla cima, probabilmente accampate al "Bivacco Locatelli". Torniamo seguendo la cresta e scendendo correttamente dal sentiero n.34, questa volta seguendo le tracce!
Passo dopo passo nella neve arriviamo al "Bivacco Emanuela" dove trascorreremo la notte su comode brandine in rete e con un panorama mozzafiato. Info: Il bivacco è provvisto di 1 letto a castello con sole reti, una brandina in tela, un bel rettangolo spesso in gommapiuma bella spesso, una coperta, un tavolo con due panche, sprovvisto di stufa/camino, elettricità, gas.
GIORNO 2
Con moooolta calma (7.30) ci svegliamo e riscendiamo fino al bivio incontrato il giorno prima per risalire al Monte Due Mani dal n.30. Anche in questa ascesa ci ritroviamo su un bel pratone erboso ricoperto di poca neve, poco meno scivoloso a quello affrontato ieri. Risalito questo ci ritroviamo in cresta svoltando tutto a sinistra. Il sentiero in cresta è ben visibile e non adatto a chi soffre d'esposizione, presenta tratti molto stretti e in alcuni punti attraversamenti su roccia causa neve che non ne permette l'aggiro.Arriviamo soddisfatti alla cima del "Monte Due Mani" (1657 m) dove, al caldo della luce del sole, facciamo un breve break prima di ripartire per lo "Zucco di Desio" dal sentiero n.31. Corriamo per non sprofondare ad ogni passo nella neve fino la fine del pendio, la "Bocchetta di Desio"dove svoltiamo a destra. Attraversati dei vecchi casolari cerchiamo il sentiero nel bosco, ripulito molto recentemente.
Seguiamo il cartello per la "Forcella di Olino" e passiamo a fianco le baite di Muschiada. Qui potete rifornirvi d'acqua da una fontanella. Inizialmente il sentiero n.21 si snoda largo fra alti alberi e ricco di tracce di passanti sulla neve, per poi diventare una jeppabile che porta direttamente alla strada SP63.
Da qui seguiamo il sentiero DOL per raggiungere in 5 minuti la "Forcella di Olino" (1158 m) (attenzione: il cartello indica 1.10...sicuramente un errore che a noi stava per costare uno spavento!). Appena superata la piccola galleria svoltiamo a sinistra per le "Forbesette".
Riusciamo anche a perderci sul sentiero n.17, se pur ben frequentato, ma non ci vuole molto per ritrovare la traccia e arrivare al "Passo del Giuff" (1531 m) in 1.45 h. Continuiamo sul sentiero 17 fino ad arrivare a "Bocca d'Erna" (1291 m).
Sembra estate e le giornate si sono allungate, pertanto, non ancora stanchi, decidiamo di scendere a piedi fino a Lecco seguendo inizialmente il sentiero n.7 che si tramuta in n.1 dopo il "Rifugio Stoppani". Raggiunta la "località Versasio" (527 m), dove passa il Sentiero ROTARY LECCO, svoltiamo a sinistra dove incrociamo la strada principale (qui è presente una fermata del bus, linea 5, che porta a Lecco volendo) che ci porta a Malnago.
A Malnago scendiamo a Lecco (parcheggio del centro commerciale) seguendo la stradina pedonale molto carina, a tratti ciotolata e molto panoramica passando anche di fronte alla Chiesa della Madonna di Lourdes.
Dopo 2 giorni di silenzio e pace in mezzo alla natura ecco che ci aspetta il traffico della domenica sera Lecco-Milano...giusto per farci ricordare quanto diano più gioia la pace e la fatica che richiede la Montagna, che la vita comoda di tutti i giorni: FEET vs. CARS.
Tempistiche con pause:
Ballabio (Piazza San Lorenzo) - Bivacco Emanuela: 1.20 h
cresta sentiero n.34 - Bivacco Emanuela: 0.25 h
Baita del Bertu e Peppo - Monte Due Mani: 1.30 h
Monte Due Mani - Bocchetta di Desio: 0.20 h
Bocchetta di Desio - Baite di Muschiada: 1.10 h
Baite di Muschiada - Forcella di Olino: 0.40 h
Forcella di Olino - Passo del Giuff: 1.45 h
Passo del Giuff - Bocca d'Erna: 0.45 h
Bocca d'Erna - Località Versasio: 1.10 h
Località Versasio - Lecco: 1.15 h
Tourengänger:
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