Piz Zamuor (2734 m)
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Il Piz Canal è una cima semi sconosciuta, posta nei Grigioni, ma raggiungibile facilmente dal Ticino. Infatti, la descrive il Brenna, ed è da lì che ne sono venuto a conoscenza. Non conosco lo stato della neve, ma so che ne troverò ! Mi preparo quindi con ramponi e picca.
Partenza da Milano poco prima delle 4, arrivo al Luzzone alle 6 e mezza, ancora col buio della notte. Parto con la frontale, che spengo poco dopo. In un’ora e mezza sono alla Capanna Michela. Entro a prendere un tè e a chiedere al capannaro se mi sa dire com’è la salita al Piz Canal. Lui mi chiede se ho i ramponi. Ovviamente, rispondo io. Ed allora è facile.. devo solo stare attento ai buchi e così via.. La moglie mi dice di lasciarle il mio nome e numero di telefono e di ripassare stasera. Non è per essere di malaugurio, ma essendo da solo.. A me sembra una idea gentile, glieli lascio e parto.
Sono un po’ incerto sulla via da seguire.. se passare dal Crap la Crusch o dalla selletta a quota 2745, sotto al Piz Terri. Opto per la prima. La salita al Crap la Crusch è piacevole perché lunga e in piano. Giunto al passo, assai poco evidente se non per un enorme masso con croce, incontro un gruppo di escursionisti della Svizzera interna diretti a Vrin. Io invece mi dirigo in Val Canal. Per non perdere quota, rimango alto sulla riva sinistra del torrente che scende dal lago di quota 2585, ma dopo un po’ il terreno incomincia a non piacermi.. il pendio precipita sul torrente sottostante.. così risolvo il problema calandomi sul torrente stesso, guadandolo e risalire direttamente il fianco opposto. A questo punto, mi trovo sulla riva destra e vado a prendere il sentiero, spesso nascosto dalla neve, che qui incomincia a farsi abbondante, e che dovrebbe percorrere tutta la Val Canal. Guardando però in avanti mi rendo conto che tutta la salita è in mezzo alla neve.. anche se pochi centimetri, il sentiero si perderebbe e il pendio non mi sembra bello, nonostante dalla cartina non sembri niente di tremendo.. la salita è lunga, così decido di cambiare meta e punto alla cima che ho alla mia sinistra e che, guardando il GPS, scopro essere il Piz Zamuor. Non so nulla sulla difficoltà (stupidamente, non porto mai con me la guida, per non rovinarla e non aggiungere peso allo zaino.. basterebbe fotocopiare le pagine interessate, anche se poi magari cambi meta e quindi potresti aver stampato quelle sbagliate !), ma dalle curve di livello non mi sembra niente di tremendo.. andiamo ! Salgo in diagonale, tra erba e neve. Ad un certo punto decido di ramponarmi. L’erba secca con sopra la prima neve di stagione è insidiosa.. Non mi rendo conto bene dove sto andando, dov’è la cresta principale, dov’è la vetta.. affronto qualche tratto in cui procedo lentamente, finché il panorama si apre, il pendio si fa più tranquillo e in breve sono in vetta ! Anche se la visione sul Terri è mascherata dal possente Piz Canal ed il sottostante lago si vede solo “di traverso”, il panorama non ha nulla di invidiare a quello che avrei trovato sulla mia meta originale ! Lo sguardo si apre su valli che conosco poco.. Val Lumnezia, Val Sumvigt.. e sulla catena del Surselva.. Qualche foto e poi giù. Per la discesa scelgo di stare più in centro al versante S. La prima parte è semplice, ma poi vado a infilarmi in una serie di canali.. Devo scegliere il meno peggio.. Certo, c’è sempre l’opzione di tornare sui miei passi, che tanto è presto, ma non ho voglia di risalire per un centinaio di metri di dislivello.. Il canale più a sinistra sembra molto “cattivo”, quello più a destra è un ruscello incassato tra due ripidi pendii.. scelgo quello in mezzo, anche lui con un ruscello. Incomincio disarrampicando, a colpi di piccozza in un terreno franosissimo, tra terra e neve.. poi scendo “dentro” nel ruscello ! Nonostante l’acqua, non si scivola.. meno male ! Spero che non ci siano salti.. dall’alto non si può mai sapere.. Superato questo tratto un po’ rognoso, sono quasi al sentiero. Di lì, è una passeggiata ! Passo dalla Capanna Michela, dove dico di smarcare, che sono tornato ! Facciamo due chiacchiere.. il capannaro, Mimmo, mi dice bravo.. ancora un’ora e sono in macchina.
Riguardando, a casa, la cartina capisco che per andare al Piz Canal avrei dovuto fare l’altro giro.. decisamente più breve, nonostante sia necessario scendere 150 metri ! La prossima volta, riprovo e passo di lì ;-)

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