Monte Due Mani, 1657m
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Parlando di montagna, le ultime settimane sono state veramente sfigate; dopo una serie immensa di intoppi di salute, pacchi, rinunce, sfighe varie oggi mi ritrovo solo a cercare una meta. I miei amici sono partiti per una tre giorni a cavallo tra Val Codera e Val Masino, ma io non ho ferie e ho dato buca.
Oggi saremmo dovuti salire al Tita Secchi e invece... poco male, punterò il Tre Signori. Certo come no. Guardo il meteo e mi vien male ma parto lo stesso. Con la morte nel cuore e il morale sotto l'asfalto della SS36, raggiungo Introbio e cerco invano un posto per lasciare la macchina e andare in Biandino... niente da fare.
Sono quasi tentato di tornare a casa, c'è brutto, fa un caldo boia, sono da solo. Ritorno verso Lecco e decido di ripiegare sul Due Mani. Lascio la macchina a Ballabio e imbocco il sentiero numero 30 che subito si fionda in un bosco. Copro la prima mezz'ora completamente solo e camminando sul sentiero devasto una ventina di ragnatele che qualche aracnide ha pazientemente tessuto durante la notte. Nel frattempo il caldo fa il resto; sudo come una capra bulgara, faccio una fatica bestia e sono li li per rinunciare...
Non so come, ma proseguo e di li a poco arrivo alla casa privata dove trovo il bivio per il bivacco Emanuela. Continuo a seguire il 30 che ora diventa quasi una traccia e nell'erba alta. Fortunatamente i segnavia dipinti sulle piante mi guidano sulla via giusta altrimenti sarebbe un bel problema! Nel frattempo il sole comincia a fare capolino e la giornata va via via migliorando. Arrivato ad una selletta, finalmente intravedo la croce di vetta. Rincuorato percorro il tracciato su facili roccette, un po' esposto, che mi porta alla base del bivacco Locatelli-Scaioli-Milani e alla croce; c'è il sole, il vento, sono in cima e sono arrivato. E' una piccola vittoria!
Sono le 11:30 ma la fame si fa sentire... salutati gli altri avventori, prendo posto alla base della croce e mi sparo un panino col tonno e un pezzo di torta menre con lo sguardo cerco le varie cime della zona. Oggi sono quasi tutte visibili, il vicino Resegone coi Piani d'Erna, Le Grigne, Il Barro ec.
Dopo pranzo, un pochino di relax e via per il sentiero attrezzato numero 34 che percorre la cresta sud. Al bivio, seguo per Ballabio e arrivo all' Emanuela e... qui canno strada! Volevo scendere come aveva fatto la heliS e fare un giro ad anello, ma imbocco il sentiero sbagliato e l'anello diventa una goccia. Poco male! Continuo la discesa lungo un sentiero completamente coperto d'erba appena tagliata, il rischio di cadere e forte ma andando piano riesco a tornare alla macchina tutto intero.
Ok, la settimana prossima c'è in programma un giretto al Riva con moglie e figlio più una visita al Tita Secchi. Salvo altri pacchi ovviamente.
Alla prossima!
Oggi saremmo dovuti salire al Tita Secchi e invece... poco male, punterò il Tre Signori. Certo come no. Guardo il meteo e mi vien male ma parto lo stesso. Con la morte nel cuore e il morale sotto l'asfalto della SS36, raggiungo Introbio e cerco invano un posto per lasciare la macchina e andare in Biandino... niente da fare.
Sono quasi tentato di tornare a casa, c'è brutto, fa un caldo boia, sono da solo. Ritorno verso Lecco e decido di ripiegare sul Due Mani. Lascio la macchina a Ballabio e imbocco il sentiero numero 30 che subito si fionda in un bosco. Copro la prima mezz'ora completamente solo e camminando sul sentiero devasto una ventina di ragnatele che qualche aracnide ha pazientemente tessuto durante la notte. Nel frattempo il caldo fa il resto; sudo come una capra bulgara, faccio una fatica bestia e sono li li per rinunciare...
Non so come, ma proseguo e di li a poco arrivo alla casa privata dove trovo il bivio per il bivacco Emanuela. Continuo a seguire il 30 che ora diventa quasi una traccia e nell'erba alta. Fortunatamente i segnavia dipinti sulle piante mi guidano sulla via giusta altrimenti sarebbe un bel problema! Nel frattempo il sole comincia a fare capolino e la giornata va via via migliorando. Arrivato ad una selletta, finalmente intravedo la croce di vetta. Rincuorato percorro il tracciato su facili roccette, un po' esposto, che mi porta alla base del bivacco Locatelli-Scaioli-Milani e alla croce; c'è il sole, il vento, sono in cima e sono arrivato. E' una piccola vittoria!
Sono le 11:30 ma la fame si fa sentire... salutati gli altri avventori, prendo posto alla base della croce e mi sparo un panino col tonno e un pezzo di torta menre con lo sguardo cerco le varie cime della zona. Oggi sono quasi tutte visibili, il vicino Resegone coi Piani d'Erna, Le Grigne, Il Barro ec.
Dopo pranzo, un pochino di relax e via per il sentiero attrezzato numero 34 che percorre la cresta sud. Al bivio, seguo per Ballabio e arrivo all' Emanuela e... qui canno strada! Volevo scendere come aveva fatto la heliS e fare un giro ad anello, ma imbocco il sentiero sbagliato e l'anello diventa una goccia. Poco male! Continuo la discesa lungo un sentiero completamente coperto d'erba appena tagliata, il rischio di cadere e forte ma andando piano riesco a tornare alla macchina tutto intero.
Ok, la settimana prossima c'è in programma un giretto al Riva con moglie e figlio più una visita al Tita Secchi. Salvo altri pacchi ovviamente.
Alla prossima!
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