Piz Zamuor (2734 m) dallo strano nome...in 9 ore 45"
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- Guida: Guida delle Alpi Ticinesi , vol . 3 , di Giuseppe Brenna
- Cartina: CNS 1233 / GREINA
- Come letture supplementari, istruttive e godibili, rimando alla mia relazione sul Pizzo Coroi
tempi: 9 ore 45, comprese le pause
Il nome Zamuor deriva dagli ampi pascoli a NE dello stesso Piz. " Domina da signore il Plaun la Greina "
(Giuseppe Brenna)
SECONDO GIORNO IN GREINA.
Piz Terri? ma oggi sembra per il momento non salirci nessuno (ieri furono una trentina). O saranno partiti presto?
Piz Valdraus? ahi ! il Brenna lo quota T4 - F dal versante sud e quell' F non piace alla solitaria fifona che sono!
Laghetto a quota 2585 sotto i Piz Ner e Güida? E questo Piz Zamuor dallo strano nome che continuo a storpiare e che Brenna quota EE?
Durante 1 ora dopo la colazione compulso la guida del Brenna cercando tutte le possibili mete in zona. La folla vociante ha già vuotato la capanna, arriva il sole quando m ' incammino, sotto l' ingiunzione del guardiano Mimo: "Se te sèt mia setada a tavola pai ses e quindas, ciami la Rega"; commento della guardiana Ornella: " Scta tosa, mi la copi: te m ' è fai cataa un sctremizi ier..."
Mi dirigo verso Crap la Crusch, deciderò poi in val Canal se laghetto o pizzo!
Prendo appiglio su ciuffi d ' erba fresca e bagnata alle roccette (poco dopo la quota 2240): zacchete! la macchinetta musicale nel mio cervello si accende e non si fermerà più. Si sintonizza sull' aria di Susanna "Deh, vieni , non tardar" (raccomando l' ascolto della meravigliosa Mirella Freni!):
DEH, VIENI, NON TARDAR, O GIOIA BELLA,
VIENI OVE AMOR PER GODER T ' APPELLA.
FINCHE NON SPLENDE IN CIEL NOTTURNA FACE
FINCHE L' ARIA E ANCOR BRUNA E IL MONDO TACE.
QUI MORMORA IL RUSCEL, QUI SCHERZA L ' AURA
CHE COL DOLCE SUSSURRO IL COR RISTAURA.
QUI RIDONO I FIORETTI E L ' ERBA E FRESCA,
AI PIACERI D ' AMOR QUI TUTTO ADESCA.
VIENI , BEN MIO, TRA QUESTE PIANTE ASCOSE
VIENI, VIENI, TI VO LA FRONTE INCORONAR DI ROSE.
"Le Nozze di Figaro" , di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
libretto di Lorenzo da Ponte
Continuo a camminare, centellinando la mia amata Greina con la meraviglia di sempre...
A Crap la Crusch, avendo già seguito in passato un itinerario con sentiero si/sentiero no a NW delle fasce rocciose sotto la scritta "Canal" sulla cartina, salgo, dolcemente dapprima, ad inoltrarmi in val Canal senza attraversare il ponte a quota 2237 ne contornare il motto sopra la C di "Val Canal". Non voglio ne perdere dislivello ne aumentarlo: ah ah ah! vedremo che farò ben peggio di questo!!
Ci sono labili tracce di più sentieri e qualche ometto che "aggiusto" o creo. Arrivo al temuto passaggio di roccette, scisti ed erba scivolosi -in questa stagione questo versante è molto in ombra- e a picco sul torrente:
ma dov' è sparito il sembiante di sentiero?? " sento " che è a due passi...laggiù? ma ho paura di scivolar dritta dritta sul greto roccioso.
Va bene, torno sui miei passi .
Dai proviamo a passar dal greto del torrente, ne parla pure il Brenna come di una possibilità, e se lo dice lui..."Dal valico di Crap la Crusch si può anche costeggiare il torrente della val Canal a destra, su terreno più faticoso." (ved. l' itinerario 547 b della guida CAS)
Guado il torrente una dozzina di volte; evviva i miei fedeli scarponi anfibi! Là dei saltini rocciosi, li scalo: speriamo bene! Nooo, una cascata fragorosa, spumeggiante occupa tutta la larghezza della gola. Si torna indietro. Peccato, mi piaceva l ' avventura! Altri guadi.
C' è un rio che sembra proprio scendere da dove voglio arrivare io, cioè alla base del motto sopra la C di "Val Canal". Tentiamo. Desisto dopo 4 / 5 gradini rocciosi: si scivola da matti! Peccato, mi gustavo la scalata! Torno giù con cautela.
...Potrei tentare il prato sotto il motto...mi lancio all ' arrembaggio ma l' erba ancora umida scivola e la pendenza è notevole. Meglio rinunciare e ritrovare il rassicurante greto del torrente ed i suoi piacevoli guadi.
Toh! questi altri prati appaiono meno ripidi: EVVIVA! arrivo dove volevo! Il sentiero che viene sia dal Passo Diesrut sia da Crap la Crusch è subito a portata di scarpone. Continuo sino alla conca detritica alla base del Piz Canal, dove mi fermo per il bagnetto ai piedi, il tè ed il panino con salametto nostrano spalmato di formaggio di capra.
Ma fan mal i pee...canticchio Jannacci ed i suoi "scarpon da tenis" (per fortuna vedo lo specialista tra 10 giorni).
2 ORE RAVANANDO RAVANANDO NELLA VAL CANAL ah ah ah!Sono lievitati tempi e dislivelli.
Bisogna ora decidere la meta: Laghetto o Pizzo? a quest' ora lo splendido circolo roccioso contenente il laghetto è tutt' ora in ombra, dunque opto per il soleggiato dirimpettaio Pizzo, che da qui ancora non si scorge.
Scarne ma essenziali le parole del Brenna nel descriverne l ' ascesa .
Non ci sono marcature: E MENO MALE , dico io , che amo moltissimo "creare" il mio percorso, anche sbagliando! (anzi , AMO SBAGLIARMI)
Un ripido mix di prati, scisti, roccette, terriccio con ciuffi d ' erba, e di piacevoli atrii di tane di marmotte, dove posare un attimo il piede orizzontalmente, mi portano, strafelice , in un ora alla cima. Non un anima in giro, proprio come mi piace.
Accanto all' ometto di vetta due segni mai visti prima di pittura rosso/gialla: bandita di caccia in Ticino, caccia nei Grigioni? qualcuno conosce la risposta?
Discesa ovviamente diversa creando a vista il mio tracciato: quello che appare migliore visto da giù è diverso da quello che si vede da su, lo sappiamo bene. Arrivata alla conca detritica seguo il sentierino dell' andata.
Da quassù vedo ora chiaramente, serpente scurissimo, il sentierino che sapevo esistere stamattina: 10 m sotto il mio punto di arrivo, proprio come avevo pensato! in quanto al rio ed al prato, ripidi erano e ripidi restano!
Laggiù finalmente si discopre il Rein da Sumtvig nello scrigno autunnale del Plaun la Greina: mi attira come una calamita e gli vado incontro veloce e festosa, per poi costeggiare il suo greto sino a quasi Crap la Crusch, senza perdere una nota del suo felice canto.
A metà percorso, lunghissima pausa per ristorare i piedi nelle fresche acque fumando un sigarillo...
(e non ricominciate con quella solfa che il fumo fa male...)
Pioggerellina fine per il ritorno in capanna (a tempo per la cena, Mimo!)
- Cartina: CNS 1233 / GREINA
- Come letture supplementari, istruttive e godibili, rimando alla mia relazione sul Pizzo Coroi
tempi: 9 ore 45, comprese le pause
Il nome Zamuor deriva dagli ampi pascoli a NE dello stesso Piz. " Domina da signore il Plaun la Greina "
(Giuseppe Brenna)
SECONDO GIORNO IN GREINA.
Piz Terri? ma oggi sembra per il momento non salirci nessuno (ieri furono una trentina). O saranno partiti presto?
Piz Valdraus? ahi ! il Brenna lo quota T4 - F dal versante sud e quell' F non piace alla solitaria fifona che sono!
Laghetto a quota 2585 sotto i Piz Ner e Güida? E questo Piz Zamuor dallo strano nome che continuo a storpiare e che Brenna quota EE?
Durante 1 ora dopo la colazione compulso la guida del Brenna cercando tutte le possibili mete in zona. La folla vociante ha già vuotato la capanna, arriva il sole quando m ' incammino, sotto l' ingiunzione del guardiano Mimo: "Se te sèt mia setada a tavola pai ses e quindas, ciami la Rega"; commento della guardiana Ornella: " Scta tosa, mi la copi: te m ' è fai cataa un sctremizi ier..."
Mi dirigo verso Crap la Crusch, deciderò poi in val Canal se laghetto o pizzo!
Prendo appiglio su ciuffi d ' erba fresca e bagnata alle roccette (poco dopo la quota 2240): zacchete! la macchinetta musicale nel mio cervello si accende e non si fermerà più. Si sintonizza sull' aria di Susanna "Deh, vieni , non tardar" (raccomando l' ascolto della meravigliosa Mirella Freni!):
DEH, VIENI, NON TARDAR, O GIOIA BELLA,
VIENI OVE AMOR PER GODER T ' APPELLA.
FINCHE NON SPLENDE IN CIEL NOTTURNA FACE
FINCHE L' ARIA E ANCOR BRUNA E IL MONDO TACE.
QUI MORMORA IL RUSCEL, QUI SCHERZA L ' AURA
CHE COL DOLCE SUSSURRO IL COR RISTAURA.
QUI RIDONO I FIORETTI E L ' ERBA E FRESCA,
AI PIACERI D ' AMOR QUI TUTTO ADESCA.
VIENI , BEN MIO, TRA QUESTE PIANTE ASCOSE
VIENI, VIENI, TI VO LA FRONTE INCORONAR DI ROSE.
"Le Nozze di Figaro" , di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
libretto di Lorenzo da Ponte
Continuo a camminare, centellinando la mia amata Greina con la meraviglia di sempre...
A Crap la Crusch, avendo già seguito in passato un itinerario con sentiero si/sentiero no a NW delle fasce rocciose sotto la scritta "Canal" sulla cartina, salgo, dolcemente dapprima, ad inoltrarmi in val Canal senza attraversare il ponte a quota 2237 ne contornare il motto sopra la C di "Val Canal". Non voglio ne perdere dislivello ne aumentarlo: ah ah ah! vedremo che farò ben peggio di questo!!
Ci sono labili tracce di più sentieri e qualche ometto che "aggiusto" o creo. Arrivo al temuto passaggio di roccette, scisti ed erba scivolosi -in questa stagione questo versante è molto in ombra- e a picco sul torrente:
ma dov' è sparito il sembiante di sentiero?? " sento " che è a due passi...laggiù? ma ho paura di scivolar dritta dritta sul greto roccioso.
Va bene, torno sui miei passi .
Dai proviamo a passar dal greto del torrente, ne parla pure il Brenna come di una possibilità, e se lo dice lui..."Dal valico di Crap la Crusch si può anche costeggiare il torrente della val Canal a destra, su terreno più faticoso." (ved. l' itinerario 547 b della guida CAS)
Guado il torrente una dozzina di volte; evviva i miei fedeli scarponi anfibi! Là dei saltini rocciosi, li scalo: speriamo bene! Nooo, una cascata fragorosa, spumeggiante occupa tutta la larghezza della gola. Si torna indietro. Peccato, mi piaceva l ' avventura! Altri guadi.
C' è un rio che sembra proprio scendere da dove voglio arrivare io, cioè alla base del motto sopra la C di "Val Canal". Tentiamo. Desisto dopo 4 / 5 gradini rocciosi: si scivola da matti! Peccato, mi gustavo la scalata! Torno giù con cautela.
...Potrei tentare il prato sotto il motto...mi lancio all ' arrembaggio ma l' erba ancora umida scivola e la pendenza è notevole. Meglio rinunciare e ritrovare il rassicurante greto del torrente ed i suoi piacevoli guadi.
Toh! questi altri prati appaiono meno ripidi: EVVIVA! arrivo dove volevo! Il sentiero che viene sia dal Passo Diesrut sia da Crap la Crusch è subito a portata di scarpone. Continuo sino alla conca detritica alla base del Piz Canal, dove mi fermo per il bagnetto ai piedi, il tè ed il panino con salametto nostrano spalmato di formaggio di capra.
Ma fan mal i pee...canticchio Jannacci ed i suoi "scarpon da tenis" (per fortuna vedo lo specialista tra 10 giorni).
2 ORE RAVANANDO RAVANANDO NELLA VAL CANAL ah ah ah!Sono lievitati tempi e dislivelli.
Bisogna ora decidere la meta: Laghetto o Pizzo? a quest' ora lo splendido circolo roccioso contenente il laghetto è tutt' ora in ombra, dunque opto per il soleggiato dirimpettaio Pizzo, che da qui ancora non si scorge.
Scarne ma essenziali le parole del Brenna nel descriverne l ' ascesa .
Non ci sono marcature: E MENO MALE , dico io , che amo moltissimo "creare" il mio percorso, anche sbagliando! (anzi , AMO SBAGLIARMI)
Un ripido mix di prati, scisti, roccette, terriccio con ciuffi d ' erba, e di piacevoli atrii di tane di marmotte, dove posare un attimo il piede orizzontalmente, mi portano, strafelice , in un ora alla cima. Non un anima in giro, proprio come mi piace.
Accanto all' ometto di vetta due segni mai visti prima di pittura rosso/gialla: bandita di caccia in Ticino, caccia nei Grigioni? qualcuno conosce la risposta?
Discesa ovviamente diversa creando a vista il mio tracciato: quello che appare migliore visto da giù è diverso da quello che si vede da su, lo sappiamo bene. Arrivata alla conca detritica seguo il sentierino dell' andata.
Da quassù vedo ora chiaramente, serpente scurissimo, il sentierino che sapevo esistere stamattina: 10 m sotto il mio punto di arrivo, proprio come avevo pensato! in quanto al rio ed al prato, ripidi erano e ripidi restano!
Laggiù finalmente si discopre il Rein da Sumtvig nello scrigno autunnale del Plaun la Greina: mi attira come una calamita e gli vado incontro veloce e festosa, per poi costeggiare il suo greto sino a quasi Crap la Crusch, senza perdere una nota del suo felice canto.
A metà percorso, lunghissima pausa per ristorare i piedi nelle fresche acque fumando un sigarillo...
(e non ricominciate con quella solfa che il fumo fa male...)
Pioggerellina fine per il ritorno in capanna (a tempo per la cena, Mimo!)
Tourengänger:
micaela

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