Pizzo d’Eus (1728 m)


Publiziert von siso , 7. Oktober 2015 um 20:15.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:26 September 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Poncione Rosso   CH-TI 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1254 m
Strecke:Parcheggio sotto Rancone (585 m) – Rancone (667) – Ponte sul Riale di Carecchio (674 m) – Rodana (861 m) – Eus (1603 m) – Pizzo d’Eus (1728 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 – uscita Bellinzona Sud – Gordola – Valle Verzasca – Lavertezzo – Rancone.
Unterkunftmöglichkeiten:Hôtel Pizzo Vogorno; Hôtel Al Lago, Vogorno.
Kartennummer:C.N.S. No. 1293 – Osogna - 1:25000.

Dopo tre mesi ritorno in Val Carecchio (una laterale della Val Verzasca) in un ambiente prevalentemente boschivo, per scoprire un alpeggio decantato da tutti gli scrittori di montagna e dai numerosissimi escursionisti che dopo averlo visto e fotografato ne hanno tessuto le lodi. Ha un nome che sembra un acronimo: Eus, Eos nel dialetto della valle, come la fotocamera che porto a tracolla. È possibile che il toponimo derivi dalla mitologia greca; Eos era la dea dell’aurora. Probabilmente gli abitanti di Lavertezzo considerano questa cima come la montagna orientale, la montagna dell’aurora, dietro la quale sorge il sole. Si tratta di un’ipotesi del tutto personale, che non ho letto in nessun libro di toponomastica e che dev’essere ovviamente suffragata dai linguisti.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:45

Fine dell’escursione: ore 15:15

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa

Temperatura alla partenza: 11°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3300 m

Temperatura al rientro: 26°C

Velocità media del vento: 0 km/h

Sorgere del sole: 7.16

Tramonto del sole: 19.15

 

Poco dopo Lavertezzo, prima del Ponte dei Salti, svolto a destra seguendo il segnavia per Rancone. Il parcheggio di questa località è esaurito; sono costretto a ritornare più in basso, in prossimità di una cappella, dove posso parcheggiare.

L’escursione inizia alle 8:45 con una scalinata di un centinaio di metri che mi porta a Rancoi (667 m). Raggiunta la fontana svolto a destra, sempre in salita, fino alla quota massima di circa 740 m, nel bosco fitto, con un versante molto ripido che precipita a nord sul fondovalle a V. Da questa quota la via scende gradualmente, passando da due cappelle votive, fino al ponticello sul Riale Carecchio (674 m). Superata la viscida passerella, che scavalca un profondo orrido, il sentiero prosegue dapprima in direzione nord, per poi svoltare drasticamente nella direzione opposta. È in questa zona che sbaglio l’imbocco del sentiero per Eus. Me ne rendo conto presto, la perdita di tempo si riduce ad una dozzina di minuti. Purtroppo la segnaletica è scarsa, direi spartana. La deviazione per Eus è mal segnalata: si limita ad una smunta scritta su un macigno. Presumo che numerosi escursionisti si siano trovati qui un po’ in difficoltà. Nel resto della Verzasca la segnaletica è generalmente molto buona; mi stupisco che l’ente per il turismo si sia dimenticato della Val Carecchio. I maligni sostengono che si cerca di evitare di far affluire troppa gente sull’idilliaco e silenzioso maggengo di Eus.

Dalla quota di 750 m circa, svolto quindi a sinistra, in direzione dell’Alpe Rodana (861 m): un agglomerato di pochi rustici non più abitati, con la presenza di un piccolo gregge di pecore. Fra le mura delle baite appare all’improvviso il Pizzo d’Eus: è effettivamente molto in alto, all’estremità di una parete rocciosa. Il dislivello che devo superare è ancora assai elevato: circa 900 m.

Dopo ulteriori 20 minuti di cammino mi imbatto in un rigoglioso cespo di vischio; stranamente è a portata di mano, sul tronco di un sorbo: mi auguro che tutti i passanti si limitino a fotografarlo e a non saccheggiarlo per qualche rito druido.

Continuo a salire in direzione NE fino alla base dell’imponente parete rocciosa. Qui la mia attenzione è attratta da una spelonca sulla volta della quale qualcuno ha appeso una bottiglia di plastica e un sacco contenente una coperta. Ritengo che sia un semplice rifugio per gli alpigiani sorpresi da un temporale.

Dopo ulteriori 20 minuti di cammino sento delle voci; provengono da cinque rocciatori bernesi che stanno affrontando la scalata dell’impressionante versante sud del Pizzo d’Eus. Su una guida alpinistica leggo che su questa levigata parete è tracciata una via incompiuta di Genesio Petazzi e di Danilo Gianinazzi.

Il sentiero traversa le basi rocciose in direzione est grazie a gradini incisi nella roccia: è una delle attrazioni dell’escursione odierna. In un paio di tratti il percorso è pure assicurato da catene, che consentono di superare senza problemi i passaggi più aerei. Dalla quota di 1400 m si scorge la sella di Eus; per raggiungerla bisogna risalire un ripido versante erboso, fino a lambire un bosco di larici. Dopo quasi tre ore di cammino arrivo all’idilliaca Alpe d’Eus (1603 m). Più che un alpeggio mi sembra un luogo di villeggiatura. Le nove cascine sono perfettamente riattate: non vedo degli insulti architettonici! Il prato è pulitissimo, così come la fontana, addobbata con un palco di cervo. Dall’unica baita con il comignolo fumante esce il proprietario, che gentilmente mi viene incontro fornendomi delle utili indicazioni. Non capita spesso che gli alpigiani si scomodino per salutare gli escursionisti. Presumo che sia un “alpigiano” della seconda o terza generazione che ha ereditato l’edificio dai genitori e dai nonni.  

Il sentiero continua senza difficoltà sulla dorsale est del pizzo in un paesaggio incantevole, ingigantito da condizioni meteo molto favorevoli. Raggiungo la vetta dopo 3 h e 15 min dalla partenza: Pizzo d’Eus (1728 m) geschafft!

Purtroppo non ci sono né croci né omini di pietra: la vetta mi sembra incompiuta e anonima. Il panorama che mi si offre è comunque di primissima qualità. La cima che ammiro di più è il Poncione Rosso, che si presenta con un fantastico drappeggio che ricopre la parete occidentale.

 

Escursione nella selvaggia Val Carecchio fino al Pizzo d’Eus. Per gli abitanti di Lavertezzo è la magnifica montagna dell’aurora, con un’argentea parete rocciosa ambita dagli alpinisti più preparati.
 

                                                         Ciao a tutti!


Tempo di salita: 3 h 15 min

Tempo totale: 6 h 30  min

Tempi parziali

Parcheggio sotto Rancone (585 m) Ponte sul Riale di Carecchio (674 m): 35 min

Ponte sul Riale di Carecchio (674 m) – Eus (1603 m): 2 h 20 min

Eus (1603 m) – Pizzo d’Eus (1728 m): 20 min

Dislivello in salita: 1211 m + 43 m (al ritorno) = 1254 m

Sviluppo complessivo: 10,4 km

Difficoltà: T3

Coordinate Pizzo d’Eus: 710'109 / 124'901

Copertura della rete cellulare: diverse zone d’ombra.


Tourengänger: siso


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T3+
T3
4 Dez 11
Pizzo d'Eus · paoloski
T3+
4 Jun 13
Pizzo d'Eus 1728m · chaeppi
T3 WS-
5 Mai 13
Pizzo d' EUS / EOS - una giornatona rubata al meteo · giorgio59m (Girovagando)
T3
3 Mai 12
Pizzo d’Eus (1728 m) · tapio
T3+
16 Nov 13
Pizzo d'Eus... buona la seconda! · Poncione
T3 WS-

Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 7. Oktober 2015 um 21:10
Bello il Pizzo d'Eus, ottima scelta.
Mi ha lasciato un ottimo ricordo e qualche spunto per il futuro.

Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Oktober 2015 um 21:54
Ciao Poncione,
visto le condizioni meteo mi aspettavo di trovare tanti altri escursionisti. Al contrario, oltre ai cinque scalatori ero l'unico diretto ad Eus.

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 8. Oktober 2015 um 11:04
Che bello Eus....
In genere non mi piace tornare in posti dove son già stato ma Eus è un posto dove vado sempre volentieri, splendido!
Daniele

PS: successo anche a noi, la prima volta, di sbagliare e siamo andati in fondo alla valle a prender l'altro sentiero che torna indietro

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2015 um 12:55
Ciao Daniele,
anche il sentiero in fondo alla valle è poco evidente: non ha né bollini né segnavia!
siso

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 8. Oktober 2015 um 13:32
Un angolino paradisiaco dal panorama eccezionale. Sempre bello vedere qualche foto di quel luogo magico. Bravo, bella relazione!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2015 um 18:24
Grazie Simone,
è veramente un bel posto, poco conosciuto. Grazie alla presenza di larici è una meta ideale per una gita autunnale.
Ciao, buon fine settimana!
siso.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 13. Oktober 2015 um 19:48
Complimenti Siso per la scelta. Belle le foto, il filmato e Mario Biondi che accompagna la tua suggestiva salita.....quasi una ferratina.
Bravo

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Oktober 2015 um 21:25
Ciao Giulio, grazie!
Ho visto EUS salendo l'anno scorso al Pizzo di Vogorno.
Le belle parole usate dagli scrittori di montagna per descrivere questo angolo remoto della Valle Verzasca sono giustificate.
Buona continuazione!
siso


Kommentar hinzufügen»