Punta dei Camosci 3044 m
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Perturbazione in arrivo ma, se andiamo a ovest però migliora prima, speriamo!
Partiamo mentre piove a dirotto, lampi e tuoni. Il buongiorno dato al nostro socio speriamo sia di buon auspicio!
Giunti a Baceno il tempo non è ottimo ma sicuramente meglio, ampi spazi di azzurro ci fanno ben sperare, anche se il proprietario del negozio di alimentari non sembra esserne sicuro!
Raggiungiamo Riale e posteggiamo sotto la diga del lago Morasco, siamo ligi e rispettiamo il divieto.
Fa freddo, tutta un’altra temperatura rispetto alla scorsa settimana e l’aria che si sta alzando non aiuta sicuramente. Saliamo alla diga, proseguiamo lungo la strada fino ai cartelli segnavia per il Bettelmatt.
Anche se la salita è ripiduccia e al sole rimaniamo ben coperti. Raggiungiamo la malga e proseguiamo per il P.so del Gries. C’è il sole ma scende qualcosa, al momento sembra nevischio proveniente dalla Svizzera.
Giunti al colle ci infiliamo nel bivacco ed io mi copro di più. Non so come faccia il nostro socio in pantaloncini corti, ma lo diciamo spesso, è un mezzo alieno per cui…
Proseguiamo lungo il sentiero Castiglioni, se salire o no in cima, lo vedremo al bivio. Continua a nevischiare ma la cosa più fastidiosa è il vento.
Raggiunto il bivio, la situazione è sempre la stessa e poiché la visibilità è buona, proseguiamo per la cima.
Si sale sempre ripidamente su buona traccia. Il panorama non è ottimo ma possiamo accontentarci.
Sorprendentemente in cima si sta anche benino ma non vogliamo sfidare la sorte per cui sosta breve e poi ritorno al bivio. Riprende a nevicare ma ora lo fa con gusto.
Al bivio proseguiamo per il rifugio Città di Busto, qualche passaggio assicurato con un’enorme catena e quindi arrivo al rifugio sotto una nevicata coi fiocchi nel vero senso della parola.
Mentre sostiamo al rifugio, smette di nevicare, qualche occhiata di sole ma il vento soffia imperterrito.
Dopo una bella sosta quindi scendiamo direttamente al lago Morasco, lo costeggiamo sul lato opposto, passiamo sulla diga per accontentare i due maschietti e infine siamo al posteggio.
Erano parecchi anni che non tornavamo in Val Formazza, è stato un piacevole ritorno!
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